Giovanni Boccaccio
Scrittore
(Firenze 1313-Certaldo 1375). Avviato dal padre alla mercatura e
successivamente agli studi dì diritto canonico a Napoli, sì diede, autodidatta,
agli studi letterari, con l'appoggio dei letterati della corte di Roberto
d'Angiò. Nella figlia naturale del re Roberto, Maria d'Aquino, la tradizione ha
voluto identificare - senza, però, alcuna conferma documentaria - il grande
amore del Boccaccio e la Fiammella della trasfigurazione letteraria. Richiamato
a Firenze per il dissesto economico del padre (1340), ebbe incarichi
diplomatici a Ravenna e a Roma. Conobbe il Petrarca e, influenzato da lui, si
diede con fervore agli studi umanistici. Tutta l'attività letteraria del
Boccaccio è caratterizzata da bilinguismo (latino e volgare); ma l'importanza
fondamentale dell'autore consiste nel fallo che con la sua opera in prosa il
volgare toscano si affermò definitivamente nella tradizione letteraria. Tra il
1349 e il 1351 diede forma definitiva al Decameron, raccolta di 100 novelle,
ove il Ninfale fiesolano (1345-1346), il Corbaccio (1365-1366). Tra le opere
umanistiche, la Genealogia Deorum gentilium (1350-1375), il Buccolicum
carmen (ca. 1351-1366), il De casibus virorum illustrium (ca.
1356-1374), il De claris mulieribus (ca. 1360-1375), il De montibus,
silvis, fontibus etc. (ca. 1355-1374). 
 
Riassunto delle novelle della Seconda Giornata del Decameron
Indice della Seconda Giornata
 - Prima novella (Neifile) 
- Seconda Novella (Filostrato) 
- Terza Novella (Pampinea) 
- Quarta Novella (Lauretta) 
- Quinta Novella (Fiammetta) 
- Sesta Novella (Emilia) 
- Settima Novella (Panfilo) 
- Ottava Novella (Elissa) 
- Nona Novella (Filomena) 
- Decima Novella (Dioneo)
Prima novella (Neifile)
 - Tema: Sotto il reggimento di Filomena, si
     ragionava di chi, colpito da sfortuna, è riuscito a cavarsela con un lieto
     fine. 
- Luogo: La novella prima si svolge a Trivigi,
     nei pressi della chiesa e del podestà del paese. 
- Tempo: La novella si svolge in una giornata. 
- Personaggi: Arrigo, un lavoratore 'povero
     uomo essendo' aiutava i suoi compaesani in cambio di pochi soldi; era
     un uomo di cuore buono. Stecchi, Martellino e Marchese erano uomini che
     visitavano le altre corti, si divertivano a 'contraffarsi' tra
     la gente. Un fiorentino, amico dei tre uomini. Sandro Agolanti, un giudice.
     
- Antefatto: Arrigo, uomo ben voluto da tutti,
     muore e nello stesso istante iniziano a suonare tutte le campane della
     chiesa maggiore senza che nessuno le muovesse. 
- Modificazione: Tre fiorentini cercano di vedere il
     corpo del presunto santo e uno di loro si finge moribondo e viene
     scoperto. 
- Nodo narrativo: Martellino, il fiorentino che si
     traveste viene assalito dalla gente e questa lo malmena; in un secondo
     momento è davanti alla presenza del podestà e rischia l'impiccagione. 
- Scioglimento: lì giudice, Sandro Sgolanti, ascolta
     le suppliche e le preghiere di Martellino e decide di perdonarlo. 
- Conclusione: lì giudice ridendo molto sull'accaduto
     lascia andare a casa loro i tre fiorentini, sani e salvi. 
- Commento: Martellino, che era troppo sicuro
     delle sue qualità, con i suoi amici che erano 'uomini li quali le
     corti de signori visitando, di contraffarsi e con nuovi atti
     contraffacendo qualunque altro uomo, li veditori sollazzavano' riesce
     ad ingannare una moltitudine di gente ma non un suo compaesano e di
     conseguenza rimane molto umiliato e alla fine rischia la vita.
