Le linee guida  GINA  (Global  Initiative  for Asthma)  definiscono  l'asma  come:
"Una malattia infiammatoria  cronica delle vie aeree nella quale entrano in gioco numerose  cellule,  in  particolare
 mastociti,
 eosinofili,
 linfociti
 T,
 neutrofili
 e
cellule epiteliali". In soggetti predisposti, questa infiammazione provoca episodi ricorrenti di respiro sibilante, dispnea, senso di costrizione toracica e tosse, in particolare durante la notte e nelle prime ore del mattino. Questi episodi sono di solito associati ad ostruzione diffusa, ma di entità variabile, delle vie aeree, spesso
reversibile spontaneamente o dopo trattamento.
 
  
  
  
BPCO 
  
  
La American Thoracic Society (ATS) la ha definita come "Una patologia caratterizzata da ostruzione del flusso espiratorio che non si modifica significativamente nel corso del tempo", differenziandola quindi dall'asma
bronchiale,  che  invece  risulta  caratterizzata  da  ampia variabilità  dei  flussi
espiratori.  Infine,  nel  progetto
 GOLD
 (2003)
 è
 stato
 inserito
 il
 concetto
 di
possibile  parziale  reversibilità  della
 ostruzione
 bronchiale,
 definendo
 la BPCO come una "sindrome caratterizzata da una limitazione del flusso aereo espiratorio
non  completamente
 reversibile
 né spontaneamente  né con  trattamento farmacologico. In genere tale riduzione del flusso aereo espiratorio è progressiva e si associa ad una risposta infiammatoria broncopolmonare dovuta all'inalazione di particelle o gas tossici".