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La nascita degli stati uniti




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LA NASCITA DEGLI STATI UNITI


L'eccezionalità Nordamericana:

Tra 400 e 700 l'Europa si espande in territori sconosciuti e colonizza i popoli rendendoli schiavi e dominandoli. Un caso a sé è quella del Nord America dove alcuni cittadini inglesi hanno lasciato la madre patria andando a vivere in questi territori ma senza colonizzare gli indigeni, emarginandoli. Questi coloni costruiscono un sistema economico con l'Inghilterra completamente diverso da quello Spagnolo e Portoghese. I coloni sfoggiano elites culturali proprie, forme di autogoverno diventando una vera e propria classe dirigente autonoma. Queste colonie sono 13 ed hanno circa 1/3 degli abitanti della madre patria. Nel 1744 Franklin fonda la società filosofica Americana e nel 1775 l'accademia di Filadelfia.

Le origini del conflitto tra colonie ed Inghilterra:

Con la pace di Parigi (1763 vittoria Britannica sui Francesi) si hanno due effetti:

1)Gli inglesi ritengono che con l'esclusione dei francesi possano organizzare meglio i rapporti con le 13 colonie. Essi pensano inoltre di risanare le finanze dello stato (calate in seguito alla guerra) attraverso i beni delle colonie.

2)I coloni Inglesi si sento più sicuri con l'esclusione dei francesi e vogliono avere più rapporti con la madre patria senza però essere trattati da sudditi ma da cittadini Inglesi.

Nel 1763 l'Inghilterra pone tasse alle colonie ed esse si rifiutano di pagare perché sono trattate da coloni e non da cittadini Inglesi e perché non hanno dei rappresentanti al parlamento Inglese. Essi si rifanno ai diritti parlamentari contro l'assolutismo e la monarchia. Scoppia lo scontro tra coloni e madre patria. I coloni assaltano uffici della corona, saccheggiano le merci Inglesi e le boicottano. Gli Inglesi iniziano ad avere qualche problema economico e emanano il Declaratory Act nel quale riaffermano il loro diritto di governare sulle colonie. Nel 1773 il parlamento approva il Tea Act dove concede alla Compagnia delle Indie il monopolio del te nel continente americano. I coloni Inglesi contrattaccano con il Boston Tea Party dove abbordano 3 navi e gettano in mare il carico.

La ribellione e la dichiarazione dell'indipendenza:

L'Inghilterra nel 1774 emana alcune leggi repressive (Coercive Acts). Le colonie si riuniscono nell'assemblea della Virginia e decidono di continuare le opere di boicottaggio. Nel 1775 le colonie formano un esercito (Continental Army George Washington) e si ribellano alla madre patria attraverso una serie di rivolte. Giorgio III fa proclamare i coloni ribelli e proibisce qualsiasi commercio con l'America. Nel 1776 il Consiglio delle colonie scrive la Dichiarazione dell'Indipendenza dove si sciolgono i vincoli con l'Inghilterra.(Stati Uniti d'America)

Guerra civile e guerra contro gli Inglesi:

Nel 1776 inizia la guerra contro la madre patria. La vittoria dopo fasi alternative è degli Stati Uniti al cui fianco è scesa anche la Francia. L'Inghilterra subisce la prima sconfitta dopo 500 anni. Nel 1783 con la pace di Parigi l'Inghilterra riconosce l'Indipendenza degli Stati Uniti.

Convenzione federale e costituzione del 1787:

I rappresentanti delle colonie si riuniscono nel congresso di Filadelfia e scrivono la costituzione degli Stati Uniti d'America. Nel 1789 G. Washington è eletto primo presidente della nazione.


-LA FRANCIA NELL ULTIMO TRENTENNIO DELLA MONARCHIA


La crescente crisi dell'autorità della monarchia:

In Francia la monarchia inizia ad avere problemi. Con l'avvento del illuminismo, del sistema parlamentare Inglese e delle nuove idee la popolazione francese inizia a ribellarsi al potere centrale. I parlamenti ed i nobili si ribellano sempre più spesso alla monarchia sentendosi oppressi. Nel paese c'è voglia di cambiamenti.

