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LA TERZA INFANZIA
Sono gli anni delle elementari.
Secondo Piaget siamo nello stadio operatorio concreto, secondo Erikson siamo nel conflitto fra operosità e senso di inferiorità, secondo freud siamo nella latenza.
L'esperienza fondamentale è la scuola, dal punto di vista emotivo nasce l'ambivalenza, inizia anche il controllo delle emozioni quindi il bambino non manifesta più la collera buttando per terra i giocattoli, urlando ed aggredendo. La maturazione emotiva porta il bambino a dominare gli impulsi. Maturità emotiva significa non solo dominare gli impulsi ma far si che le reazioni emotive siano circoscritte ad un determinato evento.
In questo periodo il bambino sente il fascino del linguaggio televisivo e possiede un angolo dei segreti che conserva e nasconde gelosamente. Quando i genitori sono separati ciò che importa è che il bambino continui a mantenere lo stesso rapporto con entrambi. Gli effetti negativi della separazione si avvertono soprattutto nei figli maschi che possono peggiorare nel rendimento scolastico, avere comportamenti meno tipicamente maschili e dimostrare un inadeguato adattamento sociale.
LE PAURE DEI BAMBINI
Evolvono con l'età e diventano più simboliche, per esempio la paura delle bestie feroci, delle streghe nasconde la paura di essere puniti dai genitori, perché in questa fase sono presenti i conflitti coi genitori. Allo stesso modo la paura della scuola può sottintendere la paura della separazione dai genitori (queste sono paure irrazionali).
In questo periodo cresce la curiosità dei bambini (i perché) ed inizia l'educazione sessuale; la regola generale consiste nell'affrontare ogni argomento con sincerità ed aspettare che il bambino chieda.
Si ha lo sviluppo della coscienza morale quindi verso i 10 anni i bambini dicono che non si devono dire le bugie perché è male e si perde la fiducia negli altri.
In questo periodo è molto importante l'impatto della scuola, esso non è sempre felice, per renderlo più sereno sono necessarie delle condizioni:
Il bambino quando affronta la scuola non dovrebbe essere coinvolto in altri problemi affettivi
La madre dovrebbe accettare volentieri il distacco
Il bambino dovrebbe essere motivato ad andare a scuola
CAUSE DELL'INSUCCESSO SCOLASTICO
Spesso sono familiari e scolastiche. Spesso si tratta di bambini viziati, educati con poca fermezza, superficialità che non si staccano dalle sottane della mamma. Altre volte mancano spesso da scuola per vere o presunte malattie, altri iniziano la scuola troppo presto quando non sono ancora pronti quindi non riescono a mettersi al passo con gli altri, altri hanno un carattere timido o emotivo, altri hanno un rapporto sbagliato con l'insegnante.
Un altro elemento importante è l'ambiente di provenienza. E' provato che i bambini che provengono da famiglie svantaggiate sia come status che economicamente hanno carenze di stimoli o carenze alimentari, quindi ne risente l'intelligenza.
SOCIALIZZAZIONE
Inizia il gioco di regole (carte dama scacchi) che spinge il bambino a diventare un cittadino. Il bambino si rende conto che i rapporti sociali devono seguire delle regole e che esiste una forma di obbligo che proviene da un accordo tra uguali e da un'accettazione personale. In questo periodo abbiamo la formazione del gruppo. Nei primi anni i bambini formano gruppi informali e misti. Verso i 9 anni i gruppi sono più strutturati e sono differenziati (maschi e femmine formano gruppi separati).
Nascono le bande con codici segreti e norme rigorose. Le bande sono popolari perché liberano il bambino dalla supremazia dell'adulto e dal proprio stato di inferiorità. Nel mondo degli adulti il bambino non è che un bambino e sarà qualcosa solo nel futuro, mentre in quello dei bambini si sente grande (quindi la banda ha un carattere antiadulto) Il gruppo è molto importante in quanto funge da psicoterapeuta aiutando il bambino ad affrontare i suoi problemi personali, il gruppo però può anche fornire il terreno favorevole alla nascita della delinquenza. Nel gruppo ci sono bambini particolari che sono quelli più aperti e socievoli e che comunque hanno una certa grinta, non sono dei repressi e nemmeno dei grandi conformisti. Poi ci sono i bambini impopolari che in genere provengono da famiglie autoritarie e severe e sono aggressivi verso i coetanei ma ubbidienti verso l'autorità.
Nasce anche il conformismo (nel gruppo). Uno psicologo ha fatto un esperimento, ha mostrato un foglio con 1 linea e poi un secondo foglio con 3 linee diverse ed i bambini dovevano dire quale delle 3 linee era lunga come quell'altra; in genere davano la risposta esatta. Dopo un po' si rifaceva il test ma il bambino doveva dare la risposta dopo aver sentito quella dei compagni che d'accordo con lo sperimentatore davano la risposta sbagliata, il bambino dava la risposta sbagliata.
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