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SCHEDA LIBRO Il sentiero dei nidi di ragno Italo Calvino




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SCHEDA LIBRO







TITOLO:   Il sentiero dei nidi di ragno

AUTORE: Italo Calvino

EDITORE: Oscar Mondadori

DATA DI EDIZIONE: settembre 1993

ANNO PRIMA EDIZIONE : ottobre 1947

GENERE DELL'OPERA: Romanzo storico


VITA E OPERE DI ITALO CALVINO :                        Italo Calvino nasce, il 15 ottobre 1923, a Santiago de Las Vegas, un villaggio vicino all'Avana (Cuba), dove il padre dirige una stazione sperimentale di agricoltura e una scuola d'agraria. Dal padre agronomo e dalla madre botanica riceve un'educazione rigorosamente laica.                                                            Nel 1925 la famiglia Calvino ritorna in Italia, e si stabilisce a San Remo, nella Villa Meridiana che ospita la direzione della Stazione Sperimentale di Floricoltura, dove Calvino vive . Compiuti gli studi liceali, Italo Calvino viene avviato dai genitori agli studi di Agraria, che non porta a compimento, ha già in testa la letteratura. Inoltre, si intromette la guerra. Dopo l'8 settembre 1943, Calvino si sottrae all'arruolamento forzato nell'esercito fascista, si aggrega ai partigiani della Brigata Garibaldi, e fa così «la prima scoperta del lancinante mondo umano». Dopo la liberazione, aderisce al Partito Comunista Italiano, collabora a giornali e riviste, e si iscrive alla Facoltà di Lettere di Torino, dove nel 1947 si laurea con una tesi su Joseph Conrad. A Torino collabora al «Politecnico» di Vittorini, ed entra a far parte del gruppo redazionale della casa editrice Einaudi. In quell'ambiente, matura la sua vocazione a «scrivere pensando ad uno scaffale di libri non solo di letteratura». Nel 1947 esordisce come scrittore, pubblicando, grazie a Pavese, Il sentiero dei nidi di ragno. A questo romanzo, con cui si rivela il più giovane e dotato tra gli scrittori neorealisti, segue il volume di racconti Ultimo viene il corvo (1949). Negli anni Cinquanta e Sessanta svolge le funzioni di dirigente nella casa editrice Einaudi e intensifica sempre più la sua attività culturale e il suo impegno nel dibattito politico-intellettuale, collaborando a numerose riviste. Inoltre si impone nel panorama letterario italiano, come il più originale tra i giovani scrittori, in seguito alla pubblicazione della raccolta dei Racconti (1958), e soprattutto del volume I nostri antenati (1960), che comprende la trilogia di romanzi fantastici e allegorici sull'uomo contemporaneo: Il visconte dimezzato (1952), Il barone rampante (1957), e Il cavaliere inesistente (1959). In questi anni pubblica anche l'importante saggio Il midollo del leone (1955), e raccoglie e traduce Le fiabe Italiane che pubblica nel 1956, anno in cui i fatti di Ungheria provocano il suo distacco dal PCI e lo conducono progressivamente a rinunciare a un diretto impegno politico. Tra il 1959 e il 1967 dirige, insieme a Vittorini, l'importante rivista culturale letteraria «Il Menabò», in cui pubblica interventi caratterizzati da un impegno di tipo etico-conoscitivo, quali Il mare dell'oggettività (1959) e La sfida del labirinto (1962). Nel 1963, anno della Neoavanguardia, pubblica, oltre a Marcovaldo ovvero Le stagioni in città, il racconto costruito ancora su schemi di tipo tradizionale La giornata di uno scrutatore, con cui si chiude il ciclo apertosi all'incirca un decennio prima. Nel 1964: sposa l'argentina Judith Esther Singer e si trasferisce a Parigi, da dove continua a lavorare per l'Einaudi, e dove viene a contatto con gli ambienti letterari e culturali più all'avanguardia. Nel 1965 nasce la figlia Abigail, ed esce il volume Le Cosmicomiche, a cui segue nel 1967 Ti con zero, in cui si rivela la sua passione giovanile per le teorie astronomiche e cosmologiche. Il nuovo interesse per le problematiche della semiotica e per i processi combinatori della narrativa trova espressione anche ne Le città invisibili (1972), e ne Il castello dei destini incrociati (1973). Negli anni Settanta - anni in cui nutre una residua speranza nella ragione, pur avvertendo un degradarsi generale della vita civile italiana e mondiale - Calvino pubblica numerosi interventi, prefazioni e traduzioni in molte lingue, e collabora prima al «Corriere della Sera», poi alla «Repubblica». Nel 1979 esce il romanzo Se una notte d'inverno un viaggiatore, che diviene subito un best seller. Nel 1980 si trasferisce a Roma, e pubblica una raccolta dei suoi saggi più importanti, Una pietra sopra. Nel 1983 escono i racconti di Palomar, ricchi di disillusa amarezza. Nel 1984 la crisi della casa editrice Einaudi lo induce a passare all'editore Garzanti, presso cui pubblica il volume Collezione di sabbia, oltre alla riedizione delle sue opere più importanti. Nel 1985, avendo ricevuto l'incarico di tenere una serie di conferenze negli Stati Uniti a Cambridge, alla Harvard University, prepara le Lezioni Americane, che tuttavia rimarranno incompiute e saranno edite solo postume nel 1988. All'inizio di settembre, infatti, Italo Calvino muore all'ospedale di Siena, colpito da un'emorragia celebrale.


