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Ripasso di Storia - La Riforma




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La Riforma: Protesta che ebbe motivazioni religiose, politiche ed economiche. Ebbe origine in Germania dove permaneva lo scontro tra: i principi tedeschi e la Chiesa che voleva controllare l'impero. Carlo IV inoltre avrebbe voluto ricostruire l'unità dell'impero ed era legato al Papa. Ostilità quindi verso gli Asburgo.


Corruzione della Chiesa, commercio delle indulgenze. Rivendicazione della libertà di coscienza e bisogno di tornare ad un cristianesimo più sincero vicino al messaggio spirituale. (E. da Rotterdam: ritorno alle Sacre Scritture).


M. Lutero: libero esame (leggere la Bibbia secondo la propria coscienza senza seguire le interpretazione che mi dà la Chiesa); salvezza attraverso la fede: inutilità dei sacramenti ad eccezione del battesimo e dell'eucarestia citati nel angelo. In seguito all'iniziativa del Papa Leone X Medici, Lutero pubblicò (1517) le 95 tesi: condanna papale e scomunica di Lutero. La Riforma però bel presto si trasformò in un movimento politico di destabilizzazione in tutta la Germania (principi che volevano acquisire autonomia dell'impero, i cavalieri in lotta contro i grandi principi). Sulla base dell'equalitismo sociale, le popolazioni rurali dettero vita a numerose rivolte, rivendicando l'abolizione delle decime e della servitù feudali, dello Stato e della Chiesa. Anabattisti. Battaglia quindi tra protestanti e Carlo V fino alla pace di Augusta (1555) che stabilì che ciascuno doveva professare la fede del proprio sovrano. La riforma si diffuse in Danimarca, Svezia, Norvegia, Paesi Bassi e Svizzera (Zwingli-Calvino). Inghilterra (Enrico VIII Tudor) anglicana la riforma come ebbe successo in Spagna (gesuiti) e in Italia dove invece si diffuse la riforma cattolica, iniziative cioè "dal basso", intese a trasformare la vita cristiana (ordini religiosi "esistenziali").


La Controriforma: concilio di Trento - Paolo III (1545-63). Furono invitarti anche i protestanti che però si rifiutarono di intervenire. Vengono ribaditi tutti i principi legati alla Chiesa che si esprimono attraverso il catechismo; si crea la Congregazione dell'indice: Santo Uffizio o inquisizione.


La Spagna: Filippo II, figlio di Carlo V. accentrò il potere su Spagna, sui possedimenti spagnoli d'Europa e d'America e sul Portogallo. Perseguitò chiunque possedimenti spagnoli d'Europa e d'America e sul Portogallo. Perseguitò chiunque non fosse cattolico e scacciò Arabi ed Ebrei anche se convertiti danneggiando così le attività commerciali e finanziarie, gestite dagli ebrei. Sperperò tutto il denaro in guerre inibendo ogni tipo di sviluppo di borghesia e cosi la Spagna divenne uno dei Paesi economicamente più arretrati d'Europa. Potenziò l'esercito e la flotta, combatté i Turchi e li spinse contro Venezia che perse Cipro. Il suo dominio sui Paesi Bassi ricchi e prosperi spinse gli abitanti contro Filippo in nome dell'indipendenza politica, della libera iniziativa economica e della libertà di fede. Sette province protestanti del Nord si ribellarono e assunsero il nome di repubblica delle Province unite, riconosciute definitivamente nel 1648 con la pace di Westfalia, mentre le province cattoliche del Sud furono ricondotte all'obbedienza.


L'Inghilterra: Elisabetta I continua il progetto di consolidamento politico e di espansione economica intrapreso dal padre Enrico VIII (assolutismo contro il Papato e il Parlamento): favorì lo sviluppo dell'agricoltura, incoraggiò l'allevamento degli ovini, incentivò l'industria (laniera) e il commercio e grazie al una potente flotta permise il potenziamento delle compagnie mercantili private che crearono le basi dell'impero coloniale inglese. "Autorizzò" segretamente i corsari ad assalire e depredare le navi mercantili spagnole cariche di metalli preziosi. Ella si schierò a favore della Riforma attirandosi le ire dei cattolici fino a giungere a un conflitto aperto. Vicenda di M. Stuart regina di Scozia che Elisabetta fece uccidere per motivi dinastici e politici e cosi lo scontro con Filippo II fu inevitabile: l'invincibile Armata spagnola però nulla poté contro l'agile e veloce flotta inglese. Fu sconfitta e distrutta da un uragano.