Seconda Novella (Filostrato)
 - Tema: Sotto il reggimento di Filomena, si
     ragionava di chi, colpito da sfortuna, è riuscito a cavarsela con un lieto
     fine. 
- Luogo: Bologna, Ferrara, Verona 
- Tempo: La vicenda inizia verso sera e termina
     verso il mattino. 
- Personaggi: Rinaldo d'Asti è un 'mercatante:
     egli era grande della persona, e bello e piacevole nel viso e di maniere
     assai laudevoli e graziose, e giovane di mezza età'. La vedova,
     'del corpo bellissima', è ricca anche se in apparenza non lo è,
     visto che aveva una relazione con il marchese Azzo da Ferrara. 
- Antefatto: Rinaldo che è un mercante durante un
     viaggio incontra tre persone che 'mercatanti parevano' e con
     questi continua il suo viaggio. 
- Modificazione: I tre accompagnatori di Rinaldo, che
     in realtà erano dei poco di buono, 'masnadieri' aspettando che
     non ci fosse gente attorno a loro, derubarono il povero Rinaldo. 
- Nodo narrativo: Rinaldo si ritrovò solo in un'area
     desolata rischiando di morire dal freddo, perché la neve lo coglie. 
- Scioglimento: Rinaldo riesce a trovare ospitalità da
     una giovane vedova, con la quale ha un'avventura amorosa che durerà
     pochissimo. 
- Conclusione: Rinaldo scampato al freddo e alle
     avversità del fato, riesce ad arrivare al Castello Guiglielmo, dove in un
     secondo momento riesce a trovare il suo fante che 'veggendo salire,
     come cattivo' lasciò il suo padrone in balia dei ladri che in questo
     modo non ebbero alcun problema nel derubare il povero Marchese. 
- Commento: Rinaldo uscendo da qualsiasi albergo
     aveva l'abitudine di dire 'un paternostro ed un'avemaria per la anima
     del padre e della madre di San Giuliano' sperando che nei suoi viaggi
     sarebbe riuscito a trovare alla sera, un confortabile albergo, nonostante
     le avversità lo avrebbero colto e lui fino alla fine riesce con la sua
     fede a vincerle.
Terza Novella (Pampinea)
 - Tema: Sotto il reggimento di Filomena, si
     ragionava di chi, colpito da sfortuna, è riuscito a cavarsela con un lieto
     fine. 
- Luogo: Firenze, Roma, Inghilterra. 
- Tempo: La novella si svolge in più anni. 
- Personaggi: Lamberto. Tedaldo e Agolante, sono tre
     fratelli figli dì un ricco signore di nome Tebaldo, sono molto
     spendaccioni e non esiteranno a mettere in difficoltà gli altri pur di
     tirarsi fuori dai guai. Alessandro, nipote dei tre fratelli, sarà lui ad
     aiutarli a pagare tutti i debiti. L'abate è in realtà la figlia del re
     d'Inghilterra travestita che sta fuggendo per non dover sposare il re di
     Scozia. 
- Antefatto: Alla morte di Tebaldo, i tre figli
     Lamberto, Tedaldo e Agolante, ricevono l'intera eredità che incominciano
     subito a spendere. 
- Modificazione: Dopo poco tempo l'intero patrimonio si
     esaurisce e i tre fratelli decidono di andare in Inghilterra a fare gli
     usurai, così riescono in poco tempo a racimolare una grossa somma di
     denaro. 
- Nodo narrativo: I tre fratelli tornati a Firenze,
     incaricano il nipote Alessandro di andare in Inghilterra a continuare
     l'attività, mentre loro possono così riprendere a sperperare denaro. Pochi
     anni più tardi una guerra in Inghilterra fa si che Alessandro non possa
     più gestire gli affari, facendo si che i tre fratelli non potendo più
     pagare i debiti finiscano in prigione. 
- Conclusione: Alessandro non potendo più far nulla
     in Inghilterra decide di tornare in Italia, e durante il cammino incontra
     un Abate diretto a Roma per incontrare il Papa. Una notte Alessandro
     scopre che in realtà l'abate è una donna che si è innamorata di lui,
     decisi a sposarsi i due proseguono il viaggio a Roma dove, incontrato il
     Papa, la donna dirà di essere la figlia del re d'Inghilterra. Una volta
     sposati dal Papa stesso, i due andranno a Firenze a liberare i tre
     fratelli.