Il lungo ministero di Choiseul. Riforme e opposizione parlamentare :

Nel 1758 Luigi XV chiama al potere il duca di Choiseul. Esso attua riforme in campo militare rafforzando la disciplina. Attua anche riforme economiche ed amministrative tra le quali l'esportazione, la libera circolazione dei grani e l'annessione alla Corsica ed alla Lorena. Per far fronte al problema economico statale il primo ministro cerca di imporre la tassazione ai nobili ma incontra non poche difficoltà. La compagnia dei Gesuiti viene sciolta nel 1764.

Choiseul viene licenziato perché ha aumentato i problemi di opposizione parlamentare, Luigi XV chiama Mapeou al potere e Terray come ministro delle finanze.

Mapeou e Terray. Le riforme dei sistemi giudiziario e fiscale:

Mapeou si pone come obiettivo quello di stroncare i poteri parlamentari. Egli abolisce 130 parlamenti ed emana un regolamento che ne riduce decisamente i poteri. Egli limita inoltre il potere dei giudici.

Terray riprende il tentativo di razionalizzazione del sitema fiscale riducendo il deficit pubblico.

Nel 1715 LuigiXV muore, gli succede LuigiXVI uomo pigro incerto pesante e volgare. Luigi XVI di fronte alle rivolte nobiliari e parlamentari licenzia Mapeou e Terray; i parlamenti riquistano i poteri precedentemente sottratti.

Il regno di Luigi XVI. Ascesa e caduta di Turgot:

Luigi XVI con l'idea di aumentare le finanze statali chiama come controllore delle finanze Turgot. Turgot vuole ridurre le spese di corte, vuole tassare tutti equamente (nobili compresi) e vuole abolire molti diritti feudali, egli pensa anche ad un politica di tolleranza verso le minoranze religiose. Quasi tutti si schierano contro Turgot ed egli viene licenziato. Viene chiamato Clugny che abolisce le riforme di Turgot e muore. Gli succede Necker.

Il fallimento di Necker:

Necker si trova ad affrontare una situazione finanziaria ulteriormente aggravata. Egli sceglie di attenuare il carico fiscale diminuendo le varie spese, attuando un complesso sistema di calcoli ed in fine proponendo di abolire le pensioni nobiliari. Quest'ultima idea non viene molto accettata e Necker viene licenziato.

Il rifiuto dei notabili alle riforme di Calonne:

a Necker succede Calonne che cerca di proseguire la politica precedentemente attuata da Turgot cioè la liberalizzazione degli scambi. Viene costituita un assemblea di notabili contro le idee di Calonne ed egli viene licenziato.

Brienne e la crisi del regime. La rivolta nobiliare:

A succedere Calonne viene Brienne che riprende a sua volta le linee politiche di Calonne. Sono varate assemblee provinciali sulla base di un importante principio: la Francia è divisa in tre ordini: il clero, la nobiltà ed il terzo stato. Calonne chiede che l'assemblea del 3 stato abbia lo stesso numero di rappresentanti degli altri due mebri. L'assemblea dei notabili dichiara di non poter approvare le misure proposte da Brienne e nel maggio del 1787 la scioglie. Brienne impone anche una forte tassa ai parlamenti. Essi si ribellano perfino al re. Brienne convoca nel 1789 gli Stati Generali dove siedono clero, nobiltà e 3 stato e da le dimissioni. Luigi XVI richiama Necker al governo per riordinare il sistema statale. Si stà combattendo una lotta tra nobiltà e potere. L'antico regime assolutistico è in crisi.


I PRESUPPOSTI DELLA RIVOLUZIONE IN FRANCIA

1750-1789 La Francia sotto i regni di Luigi XV e di Luigi XVI presenta un doppio volto: Per un lato una discreta ricchezza, sostenuta da un buon andamento delle attività manufatturiere, da incremento demografico, dalla crescita della produzione, da un vivace fermento delle sue maggiori città e da un prospero commercio transoceanico; dall'altro lato una crisi finanziaria profonda che rivela un insanabile e non più occultabile deficit di bilancio.


