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La questione femminile nel 17esimo secolo




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LA QUESTIONE FEMMINILE NEL 17esimo SECOLO


L'immagine stereotipata della donna Vittoriana è quella incarnata dall'"Angelo del Focolare" (che prende il nome da una poesia di Coventry Patmore), l'ideale della donna angelicata, con le ali, fragile, debole, che può solo rimanere rinchiusa fra le quattro mura domestiche.


Questa immagine proiettata dagli uomini sulla donna Vittoriana, però, contrastava con le reali esigenze della donna, che in questo periodo cominciano a manifestarsi e a farsi sempre più pressanti.


Infatti, grazie ai sempre crescenti casi di più o meno aperta ribellione alla loro condizione, le donne riuscirono, verso la fine degli anni '40 e '50 (dell'800) ad ottenere l'accesso a qualche college.


Nelle professioni, i primi settori che pian piano vennero aperti alle donne furono:

l'insegnamento (la professione di istitutrice, come Jane Eyre, la protagonista del famoso romanzo di Charlotte Brontë);

la medicina, ma solo come infermiere (emblematico è l'esempio di Florence Nightingale, una ragazza che andò via di casa per diventare infermiera: organizzò il sistema delle infermiere durante la guerra di Crimea e successivamente fondò una scuola per infermiere, trasformando questa occupazione in una professione vera e propria);

la letteratura (la rivoluzione borghese comincia proprio attraverso la scrittura).



Verso la metà dell'800 si pensò che si poteva concedere qualche diritto in più alle donne e, infatti, nel 1850 viene fondato il North London College, un'università tutta femminile.


Nel 1857 viene approvato il primo Matrimonial Cause Act, una legge che liberalizza in gran parte il divorzio, il quale prima era accessibile solo gli uomini che avevano sufficienti risorse economiche: ora, invece il divorzio diventa possibile quasi per tutti.


Per quanto riguarda il diritto di voto alle donne, a partire dal 1870 si comincia a parlarne, grazie anche al sostegno di John Stuart Mill ma alla sua morte (nel 1873) tutto si blocca. Bisogna aspettare il 1895 per cominciare a riparlarne, grazie ai movimenti delle suffragette che si batteranno per ottenere il diritto di voto.


Nel 1882 viene approvato il Married Woman's Property Act, una legge che riconosceva alle donne sposate il diritto di proprietà.


In questo periodo, in cui ancora veniva mitizzata la figura della regina Vittoria come madre e moglie fedele, si crea l'immagine della donna che è in contrapposizione violenta con quella dell'angelo del focolare: la NEW WOMAN, la donna che lavora fuori casa.


Infatti prima la donna usciva di casa sempre accompagnata e solo per svolgere attività di aiuto nelle parrocchie, per i poveri e tutto ciò era considerato una missione, non una professione.


Perciò, verso gli anni '90 dell'800, sussiste una doppia immagine della donna: l'angelo del focolare e la new woman, la quale esce di casa e si impossessa della strada. Così facendo, per la prima volta ci può fornire un'immagine di Londra vista con occhi femminili, con gli occhi di una STREET WALKER.


Il cambiamento nello spazio di un secolo è stato quindi significativo se si pensa che all'inizio dell'800 Jane Austen scriveva (nell'incipit del suo Pride and Prejudice) che uno scapolo doveva essere necessariamente in cerca di una moglie (non di una donna!!!), mentre alla fine del secolo le donne cercheranno di liberarsi della maggior parte delle imposizioni (dalle "gabbie"), anche quelle legate all'abbigliamento e ai capelli (vogliono eliminare il busto/corsetto e tagliarsi i capelli).


A fine secolo acquistano un ruolo importante nella diffusione delle idee legate alla questione femminile i GIORNALI FEMMINILI: infatti, ora le donne (ma solo quelle delle classi medio-alte) sono disposte a leggere percui gli editori puntano proprio su di loro per incrementare le vendite (così come oggi si punta su bambini e giovani), anche contando sul fatto che, dopo il Married Woman's Property Act del 1882, le donne cominciavano ad essere padrone dei propri guadagni.

Nascono così numerosissimi giornali femminili, alcuni dei quali continuano a proporre l'ideale della donna angelicata: è il caso di giornali intitolati Home Companion, House Wife, Woman at Home. 

Proprio quest'ultimo, in uno dei suoi numeri pubblica una rappresentazione idealizzata della regina Vittoria in abito da sposa anche se a quel tempo non era più giovane; questo solo perché la regina è l'emblema della madre e della sposa e il matrimonio simboleggia il momento culminante dell'esistenza femminile).


Però vengono pubblicati anche altri giornali che cercano di diffondere il concetto della new woman.


Nascono proprio in questo periodo i GRANDI MAGAZZINI (come Harrod's), luoghi per eccellenza della vendita, il cui oggetto privilegiato è la donna, impiegata anche come commessa.


Per la prima volta viene usata l'immagine di una donna per pubblicizzare qualcosa di totalmente diverso, che non ha a che fare con lei: una marca di caffé/cacao.

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