Quarta Novella (Lauretta)
 - Tema: Sotto il reggimento di Filomena, si
     ragionava di chi, colpito da sfortuna, è riuscito a cavarsela con un lieto
     fine. 
- Luogo: Ravello, isola di Gurfo. 
- Tempo: La novella si svolge in un tempo
     piuttosto lungo. 
- Personaggi: Landolfo Rufolo. uomo molto ricco e
     ambizioso, mira ad aumentare sempre il suo patrimonio. La femmina, donna
     generosa che trarrà in salvo Landolfo. 
- Antefatto: Landolfo diventato povero per sventura
     decide di diventare un corsale, 'comperò un legnetto sottile da
     corseggiare'. 
- Modificazione: Landolfo dopo un anno 'rubò e
     prese tanti legni di turchi che egli si trovò non solamente avere racquistato
     il suo che in mercantia avea perduto, ma di gran lunga quello avere
     raddoppiato'. 
- Nodo narrativo: Una notte mentre Landolfo navigava, il
     mare si ingrossò talmente da far si che il legno si rovesciò e il povero
     Landolfo finì in acqua e 'venutagli alle mani una tavola, a quella
     s'appiccò'. 
- Conclusione: Il giorno seguente Landolfo giunge
     naufragando alla isola di Gurfo, dove viene salvato da una donna, che lo
     rifocillerà. Curioso di vedere il contenuto della cassa a cui si era
     affidato durante il naufragio, decide di aprirla trovandovi all'interno
     molte pietre preziose. 
- Commento: Landolfo 'trovato modo di
     spacciar le sue pietre, mandò una buona quantità di denari alla buona
     femmina'. Da ciò si capisce che Landolfo era sì ambizioso di
     raddoppiare il suo patrimonio, ma non era avaro.
Quinta Novella (Fiammetta)
 - Tema: Sotto il reggimento di Filomena, si
     ragionava di chi, colpito da sfortuna, è riuscito a cavarsela con un lieto
     fine. 
- Luogo: La novella quinta si svolge a Napoli. 
- Tempo: La novella si svolge nell'arco di un
     giorno. 
- Personaggi: Andreuccio da Perugia, uomo di un ceto
     sociale medio, molto ingenuo e fiducioso. La prostituta, donna di cui non
     ci si può fidare, molto intelligente e falsa. La serva, signora di una
     certa età, che conosce molto bene Andreuccio e lo metterà nei guai senza
     volerlo. I ladri, due uomini che per vivere saccheggiano le tombe dei
     defunti, approfitteranno dell'ingenuità di Andreuccio per rubare dei
     gioielli. 
- Antefatto: Andreuccio da Perugia arriva a Napoli
     per comprare dei cavalli, mentre gira il mercato senza comprare nulla,
     incontra una vecchia che lo conosce molto bene, appena i due si lasciano,
     una prostituta che aveva adocchiato i danari di Andreuccio, chiede alla
     vecchia informazioni su chi fosse quell'uomo. 
- Modificazione: Tornato in albergo, Andreuccio riceve
     la visita di una bambina che gli riferisce che una donna lo voleva
     incontrare in un posto chiamato 'Malpertugio', Andreuccio senza
     pensarci due volte accetta l'invito. 
- Nodo narrativo: Arrivato a destinazione Andreuccio
     incontra la prostituta, la quale travestita da donna per bene, riesce a
     convincere Andreuccio di essere sua sorella. 