LA RIVOLUZIONE FRANCESE


Le elezioni,I Cahiers de doléances. La composizione degli Stati Generali:

Vengono convocati gli Stati Generali nel 5 maggio del 1789, le elezioni per scegliere i rappresentanti vengono fatte ad Aprile ed hanno luogo in pubbliche assemblee, su dei documenti vengono scritti i problemi, i deficit, i bisogni e le opinioni della società Francese. L'insieme di questi documenti viene chiamato cahiers de doléances. In questi documenti cittadini, nobili, ecclesiastici e contadini reclamano una costituzione che li liberi dal potere assolutistico.

I nobili con gli stati Generali vogliono mantenere i propri privilegi, il clero è diviso in alto e basso e vi è il timore che si discuta di libertà religiosa, il terzo stato vuole porre fine al regime assolutistico.

Dagli Stati Generali all'assemblea nazionale costituente:

All'assemblea degli Stati Generali il re ed il ministro Necker mancano di iniziativa, il re si appoggia agli antichi valori e diritti mentre Necker pensa soltanto alla situazione finanziaria. Nobiltà e clero votano contro le richieste del 3 stato me in seguito si unisco assieme formano l'assemblea nazionale. Il clero rompe l'intesa con la nobiltà ed il re per evitare sommosse fa chiudere la sala degli Stati Generali. I rappresentanti del 3 stato si trasferiscono nella sala della pallacorda e giurano di non separarsi più fino a quando non sarà stabilita la costituzione.

Più tardi il clero si riunisce al 3 stato, e la nobiltà segue l'esempio, Luigi XVI no può opporsi e l'assemblea nazionale si proclama "costituente" cioè che vuole elaborare un costituzione ponendo fine all'assolutismo.

La caduta della Bastiglia e la rivoluzione municipale:

I movimenti politici si spostano da Versaille a Parigi. Luigi XVI licenzia Necker e tenta un colpo di forza militare senza esiti accentuando soltanto la rabbia del popolo. Il 14 Luglio 1789 l'aumento del costo del pane fa traboccare il vaso. I cittadini francesi prendo d'assalto la bastiglia(Prigione di Stato) e liberano i prigionieri rivoluzionari. Luigi XVI si trova costretto a richiamare Necker ed a accettare l'alleanza con il popolo. La Francia si divide in piccoli centri di potere municipali.

La Grande Paura nelle campagne, l'abolizione dei diritti della feudalità e la dichiarazione dei diritti:

Nella seconda metà del 1789 si instaura la rivoluzione agricola: i contadini bruciano castelli, assalgono i palazzi e bruciano i documenti di proprietà feudali contenuti negli archivi. L'assemblea nazionale compie un passo importante: abolisce i diritti feudali cioè pone un uguaglianza fiscale, l'abolizione delle servitù personali e la possibilità di tutti nell'accesso delle cariche. Il 26 Agosto essa compie un altro importantissimo passo: scrive la Dichiarazione dei diritti dell'uomo ed del cittadino compiendo un passo cruciale per la distruzione dell'antico regime.

Opposizione del re ai decreti di agosto. Intervento popolare: le giornate di Ottobre

L'assemblea nazionale sceglie un sistema monocamerale e concede il voto sospensivo al re. Il re deve però approvare i decreti di Agosto. Egli si oppone e nascono una serie di rivolte "le giornate di ottobre" che lo costringono ad accettare i decreti e di trasferirsi a Parigi. Il partito patriota si spacca definitivamente.

La Questione Finanziaria:

La rivoluzione tra i suoi tanti effetti ha quello di bloccare le imposte nel periodo di rivolte. Lo stato si trova in deficit assoluto e decide di impadronirsi dei beni del clero assumendosi il compito di mantenerlo. Ne derivano due effetti:

1)La vendita dei beni nazionali va a favore dei contadini già ricchi e dei borghesi che posso acquistare i beni.

2)La moneta cartacea perde valore e si ha un rincaro della vita con relativo malcontento della popolazione povera che pensa che i ricchi congiurino contro il popolo e la rivoluzione.