SPIEGAZIONE DEL TITOLO:

E' facile comprendere la decisione di Calvino a proposito del titolo del romanzo: infatti il sentiero dei nidi di ragno è il luogo emblematico del racconto e coincide con il cronotopo, che è l'insieme dei connotati spazio - temporali di un' opera.
La sua importanza è evidenziata durante tutta la vicenda in quanto, per fare un esempio, quando Pin ruba la pistola al marinaio tedesco la nasconde proprio qui e sempre a questo luogo segreto in cui il protagonista si rifugia vanno i suoi pensieri anche quando si trova lontano.
Per Pin il sentiero dei nidi di ragno è un luogo magico ed è l'unico dove egli si sente protetto dall'insensibilità degli altri e dalla sua solitudine. Quindi, mentre all'inizio del romanzo esso rappresenta simbolicamente l'infelicità di Pin e i suoi problemi nei rapporti con gli altri, alla fine del racconto diviene simbolo della maturazione interiore del protagonista che è finalmente riuscito a trovare la tanto attesa amicizia.
Infatti, al contrario di quanto avveniva all'inizio, quando Pin capisce che il Cugino è l'amico che cercava decide di mostrargli il sentiero dei nidi di ragno rinunciando così all'esclusivo possesso di quel luogo che prima poteva considerare quasi come suo. Ormai infatti Pin è cambiato e cresciuto e non ha più bisogno di nascondersi agli occhi degli altri per non sentirsi solo. Inoltre in lui è cambiata l'idea del sentiero stesso: prima lo considerava un luogo in qualche modo fantastico e magico, poi invece, quando lo abbandona insieme al Cugino, nella sua mente si rende conto che non ha niente di straordinario, tranne quello che rappresentava per lui.
Caratteristica è anche la scelta dei ragni: infatti è molto raro riuscire a osservare il nido di un ragno e questo contribuisce tantissimo a rendere il sentiero speciale.
Concludiamo dicendo che Pin ha voglia di affrontare qualsiasi pericolo, dato che sa che in caso di bisogno può sempre affidarsi al sentiero che, come abbiamo detto prima, ai suoi occhi è un luogo sicuro e stupendo.


RIASSUNTO SINTETICO: Il romanzo è ambientato negli anni della Resistenza,e tra le strade del borgo vecchio di una cittadina ligure, vive Pin, orfano e la sorella, la nera del Carrugio Lungo, è tutta la sua famiglia, un bambino a cui piace stare con i grandi e osservarli, grandi di cui non capisce né il primitivo senso della guerra né il costante desiderio di donna, grandi che lui sa far ridere e irritare con le battute spesso volgari. Questa sua brama di stare con gli adulti però lo porta ad affrontare situazioni che non riesce a gestire ed una di queste è proprio quando gli uomini dell'osteria, spesso frequentata dal ragazzo gli ordinano di rubare la pistola ad un soldato tedesco, cliente di sua sorella. Dopo aver commesso il furto il ragazzo fugge e nasconde il suo tesoro nella campagna, un sentiero dove i ragni fanno il nido, ma poco dopo è catturato e condotto in prigione. In carcere conosce Lupo Rosso, giovanissimo partigiano ormai mitizzato dalla voce popolare, e con lui fugge per la campagna trovando poi accoglienza in una brigata sbandata e irrequieta di partigiani, dove alla fede politica si uniscono drammi personali, ignoranza e miseria. Pin si trova bene tra questi uomini, canta per loro quando non deve aiutare il cuoco, Mancino. Nella brigata ogni uomo ha una sua storia sbagliata, come il grande e buon Cugino, che fa la guerra perché la moglie lo ha tradito; e una donna c'è fra loro, Giglia, moglie del cuoco, della quale s'innamora il Dritto, il capo del distaccamento, un giovane stanco della sua vita che provocherà l'incendio del rifugio. A causa di questa malefatta il comandante perde il rispetto di tutto il gruppo e sapendo che alla fine i commissari Kim e Ferriera lo faranno uccidere, non partecipa alla rappresaglia dei tedeschi. Insieme a lui rimangono Pin e la Giglia e mentre dalla valle si attendono i rumori della battaglia, egli fa di tutto per rimanere solo con la donna. È Pin a notare questi atteggiamenti del comandante; e lentamente si accorge di non trovarsi veramente bene con quella gente e a quel punto, canzonando pesantemente la Giglia e il Dritto del loro tradimento, è costretto ad allontanarsi. Solo, disperato, Pin decide di far la Resistenza senza nessuno con la pistola nascosta nel sentiero dei nidi di ragno; insieme alla pistola ritroverà anche un grande amico, il Cugino.