- Scioglimento: Andreuccio stanco della dura giornata
     decide di passare la notte dalla sua presunta sorella, ma prima di
     coricarsi e dopo essersi denudato, Andreuccio ha bisogno 'di dover
     diporre il superfluo peso del ventre', ma appena poggia il piede su
     un asse di legno, questo cede in quanto segato precedentemente dalla
     prostituta, e cade nella fogna a cielo aperto. Il nostro eroe dopo vani
     tentativi di rientrare in casa dove aveva lasciato i vestiti e i soldi,
     incomincia a vagare fino a quando incontra due ladri che decidono di
     usarlo per i loro loschi piani. Prima però lo calano in un pozzo per farlo
     lavare, ma proprio in quel momento arrivano due famigliari che vogliono
     abbeverarsi, così i due ladri nella fretta di fuggire lasciano Andreuccio
     in fondo al pozzo, quando i famigliari tirano su la fune, vedono
     Andreuccio attaccato e credendolo un fantasma stappano a gambe levate. Dopo
     un breve girovagare, Andreuccio incontra nuovamente i due ladri che io
     costringono ad: infilarsi in una tomba al posto per rubare i gioielli del
     defunto; in quel momento arriva un altro gruppo di persone, guidati da un
     prete intenzionato a rubare i gioielli; i due ladri spaventati abbandonano
     nuovamente Andreuccio il quale si ritrova chiuso in una tomba, mentre sta
     per essere scoperto da altre persone. 
- Conclusione: Dopo aver pensato ad una soluzione,
     Andreuccio decide di fingersi un fantasma per spaventare così il prete,
     che si faceva tanto coraggioso davanti ai suoi compagni, ed impossessarsi
     del prezioso bottino. 
- Commento: 'per mostrare che per comperar
     fosse, più volte in presenza di chi andava e di chi veniva trasse fuori
     questa sua borsa de' fiorini che avea', da questa narrazione si
     capisce come Andreuccio sia molto ingenuo e in che qual modo si mettesse
     da solo nei guai.
Sesta Novella (Emilia)
 - Tema: Sotto il reggimento di Filomena, si
     ragionava di chi, colpito da sfortuna, è riuscito a cavarsela con un lieto
     fine. 
- Luogo: La novella seconda si svolge in due
     luoghi differenti, il primo è l'isola di Ponza; il secondo è Lunigiana. 
- Tempo: La vicenda si svolge in un periodo di
     tempo molto lungo (circa venti anni). 
- Personaggi: Arrighetto Capece, è l'uomo di fiducia
     di Manfredi il figlio di Federico secondo di Svevia. Beritola Caracciola,
     moglie di Arrighetto Capece, è una donna di elevata classe sociale,
     disperata per la scomparsa dei figli e del marito. Giusfredi, figlio
     maggiore di madonna Beritola, è un ragazzo che si vuoi sentire libero e
     così vagabonderà per alcuni anni. Currado Malespini, uomo generoso e pieno
     di pietà, accoglierà Beritola e Giusfredi. 
- Antefatto: Alla cattura di Arrighetto Capece, la
     moglie, Beritola Caracciola con il figlio Giusfredi decide di imbarcarsi
     per tornare a Napoli, ma 'per forza divento il legno fu trasportato
     all'isola di Ponzo' dove Beritola si inselvatichirà e vivrà sola con
     due caprioli, mentre il figlio verrà portato via. 
- Modificazione: Currado Malespini arrivato all'isola
     di Ponzo trova madonna Beritola in una caverna, e una volta sentita la sua
     storia decide di condurla nel suo castello in Lunigiana. Alcuni anni più
     tardi, dopo un lungo vagabondare arriva in Lunigiana Giusfredi, sotto il
     nome di Giannotto 'e quivi per ventura con Currado si mise per
     famigliare'. 
- Nodo narrativo: Giannotto si innamora della Spina,
     figlia di Currado, e quando questo lo viene a sapere decide di
     rinchiuderli entrambi in prigione con poco cibo e molto disagio. 
- Conclusione: Giannotto un giorno, mentre era in
     prigione, racconta chi era veramente ad una guardia, la quale riferisce
     tutto a Cuarrado che decide di liberarlo e di farlo rincontrare con la
     madre, la quale aveva perso la speranza di vederlo vivo; Currado concede
     il sospirato matrimonio fra Giannotto stesso e la Spina. 