L'organizzazione dell'opinione pubblica: i club e la stampa

L'assemblea nazionale si divide in destra e sinistra: a destra ci sono gli aristocratici ed i difensori del mondo dei privilegi, a sinistra invece ci sono i liberali ed il clero. Tra i personaggi dell'estrema sinistra spicca Robespierre.

I luoghi di incontro delle élites culturali si spostano nei club. I giornali stranieri e locali vanno diffondendosi grazie alle idee liberali.

Liberalismo e potere dei possidenti. La costituzione del 1791. La questione religiosa.

Il 3 settembre 1791 viene approvata la prima costituzione prodotta dalla rivoluzione in cui è possibile evidenziare due tratti: da un lato vi è la volontà dell'assemblea nazionale di dare un nuovo fondamento alle istituzioni monarchiche e dall'altro si vede la volontà di escludere le masse popolari dalla partecipazione politica e dalla formazione delle leggi.

Viene concesso il diritto politico e di voto solamente ai Possedenti cioè alle persone che possedevano e godevano di proprietà; i cittadini vengono definiti passivi. Il potere esecutivo viene affidato al re che è tenuto ad osservare ed a far osservare le leggi stabilite dall'assemblea cioè dal potere legislativo stabilito dai cittadini. L'assemblea nazionale detiene il potere legislativo. Sono concesse la libera proprietà, il libero commercio e la libera contrattazione ma vengono vietate ogni forma di associazione professionale, ogni forma di sindacalismo e di protesta.

Riforma amministrativa: La Francia viene divisa il 83 dipartimenti a loro volta divisi in cantoni e comuni.

Riforma giudiziaria: i giudici non possono più acquistare le cariche ma sono elettivi e removibili.

Riforma fiscale: vengono introdotte 3 imposte: contribuzione fondiaria(colpisce il reddito derivante dalla terra),

contribuzione nobiliare (colpisce il reddito ricavato dalle abitazioni) e patente(colpisce il reddito dell'industria e del

commercio)

Riforma religiosa: viene imposto un nuovo compito al clero: oltre a quello di proseguire le diffusione del vangelo,

quello di illustrare le idee ed i decreti dell'assemblea nazionale.

Nel marzo-Aprile del 1791 PioVI condanna la rivoluzione e la costituzione. Si crea nel paese una contrapposizione politica, religiosa ed ideologica.

Progetti controrivoluzionari e fuga del re:

Gli aristocratici emigrati formano all'estero centri di agitazione controrivoluzionaria. L'idea di Luigi XVI è di fuggire all'estero ed attenuare la rivoluzione appoggiandosi ai controrivoluzionari ed all'esercito. Il re viene bloccato al confine, il terzo stato si divide in democratici e repubblicani da una parte e monarchici e borghesi moderati dall'altra. Il 14 settembre 1791 il re viene reintegrato dei poteri ed approva la costituzione. L'assemblea nazionale legislativa si riunisce per la prima volta il 1 ottobre 1971.

L'Assemblea legislativa

L'assemblea legislativa si compone di 745 deputati. Brissot imponene la sua linea polita all'assemblea e vuole scatenare un guerra con i principi austriaci, in questo modo andrebbe anche se inconsapevolmente in contro al re che con una guerra pensa di poter placare la rivoluzione. Robespierre si oppone all'idea di Brissot ma in vano. La guerra all'Austria è dichiarata il 20 Aprile 1792. L'esercito girondino subisce una disfatta ed il re chiama a potere i Foglianti. Esso è protetto dagli stranieri. Robespierre chiede la deposizione del re e l'elezione a suffragio universale di una convenzione incaricata di riformare la costituzione in senso democratico. Truppe da tutta la Francia giungono a Parigi per proteggere la patria e la rivoluzione.

La seconda rivoluzione(Comune insurrezionale, primo terrore, condanna di Luigi XVI, vittoria di Valmy)

Il 10 Agosto 1792 una massa popolare attacca le Tuilleries. L'assemblea legislativa sotto pressione della folla decide la sospensione del re e la nomina di un consiglio esecutivo provvisorio (Danton) ed il riconoscimento del comune insurrezionale. I popolani diventano una linea indipendente, essi sono guidati da Robespierre.