LUOGO E TEMPO DELL'AZIONE:

La storia narra il periodo della Resistenza durante la seconda guerra mondiale, è ambientata nel borgo di una piccola città ligure nel quale nasce e vive Pin insieme a sua sorella, le finestre sono poste in modo disordinato sulle pareti delle case, sui davanzali ci sono piante di basilico e origano, e la biancheria appesa a dei fili. Della casa del ragazzo viene descritta solamente la stanza della sorella, con il letto sempre sfatto, contraddistinta da un forte odore "di uomo e donna".  Il posto segreto di Pin è il sentiero dei nidi di ragno, dove nasconde la sua P-38, è caratterizzato da due pareti d'erba e terra ai lati. È nell'erba che i ragni fanno il nido, composti da una piccola entrata tonda e da profondi tunnel. Pin ha vissuto inizialmente con i partigiani, dopo esser fuggito dalla prigione, in un vecchio casolare ma in seguito ad un incendio si sono rifugiati in una piccola costruzione di cemento abbandonata con degli anelli infissi ai muri, probabilmente era una stalla.


AMBIENTE SOCIALE:

L'ambiente sociale non è complicato.

Nel libro si è in tempo di guerra e trai partigiani non ci sono distinzioni di caste. Come nel distaccamento del Dritto: carabinieri, ladruncoli,militi; borsaneristi , girovaghi, cuochi, stagnoli, ecc. gente che s' accomoda nelle piaghe della società e si arrangia in mezzo alle storture, che non ha niente da proteggere e niente da cambiare.


PROTAGONISTA:

PIN: Pin è il protagonista del romanzo, un bambino orfano di entrambi i genitori allevato dalla sorella prostituta, lavora come garzone nella bottega di Pietromagro, ciabattino. Spesso si reca all'osteria dove insieme agli adulti scherza e si diverte, per loro però rimane pur sempre un bambino nonostante sembri conoscere bene il loro mondo, in particolare le donne; e allo stesso modo lo considerano gli uomini del distaccamento. In realtà Pin gli adulti non riesce proprio a capirli ma non può far altro che stare con loro visto che i bambini della sua età lo evitano perché considerato un pessimo elemento e perché parla di cose a loro completamente incomprensibili. Sebbene sembri molto sicuro di sé, Pin è un bambino totalmente privo di certezze, senza nessuno che si occupi davvero di lui, per tutto il romanzo infatti è in cerca di un amico vero(a cui possano interessare i nidi di ragno)ed infine lo troverà in Cugino, un partigiano del distaccamento.



VISIONE DEL MONDO DEL PROTAGONISTA:

Il protagonista non racconta la vicenda, ma ogni tanto entra nel racconto parlando in prima persona con discorsi diretti.

A spiegare le sensazioni , i timori e il pensiero del protagonista interviene l'autore.


VISIONE DEL MONDO DELL'AUTORE:

Il narratore può dirsi esterno quando fa delle descrizioni oggettive, e interno quando descrive in modo soggettivo ambienti, personaggi o situazioni di vario genere introducendo pareri personali.
NARRATORE ESTERNO:
Di questa sezione fa parte ad esempio la descrizione del paesaggio che apre il libro, che Calvino riduce ad un vicolo dove i raggi del sole scendono rasenti le pareti facendo un contrasto con l'azzurro del cielo. A questa segue la descrizione fisica di Pin e quella caratteriale dicendo ad esempio che possiede una voce rauca simile a un bambino vecchio che dice ogni battuta a bassa voce, serio. In conclusione il narratore ci rende partecipi dell'ambiente in cui si trova Pin dopo essere arrivato all'accampamento:'Rocce pelose d'arbusti scendono a picco sui piedi e si aprono vallate fin giù nel fondo dove scorrono fiumi.'
IL NARRATORE INTERNO :
Particolarmente significativa per comprendere la situazione emotiva del protagonista è questa citazione:'Nell'osteria gli uomini sono un muro di schiene che non s'apre per lui'. Tramite questa sentenza narrativa comprendiamo quanto Pin sia solo e quanto non venga accettato nel contesto in cui vive. Il narratore esprime un parere personale circa i soldati tedeschi che descrive come individui peggiori delle guardie municipali, tutti neri e ossuti con le facce bluastre e i baffi da topo. Infine si sofferma sugli stati d'animo dei partigiani fornendoci un'idea dei loro sogni che appaiono come rari e corti, nati da notti di fame legati a storie di cibo sempre poco e da dividere in tanti; con questa frase si può comprendere quanto sia dura la vita di un partigiano e di quanti sacrifici e problemi debba affrontare.
QUANDO IL NARRATORE SI FA IN DISPARTE:
Quando nel racconto ci sono dei dialoghi tra i personaggi, il narratore si estranea completamente dalla vicenda lasciando loro completa libertà di dialogo ed evitando perciò di intervenire con pareri personali, al fine di non distogliere l'attenzione dal discorso che si sta svolgendo tra i personaggi.


EPISODI SALIENTI MESSAGGIO DELL'OPERA ( tematiche ):

Nel libro di Italo Calvino, 'Il sentiero dei nidi di ragno', abbiamo individuato delle tematiche: la tematica dell'adolescenza, dell'amicizia,della resistenza e della guerra. Attraverso queste tematiche si articola l'intera trama della storia, che vede come protagonista un bambino di nome Pin. La tematica dell'adolescenza è quella che riguarda più direttamente noi ragazzi. Pin si sente grande e cerca di diventare adulto prima del tempo. Possiamo incontrare la tematica dell'amicizia quando Pin incontra, in carcere, un partigiano di nome Lupo Rosso che prima lo aiuta ad evadere dalla prigione, poi lo abbandona. Qui incontra un altro partigiano, 'Cugino' che lo porta con sè nel suo accampamento. Un altro filone importante è quello della guerra. L'episodio della seconda guerra mondiale è molto sentito da Calvino, ed è in parte autobiografico. La morte di alcuni personaggi rappresentano gli amici che Calvino ha perso. Quando Pin capita nel dipartimento del 'Dritto', il comandante dei partigiani, vengono descritti i timori e le paure di ciascun soldato. La resistenza appare a Calvino come la conquista di un Eden. Si noti infatti la presenza del bosco, della nebbia pietosa che sorge per coprire l'esecuzione dei due fascisti che uccidono 'Marchese'. Infine si rifletti anche sulla presenza del sentiero dei nidi di ragno, dove sorge un rapporto umano tra Pin e 'Cugino'.


LINGUAGGIO STRUTTURA DELL'OPERA:

Il linguaggio del racconto è scorrevole e non troppo ricercato nelle sequenze diegetiche, mentre in quelle mimetiche, cioé quando la narrazione avviene tramite dei dialoghi, il linguaggio diventa decisamente colloquiale e caratterizzato anche da espressioni gergali, in particolare in questo romanzo, dove spesso a parlare sono persone non molto istruite.
Il suo stile è caratterizzato dalla brevità e dalla precisione del linguaggio, che egli stesso dice di considerare come una delle caratteristiche nelle lezioni americane della scrittura nel nuovo millennio.
La precisione consiste nell'esattezza del linguaggio, nell'usare i termini più appropriati senza fare uso di espressioni emotive e nell'utilizzare lo stile più adatto alle circostanze. In generale bisogna cercare di evitare l'uso di termini troppo pretenziosi che rischiano di confondere e appesantire il racconto.
Probabilmente la scelta dello stile e del linguaggio viene operata da Calvino a seconda del punto di vista del protagonista: per esempio in questo caso, essendo il personaggio principale un bambino, tutto viene presentato come 'filtrato' attraverso la sua mente e quindi espresso anche con le sue parole.
Per quanto riguarda la brevità invece, si nota chiaramente, leggendo 'Il sentiero dei nidi di ragno', come Calvino cerchi di usare periodi brevi per rendere la lettura più facile e piacevole. In particolare i dialoghi sono anch'essi formati da brevissimi scambi di battute, quasi un 'botta e risposta'.


COMMENTO PERSONALE:

Secondo me questo romanzo di Calvino è molto interessante soprattutto per un motivo: riesce ha raccontare le condizioni e la vita delle persone durante lo svolgimento della 2° Guerra Mondiale senza annoiare il lettore con le solite noiose, e spesso dettagliate, descrizioni di ogni singola battaglia.  


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