- Commento: 'Con molte lagrime da Currado e
     dalla sua donna, sopra la saettia montati, seco la Spina menandone, si
     partirono'; questa frase induce il lettore a capire come in realtà
     Currado fosse amareggiato per la partenza di Giusfredi e della Spina,
     quindi si può dedurre che li abbia veramente perdonati.
Settima Novella (Panfilo)
 - Luogo: Babilonia, Alessandria, Romania,
     Atene, Chiarenza, Baffa, Famagosta, Cipro. 
- Tempo: la vicenda raccontata dura quattro
     anni. 
- Personaggi: Beminedab, 'di Babilonia fu il
     soldano' è un uomo che mantiene le proprie promesse. Alatiel è la
     figlia del soldano, 'la qual, per quello che ciascun che la vedesse
     dicesse, era la più bella femina che si vedesse in que' tempi nel mondo',
     non cristiana. Pericon da Visalgo è un 'uomo di fiera vista e robusto
     molto'. Marato è il fratello di Pericon, 'd'età di venticinque
     anni, bello e fresco come una rosa'. Prenze della Morea è un
     pretendente della mano di Alatiel. Duca d'Atene 'giovane e bello e
     pro' della persona, amico e parente del prenze' cerca di conquistare
     il cuore della bellissima babilonese. Ciuriaci, 'segretissimo
     cameriere del prenze' è un vile traditore. Costanzo è il
     'figliuolo' dell''imperadore di Costantinopoli',
     mentre Manovello è 'suo nepote'. Osbech, 'allora re de'
     turchi, il quale stava in continua guerra con lo imperadore' ed
     'Giovane uomo era' e un forte guerriero. Basano, è il ' re
     di Capadocia'. Antioco è 'un famigliar d'Osbech'. Il mercatante
     è l'amico fidato di Antioco. Antigono 'un gentil uomo [], la cui
     età era grande ma il senno maggiore, e la ricchezza piccola' è un
     servitore del padre di Alatiel. 
- Antefatto: il re di Babilonia riesce a
     sconfiggere molti arabi e in ciò viene aiutato dal Re di Garbo, il quale
     chiede in cambio sua figlia come moglie, e Beminead accetta volentieri. 
- Modificazione: Durante il viaggio che deve portare
     Alatiel fino al re di Garbo, la nave incontra una tempesta nella quale
     muore I, equipaggio tranne la bellissima Alatiel. Quest'ultima, però, giunta
     su un'isola a lei sconosciuta passa attraverso le grinfie di molte persone
     potenti che cercano di sposarla, visto che la sua bellezza li abbaglia. 
- Nodo narrativo: Alatiel viene rapita più volte da
     persone ricche e durante tale azione è morta moltissima gente. Con
     quest'ultima la giovane ragazza ha avuto dei rapporti. 
- Scioglimento: Alatiel tenuta prigioniera su un'isola
     incontra un servitore di suo padre, tramite il quale riesce a fuggire. 
- Conclusione: Alatiel torna finalmente a casa sua e
     dopo aver raccontato cosa le era successo durante tutto il tempo in cui i
     suoi familiari pensavano che fosse morta affogata in mare con il resto
     dell'equipaggio, viene data in sposa al re di Garbo, al quale era stata
     promessa fin dal principio. 
- Commento: Panfilo a inizio novella fa un
     commento: ' Molti furono che la forza corporale e la bellezza, e
     certi gli ornamenti con appetito ardentissimo desiderano, né prima d'aver
     mal disiderato s'avvidero, che essi quelle cose loro di morte essere o di
     dolorosa vita cagione'. La storia rispecchia pienamente ciò, dal
     momento che molte persone ricchissime vedono nella protagonista femminile
     una ninfa della bellezza, e quando se ne innamorano, perdono la vita visto
     che vengono uccise da coloro che vogliono avere per sé la ragazza.
Ottava Novella (Elissa)
 - Tema: Sotto il reggimento di Filomena, si
     ragionava di chi, colpito da sfortuna, è riuscito a cavarsela con un lieto
     fine. 
- Luogo: La novella si svolge in luoghi
     differenti: Londra, Calese e altri luoghi dell'Inghilterra. 
- Tempo: La vicenda dura per circa diciotto
     anni. 