L'andamento sfavorevole della guerra fa nascere il 1 terrore(il generale la Fayette si cede all'austria), vengono imposte pene severissime ai traditori della patria ed ai sospetti controrivoluzionari, i girondini vogliono che il governo abbandoni Parigi ma Danton si oppone e ha la meglio. Vengono messi in opera dei tribunali popolari per giudicare e giustiziare i controrivoluzionari. Questo è il primo terrore e viene fatto in nome della salute pubblica. Il 20 settembre 1792 i francesi presso Valmy sconfiggono gli austriaci.

La convenzione(Lotta tra girondini e montagnardi. Proclamazione della repubblica, processo ed esecuzione del re)

Viene eletta una terza assemblea dalla rivoluzione LA convenzione(a capo Robespierre). Il suo scopo è quello di dar alla Francia una nuova costituzione in armonia con la democrazia. In quanto eletta a suffragio universale la Convenzione può rivendicare la totalità dei poteri e la rappresentanza dell'intera nazione. Il 21 settembre 1792 la monarchia è abolita ed il 25 viene proclamata la repubblica. Si delineano due linee contrapposte all'interno della Convenzione: i girondini ed i montagnardi. Il re viene processato e ucciso in piazza della rivoluzione davanti alla folla immensa il 21 gennaio 1793.

La guerra, l'esportazione della rivoluzione fuori delle frontiere, la prima coalizione

La Francia avendo fermato le truppe prussiane passa ora al contrattacco: conquista Nizza, la Savoia, la regione ad ovest del Reno ed il Belgio. L'Inghilterra di Pitt entra in guerra a fianco dell'Olanda. Si forma la prima coalizione antifrancese a cui aderiscono Inghilterra, Olanda, Spagna, Prussia, Austria, Russia, Portogallo, regno di Sardegna, Stato della chiesa, regno di Napoli, Hannover, le due Assie , il Baden .

Sconfitte militari, reazione in Vandea. Caduta dei Girondini

La guerra ha un andamento negativo: gli eserciti francesi arretrano e subiscono sconfitte. La Convenzione per rimediare uomini attua una leva di massa e fa dei prestiti con i ricchi. La Francia perde comunque ed i nemici entrano in patria.

Un altro evento si pone come minaccia catastrofica oltre a quello dalla guerra: lo scoppio della controrivoluzione o meglio chiamata Vandea. Il 10marzo 1793 la convenzione istituisce un tribunale rivoluzionario contro i nemici della rivoluzione ed il 5-6 Aprile viene creato il comitato di salute pubblica. Robespierre afferma che la proprietà è limitata dai diritti della società e che i diritti degli strati più deboli vengono al primo posto. Viene decretato il calmiere(blocco dei prezzi) sui cereali e i foraggi. Le divergenze tra girondini(Marat) e montagnardi(Robespierre) sono sempre più forti.

Robespierre attacca i girondini e crea una rivolta popolare. La convenzione è costretta a consegnare 29 deputati e 2 ministri girondini. I girondini sono definitivamente sconfitti ed i giacobini (sostenuti dal popolo)vincono.

Rivolta federalista. Agitazione degli arrabbiati. Formazione del comitato di salute pubblica.

Il 24 giugno 1793 viene approvata una costituzione che introduce la democrazia politica, stabilisce il suffragio universale e ribadisce i diritti di piena proprietà ed i principi di libertà economica. La repubblica è attaccata da tutte le parti, i suoi principali avversari sono 3: girondini, vandeani, eserciti delle potenze straniere. Il problema più grande è quello di dare vita ad un saldo centro di potere politico. La convenzione vota una legge che condanna a morte gli accaparratori e che istituisce un nuovo comitato di salute pubblica (Robespierre). La figura dominante della rivoluzione è ormai Robespierre. Il comitato di salute pubblica ha in mano tutto il potere.

Dittatura e caduta di Robespierre. Il regime del terrore. Le vittorie militari. Arresto ed esecuzione dei giacobini.