La Francia: Caterina dei Medici (reggente in attesa della maggiore età dei figli) era malvista dai francesi osteggiata dalla nobiltà e da due potenti principi, Francesco di Guisa e Antonio di Borbone che intendevano subentrare alla dinastia dei Velois. A. di Borbone appoggiava gli ugonotti, Guisa i cattolici. A rendere più difficile la situazione intervennero le agitazioni popolari per la carestia e l'aumento dei prezzi e le rivendicazioni economiche dei ceti borghesi. Caterina dapprima concesse libertà di culto agli ugonotti, ma il massacro di questi da parte dei cattolici, scatenò una serie di guerre di religione da parte dei cattolici, scatenò una serie di guerre religiose che trovarono il loro apice nella notte di S. Bartolomeo quando la stessa regina ordinò la strage degli ugonotti confluiti a Parigi per festeggiare e nozze di Enrico di Borbone. I Paese protestanti si indignarono e ciò sfociò in una lotta internazionale in cui Spagna e Inghilterra scesero in campo. La situazione si aggravò dal problema della successione a Enrico III, figlio di Caterina, rimasta senza eredi, il cui trono era conteso tra Enrico Guisa e Enrico Borbone. Guerra dei tre Enrichi, durante la quale Enrico Guisa ed Enrico III vennero assassinati. Fu incoronato re di Francia Enrico IV di Borbone che si convertì al cattolicesimo e con l'editto di Nantes concesse libertà di culto agli ugonotti. Accentrò il potere indebolendo la nobiltà e il parlamento, cercando consensi della borghesia tramite appalti e cariche pubbliche.


L'Italia: dominio spagnolo ad eccezione di Venezia, Stato Pontificio, Savoia. La Spagna governava attraverso governatori (in Lombardia) e viceré (Italia merid.). Incaricati di sfruttare le risorse economiche attraverso pressione fiscale. Il ceto aristocratico e clericale aveva fatto causa comune con gli invasori.

Granducato di Toscana: non riuscì a liberarsi dell'influenza degli spagnoli ma Cosimo I Medici risanò le finanze, sviluppò commerci e agricoltura e cosi fece suo figlio Ferdinando I.

Stato Pontificio: subì l'influenza spagnola e divenne uno degli stati più poveri d'Italia, mancando di attività produttiva e infestato dai briganti.

Genova: subì l'influenza spagnola ma godette di una fase di grande splendore.

Ducato di Savoia: Emanuele Filiberto dette al paese un governo accentrato, basato su una efficiente e moderna burocrazia. Portò la capitale a Torino e creò un esercito fortunato dalla popolazione locale (leva obbligatorio). Continuò la sua opera il figlio Carlo Emanuele I.

Venezia: divenne il rifugio dei liberi pensatori ma fu colpita dall'interdetto papale (divieto di celebrare sacramenti) grazie alla mediazione del re di Francia Enrico IV e dello storico Paolo Sarti.


L'Inghilterra: estinta la dinastia Tudor con la morte di Elisabetta, salì al trono Giacomo I Stuart, sovrano autoritario ed antiparlamentare che volle riunire Irlanda (cattolica), Scozia (calvinista) e Inghilterra (anglicana) in un regno il che provocò contrasti religiosi e rivolte subito sedate. Volle ottenere il consenso della Camera altra e dei Lords, scatenando lo scontento della Camera bassa. Tale politica fu ultimata da suo figlio Carlo I che si scontrò con il Parlamento che convocato nel 1628 per l'approvazione dei finanziamenti al re, chiese in cambio la Petizione dei diritti, documento che tendeva a limitatore i poteri del sovrano. Carlo I, successivamente risciolse il Parlamento e governò in modo assoluto.


La Francia: morto Enrico IV, la reggenza fu affidata a Maria dei Medici, ma, invisa all'aristocrazia, fu i cardinale Richelien, suo ministro, a consolidare lo Stato e a rafforzare il prestigio della corona.


La Guerra dei 30'anni - ultima guerra di religione

Gli Asburgo volevano nuovamente unificare l'Europa e la Germania sotto la corona imperiale. Ciò scatenò la guerra dei trent'anni (1618/48). A scatenarla fu l'atto di rivolta della popolazione protestante boema (popolazione vicino alla Slovacchia). L'imperatore Mattia II scese in guerra contro i sudditi boemi, ma ben presto il conflitto si estese in tutta Europa attraverso quattro fasi:

  1. fase boema-palatina: Federico V principe elettore dei Palatinato, eletto dai Boemi impero appoggiato da Spagna e Papato
  2. fase danese: intervento della Danimarca appoggiata da Olanda, Inghilterra e Francia
  3. fase svedese: intervento della Svezia
  4. fase francese: la Francia sconfigge gli spagnoli e apre le trattative di pace


Nelle prime tre fasi della guerra l'imperatore Asburgo Ferdinado II aiutato dalle lega cattolica ebbe la meglio.

1648: Pace di Westfalia in base a cui:

  • la Francia ampliò i proprio possedimenti
  • la Svezia prese la Pomerania a e alcuni ducati tedeschi
  • la Germania venne divisa in 360 stati indipendenti dell'impero
  • autodeterminazione dei popoli
  • tolleranza religiosa e libertà di coscienza

Questa pace pose fine ai conflitti di religione riconoscendo l'esistenza di tre confessioni (cattolica, luterana, calvinista). Tramonto dello spirito universalistico dell'Impero. Il conflitto franco spagnolo terminò definitivamente nel 1659 con la pace dei Pireni e la Francia ottenne il ruolo di potenza egemonica dell'Europa.

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