Società
borghese e movimento operaio
Parola chiave: Progresso
Nel ventennio successivo al 1848 la borghesia europea conobbe una stagione di
crescita e di affermazione. Fu portatrice e depositaria degli elementi di
novità e trasformazione: lo sviluppo economico, il progresso scientifico;
riuscì a far valere la sua influenza e le sue idee-guida: il merito
individuale, la libera iniziativa, la concorrenza, l'innovazione tecnica.
Il positivismo fu l'ideologia tipica della borghesia in ascesa.
A partire dalla fine degli anni 40, l'economia europea conobbe una fase di
forte espansione durata quasi un quarto di secolo. Lo sviluppo interessò
anzitutto l'industria, principalmente nei settori siderurgico e meccanico. Si
moltiplicarono le società per azioni. L'eccesso di fiducia nelle capacità
espansive del mercato fu all'origine di due crisi scoppiate nel '57-58 e nel
'66-67 (crisi di sovrapproduzione).
I fattori dello sviluppo:
1. La rimozione dei vincoli giuridici che ostacolavano le attività economiche
2. L'affermarsi del libero scambio
3. La disponibilità di materie prime
4. La diminuzione dei tassi di interesse e l'espansione del credito a favore
degli impieghi industriali
5. Lo sviluppo di nuovi mezzi di trasporto (navi a vapore, e soprattutto la
ferrovia) e di comunicazione (telegrafo).
La rivoluzione dei trasporti e dei mezzi di comunicazione
1844: telegrafo di Morse (l'invenzione risaliva però alla fine degli anni '30).
1851: fu fondata la più celebre agenzia giornalistica specializzata,
l'anglo-tedesca Reuter, basata sull'uso del telegrafo.
1854: fu inaugurata la prima linea transalpina, la Vienna-Trieste.
1857-1870: fu costruito il primo grande tunnel delle Alpi, il Fréjus, lungo 13
km.
1869: fu aperta la prima linea ferroviaia transcontinentale da New York a San
Francisco.
Il proletariato urbano e il movimento operaio dopo il '48
Cominciò ad emergere la figura dell'operaio di fabbrica e a maturare una nuova
coscienza di classe, che favorì il formarsi delle prime associazioni operaie.
Il marxismo si affermò gradualmente fino a diventare, alla fine del secolo, la
dottrina «ufficiale» del movimento operaio.
Il movimento operaio avvertì presto l'esigenza di un collegamento
internazionale.
1864: Si tenne a Londra la riunione inaugurale della nuova organizzazione, che
prese il nome di Associazione internazionale dei lavoratori (successivamente
chiamata Prima Internazionale). Icontrasti fra le varie correnti - principalmente
tra marxisti e anarchici - avrebbero presto portato alla sua dissoluzione nel
1876. Massimo teorico dell'anarchismo moderno fu Michail Bakunin, le cui teorie
si distinguevano per alcuni aspetti sostanziali da quelle di Marx. Egli
considerava inoltre le masse diseredate (e non il proletariato industriale) il
vero soggetto della rivoluzione => per questo motivo il bakunismo si diffuse
soprattutto nei paesi più arretrati.
1864: Pio IX emanò l'enciclica «Quanta cura», in cui si condannava il
liberalismo, la democrazia, il socialismo e l'intera società moderna,
accompagnata da una sorta di elenco, o Sillabo, degli «errori del secolo»
(dalla sovranità popolare alla laicità dello stato alla libertà di stampa e di
opinione).
Intanto i movimenti cattolici cercavano di adeguare in qualche modo la presenza
della Chiesa alle trasformazioni della società: soprattutto nell'Europa
centrale promuovendo l'intervento dello Stato a favore dei lavoratori e
attraverso i primi esperimenti di associazionismo cattolico.