I giacobini comandati da Robespierre iniziano un regime di dittatura atto a proteggere la rivoluzione. Si scatena un periodo di terrore comune perché tutte le persone sospette di tramare contro la rivoluzione vengono giustiziate, Il Terrore provoca circa 50000 vittime. Il 5 Ottobre 1793 la Convenzione introduce un nuovo calendario, si contano i giorni a partire dal 1792, anno della prima repubblica. È formato un esercito di popolani con a capo Robespierre che deve proteggere la rivoluzione. L'esercito opera su due fronti: primo contro i vandeani ed i federalisti, secondo contro gli stranieri all'estero. Alla fine de 1793 l'esercito rivoluzionario si rivela vincente su tutti e due i fronti. LE forze vittoriose sono divise in tre gruppi:

Indulgenti. Fa capo Danton che è convinto che il regime terroristico debba essere superato e prende una linea contro la politica estremista.

Esagerati. Sono estremisti di sinistra e chiedono l'intensificazione del terrore e dell'economia. Essi si appoggiano al club dei cordiglieri.

Al centro si pone Robespierre che controlla il comitato di salute pubblica.


Il governo di Robespierre prende da un lato misure sociali come sovvenzioni a favore dei bisognosi e dall'altro  rivolge il terrore contro gli altri due gruppi. Nel marzo1794 fa arrestare e ghigliottinare i capi deli esagerati. Robespierre successivamente fa arrestare ed uccide anche Danton ed i capi degli indulgenti. Il 10 giugno ha inizio il GRANDE TERRORE un ondata repressiva fatta da Robespierre dove chiunque può essere sospettato e giustiziato. Il 26 Giugno si ha un ulteriore vittoria dei francesi sugli Austriaci . Questa vittoria rende superfluo l'uso del terrore e Robespierre viene arrestato ed ucciso perché il popolo chiede la fine del Terrore.


LA RIVOLUZIONE FRANCESE DA TERMIDORO AL 18 BRUMAIO


Le conseguenze politiche e sociali di termidoro. La difesa della repubblica. La repressione di sanculotti e Giacobini

Robespierre cade il 27 Luglio 1794. I suoi successori impongono un cambiamento in senso moderato della rivoluzione. Essi seguono tre direttrici: difendere la repubblica contro i monarchici, continuare una politica di tipo militare in nome della vittoria, combattere in modo determinato e se necessario anche violento il regime dei giacobini, gli istituti del terrore, la regolamentazione economica ed il sanculottismo. I sanculotti ed i giacobini rimasti si ribellano e tra giugno e luglio del 1795 vengono definitivamente sconfitti. Si scatena il terrore bianco cioè la caccia ai giacobini.

Il primo direttorio e la costituzione dell anno III

La sconfitta dei giacobini induce i monarchici a riaccendere pretese di potere. La repubblica interviene e attenua queste sommosse. Nel agosto del 1795 la convenzione approva la costituzione del anno III espressione della rivolta antigiacobina e moderata. I termidoriani intendono affermare una nuova concezione di stato fondata sul connubio tra liberalismo ed interessi sociali borghesi. Viene difesa la repubblica ma vengono aboliti il suffragio universale, il diritto di insurrezione, l'eguaglianza in rapporto ai principi della democrazia sociale, la concentrazione dei poteri dittatoriali.

Possono votare tutti coloro che pagano i tributi e che hanno superato i 21 anni. Gli elettori scelgono i membri del corpo legislativo che è diviso in due parti: il consiglio degli anziani(250 membri di oltre 40 anni) ed il consiglio dei cinquecento(età oltre i 30anni). Il potere esecutivo è affidato ad un Direttorio composto di 5 membri.

I monarchici perdono le speranze di ritornare al potere e attuano un insurrezione che viene repressa dal generale Napoleone Bonaparte.

La convenzione si scioglie il 26 ottobre 1795.

La congiura degli eguali e il 18 fruttidoro. La repressione dell'estrema sinistra e della destra monarchica.