- Personaggi: il conte d'Anguersa, 'gentile e
     savio uomo [] del corpo bellissimo e d'età forse di quaranta anni, e
     tanto piacevole e costumato [] il più leggiadro e il più delicato
     cavaliere che a quegli tempi si conoscesse'. Luigi, figlio maggiore
     del conte, verrà chiamato e conosciuto con il nome di Perotto. Violante,
     figlia minore del conte nonché sorella di Luigi, anche a lei verrà
     cambiato il nome e verrà chiamata Giannetta. Giachetto, ragazzo di famiglia
     nobile, si innamorerà di Giannetta e dopo molte fatiche la sposerà. 
- Antefatto: Il Conte d'Anguersa dopo un colloquio
     con 'la donna del figliuol del re', viene accusato da questa di
     aver cercato di forzarla il conte a queste insinuazioni decide di scappare
     assieme ai due figli verso Calese. 
- Modificazione: Il conte ormai diventato povero riesce
     a sistemare i suoi due figli a due diverse famiglie di maliscalchi, dove
     essi potranno crescere e farsi una nuova vita. 
- Nodo narrativo: I due figli del conte ormai cresciuti,
     si sono sposati e hanno acquisito delle eredità nonché importanza, il
     conte dopo alcuni anni di lavoro, decide di tornare a vedere le condizioni
     dei suoi figli, ma essi non lo riconoscono. 
- Conclusione: Colpita da un grave male la donna del
     figlio dei re, decide di confessarsi, e racconta anche la menzogna che
     aveva raccontato per incastrare il conte, fu allora che il conte dopo
     tanti anni di esilio poté nuovamente farsi riconoscere in pubblico,
     inoltre il re fece dono al Conte alcune fortune si che potesse vivere il
     resto della sua vita agiatamente. 
- Commento: La novella insegna che anche le
     persone più oneste e sincere come il conte d'Anguera sono soggette a
     malefatte di altre persone.
Nona Novella (Filomena)
 - Luogo: Parigi, Genova. 
- Tempo: La vicenda narrata ha una durata di
     circa sei anni. 
- Personaggi: Bernabò Lomellin da Genova è un
     mercatante molto onesto e per lui la parola data in un patto è da
     rispettare a tutti i costi. Donna Zinevra 'bella del corpo e giovane
     ancora assai e destra ed atante della persona' è la moglie di Bernabò
     e, alla conclusione della novella, si potrà affermare che lei è molto
     fedele al proprio marito. Ambruogiuolo da Piagenza è uno dei tanti amici
     mercatante di Bernabò, ma tra questi si distingue per la sua capacità di imbrogliare
     la gente in modo facilissimo, infatti risulta essere a ingannatore'
     della vicenda. Sicuran da Filano è la stessa Zinevra che a causa di un
     incidente dovrà travestirsi da uomo alle dipendenze di un marinaio. 
- Antefatto: Bernabò con i suoi amici mercatanti
     vanno a Parigi, e intanto 'motteggiando cominciò alcuno a dire'
     che le proprie mogli lontane da loro in quel momento, non avrebbero perso
     tempo a tradirli con altri uomini. Detto questo, 'Bernabò Lomellin da
     Genova, disse il contrario, affermando sé di spezial grazia da Dio avere
     una donna per moglie la più compiuta di tutte vertù che donna o ancora
     cavaliere, in gran parte, o donzello dée avee, che forse in Italia ne
     fosse un'altra' e per tale motivo Ambruogiuolo cercò di convincere
     Bernabò che Zinevra 'di carne e d'ossa come son l'altre' non può
     essere fedele al cento per cento, e quindi afferma che lui sarebbe in
     grado di conquistare il suo cuore. Da questo nasce una scommessa nella
     quale Bernabò si gioca cinquemila fiorini d'oro, contro i mille del suo
     amico. 
- Modificazione: Ambruogiuolo incontrò una 'povera
     femina' che essendo amica di Zinevra entrava spesso in casa sua e
     facendosi nascondere in una cassa, riuscì a farsi portare dentro
     l'abitazione, dove spiò la moglie dell'amico, e rubò degli oggetti
     appartenenti alla donna per provare a Bernabò che lei in cambio del suo
     amore glieli concesse. 