Il direttorio posa su basi fragili, da un lato non ha l'appoggio della monarchia e dall'altro non ha l'appoggio dei giacobini popolani. Si pensa ad idee di abolizione della proprietà. Secondo Babeuf che è il capo dei radicali la proprietà non un diritto naturale ma è il prodotto di vizi e avidità. Abolendo la proprietà secondo Babeuf i potrebe fare una comunione di beni e distribuirli in maniera egualitaria. I compagni di Babeuf sono i Buonarroti. Il 30 Marzo è costituito un comitato insurrezionale e Babeuf ed i buonarroti sono arrestati. Si instaura un desiderio generale di pacificazione, ed i generali quali Bonaparte e Hoche sono contrari perché non vogliono una restaurazione dell'antico regime. La maggioranza del direttorio risulta favorevole ad un colpo di stato militare ed allo stesso tempo parlamentare ed antimonarchico. Il colpo di stato viene eseguito e porta ad una dittatura sostenuta dallesercito.

L'Andamento della guerra. Dai trattati del 1795 alla campagna di Napoleone

Le vittorie dei termidoriani sono schiaccianti. Vengono stipulati dei trattati che confermano le conquiste e le anessioni della Francia. L'Austria e l'Inghilterra rimangono comunque in guerra. Il direttorio viene affidato a Napoleone che entra in Italia, sconfigge ripetutamente i piemontesi e nel febbraio del 1797 fa cadere la fortezza di Mantova terrorizzando gli Austriaci che firmano la pace di Loeben. In Francia Napoleone diventa popolare e non segue più le linee del direttorio ma attua una sua linea politica riorganizzando l'Italia a suo piacimento come propria base di potere.

Napoleone e l'Italia. Significato simbolico del trattato di Campoformio.

Nella rivoluzione francese si intravede un processo di rinascita politica, civile e sociale e d restituzione del potere al popolo. In realtà Bonaparte a tutt'altre intenzioni: egli vuole trarre risorse dall'Italia e disporne l'avvenire senza badare al volere del popolo. Napoleone ridisegna la carta dell'Italia a suo piacimento ed il 17 Ottobre 1797 firma con l'Austria il trattato di Campoformio nel quale cede Venezia all'Austria in cambio di vantaggi per la Francia.

Ascesa e caduta della repubblica napoletana

All' inizio della rivoluzione Napoli è in mano ai Borboni, quando Napoleone invade la repubblica romana i Borboni si oppongo e vanno in aiuto del pontefice, Napoleone li annienta e forma la repubblica Napoletana, che verrà in seguito attaccata dagli inglesi e verranno annientati tutti i moti rivoluzionari presenti in essa.

La ripresa della Guerra. Il fallito progetto di invasione dell'Inghilterra, la spedizione d'Egitto. La 2 coalizione.

Il direttorio ritiene necessario annientare l'Inghilterra e forma un blocco navale. Le truppe spagnole ed olandesi alleate alla francia vengono annientate dall'Inghilterra e Napoleone abbandona il progetto di attaccare direttamente l'Inghilterra e prova ad attaccarla attraverso l'Egitto paese chiave sulla via delle indie. Napoleone parte il 19 maggio 1798, occupa Malta, conquista Alessandria ed occupa il Cairo. L'ammiraglio Nelson (Inghilterra) annienta la flotta Francese ed i soldati della campagna d'Egitto vengono isolati dalla madre patria. L'attacco francese provoca alcune conseguenze: Russia e Turchia si avvicinano all'Inghilterra, unica nazione ancora in guerra con la Francia. Si forma la seconda coalizione contro la Francia: Inghilterra, Russia, Turchia, Austria e Svezia.

Difficoltà militari e crisi politica. Successo elettorale dei neogiacobini e risposta dei moderati. Il 18 brumaio di Napoleone

Nel 1799 durante l'assenza di Napoleone la Francia viene a trovarsi contro la seconda coalizione. Si hanno susseguenti sconfitte francesi e nasce una grave crisi politica del direttorio. In autunno i russi cacciano i francesi dall'Italia. Verso la fine di ottobre lo zar richiama le sue truppe in Russia. Quando Napoleone ritorna in Francia la situazione è disastrosa e si trova a dover far fronte agli attacchi della destra monarchica ed alla ripresa dei giacobini. Il 18 brumaio Napoleone aiutato dal fratello e da Sieyès fa un colpo di stato e rende impotente il direttorio. Napoleone è messo a capo delle truppe e dei consigli francesi.