- Nodo narrativo: Bernabò quando Ambruogiuolo gli fece
     vedere gli oggetti rubati alla moglie, e fattoli passare per doni
     regalatogli spontaneamente da Zinevra, andò su tutte le furie e ordinò a
     un suo parente di ucciderla. 
- Scioglimento: Zinevra riesce a convincere il parente
     mandato da suo marito ad ucciderla, di lasciarla libera e travestita da
     uomo fece il marinaio su una nave. 
- Conclusione: Zinevra riesce a discolparsi e torna a
     vivere con Bernabò. Ambruogiuolo 'che legato fu al palo ed unto di
     méle, con sua grandissima angoscia dalle mosche e dalle vespe e da'
     tafani, de' quali quel paese é copioso molto, fu non solamente ucciso, ma
     in fino all'ossa divorato; le quali, bianche rimase ed a' nervi appiccate,
     poi lungo tempo, senza essere mosse, della sua malvagità fecero a chiunque
     le vide testimonianza'. 
- Commento: Come diceva all'inizio della novella
     Filomena, 'lo 'ngannatore rimane ai piè dello 'ngannato' e
     questo alla fine del racconto avverrà; ciò significa che chi cerca di far
     del male agli altri, prima o poi cadrà nei suoi stessi tranelli e senza
     rendersene conto il male fatto agli altri lo colpirà in maggior misura. 
Decima Novella (Dioneo)
 - Tema: Sotto il reggimento di Filomena, si
     ragionava di chi, colpito da sfortuna, è riuscito a cavarsela con un lieto
     fine. 
- Luogo: Pisa, Montenero. 
- Tempo: La vicenda non contiene elementi che
     forniscano informazioni sulla durata della storia, si può comunque dedurre
     che duri per oltre un anno. 
- Personaggi: Riccardo di Chinzica,
     'giudice' era più intelligente che di bell'aspetto; era molto
     dotto ma anche molto geloso nei confronti di sua moglie. Bartolomea,
     figlia di Lotto Gualandi, 'giovane donna' è infelice della sua
     vita sessuale con suo marito, il quale la trascurava moltissimo. Paganino
     da Monaco, 'famoso corsale' è un uomo sicuro di sé e riesce a
     far valere le proprie idee di vita. 
- Antefatto: Bartolomea sposata con Riccardo di
     Chinzica si trasferisce a Montenero per trascorrere una breve vacanza,
     'essendo il caldo grande'. 
- Modificazione: Durante il soggiorno, Bartolomea viene
     rapita da Paganino da Monaco. 
- Nodo narrativo: Riccardo riuscendo ad avere un
     colloquio con il rapitore della propria consorte, rimane scioccato visto
     che Bartolomea non vuole tornare a casa con lui, ma rimanere a vivere con
     Paganino. 
- Scioglimento: Bartolomea spiega a Riccardo che lui
     essendo troppo preso nei suoi studi, l'ha trascurata molto e per questo
     vuole rifarsi una vita. 
- Conclusione: Bartolomea sceglie di vivere la
     propria vita a fianco del suo rapitore il quale è riuscito a soddisfarla
     sessualmente, mentre Riccardo, tornato a Pisa, trascorre una vita in
     solitudine e muore poco dopo. 
- Commento: Bartolomea dice a Riccardo:
     'mentre che io fui con voi, mostrasse assai male di conoscere me, per
     ciò che, se voi era vate savio o siete come volete essere tenuto, dovevate
     bene tanto conoscimento, che voi dovevate bene avere tanto conoscimento,
     che voi dovevate vedere che io era giovane, fresca e gagliarda, e per
     conseguente conoscere quello che alle giovani donne, oltre al loro vestire
     e mangiare, benché elle per vergogna non dicano, si richiede; il che come
     il voi facevate, voi il vi sapete'. Ciò fa capire a chi legge come la
     ragazza abbia passato molto tempo insieme ad una persona che in realtà non
     conosceva, e di conseguenza esprime quello che prova dentro di sé con
     molta rabbia.