L'ETA DI NAPOLEONE


La costituzione dell' anno VIII e le riforme amministrative- Centralismo e regime personale

Napoleone e Sieyès dopo il colpo di stato decidono di fare una nuova costituzione , Sieyès pensa ad una costituzione basata sulla divisione dei poteri e Napoleone pensa ad un forte potere esecutivo che sia il reale centro del potere. La costituzione è varata il 25 dicembre 1799 ed afferma 2 principi: la concentrazione del potere esecutivo nelle mani del primo console e la frammentazione del potere legislativo. Le assemblee che compongono il potere legislativo sono 4: il consiglio di stato, il corpo legislativo, il tribunato ed il senato.   Il potere esecutivo è affidato al primo console il quale ha l'iniziativa delle leggi, nomina i funzionari, i ministri ed ha il diritto di stabilire la guerra o la pace. Gli ideali di uguaglianza, fraternità, sovranità popolare e diritti del cittadino sono completamente ignorati.

Tutte le riforme amministrative mostrano la volontà di Napoleone di accentrare il potere, egli incrementa le imposte dirette.

Pace all'esterno e pacificazione all'interno. Il concordato con la chiesa cattolica.

Napoleone capisce che per diventare una grande potenza deve avere la chiesa dalla sua parte e fa un concordato che viene stipulato tra Napoleone ed il papa il 16 luglio 1801. Il concordato stabilisce le dimissioni di tutti i vescovi costituzionali e refrattari e la nomina di nuovi vescovi da parte di Napoleone, l'accettazione della chiesa della vendita dei beni ecclesiastici in Francia e l'impegno dello stato a stipendiare i membri del clero.

Napoleone firma la pace con gli stati della seconda coalizione e finisce la guerra anche con la temuta Inghilterra.

Dal consolato a vita all'impero. Il codice civile.

Bonaparte presenta un bilancio di governo eccezionalmente favorevole. Nel popolo vi è la tendenza di affidare a Napoleone ancora più poteri di quelli che già possiede. Viene scoperta una cospirazione contro Napoleone da parte di Moreau, Cadoudal, Luigi di Borbone, Pichegru i quali vengono arrestati e giustiziati. Il 18 Maggio 1804 è varata la costituzione dell anno XII che considera Napoleone Imperatore dei francesi. Egli si incorona da solo imperatore e da luogo al consolato a vita. Il codice civile viene promulgato e da luogo all'organizzazione della vita sociale secondo i criteri di Napoleone. L'istituzione è riorganizzata e la schiavitù viene restaurata.

Napoleone dominatore d'europa. Dalla ripresa della guerra nel 1803 alla pace di Tilsit nel 1807

L'Inghilterra preoccupata che le idee napoleoniche si diffondano in europa rientra in guerra e sconfigge sui mari la flotta francese. Nasce la 3 coalizione antifrancese con l'adesione di Inghilterra, Russia, Austria, Svezia e Regno di Napoli. Napoleone porta le sue truppe contro gli austriaci ed entra in Vienna. Il 2 dicembre 1805 ad Austerlitz riporta una grande vittoria. Il 26 dicembre l'Austria stipula il trattato di Presburgo dove lascia Venezia, la Daniamarca la Svevia ed il Tirolo alla Francia. I borboni sono cacciati dal regno di Napoli.

La Prussia di Federico Guglielmo III stabilisce accordi con Napoleone contro gli inglesi e successivamente gli volta le spalle stabilendogli un ultimatum. Nasce la 4 coalizione.Napoleone annienta i prussiani ed il 27 Ottobre entra in Berlino da vincitore. Successivamente impone un armistizio alla Prussia che è occupata militarmente.

A Tilsit il 25 giugno 1807 Alessandro I e Napoleone firmano un armistizio cui seguono un trattato di pace con la Russia ed uno con la Prussia che viene punita duramente. È costituito il regno di Vestfalia. Lo zar russo riconosce i mutamenti avvenuti in europa e l'ordine che Napoleone ha creato.

Il blocco continentale contro l'Inghilterra, la rivolta della Spagna. Il matrimonio Austriaco.

Napoleone rendendosi conto che l'Inghilterra è in netto vantaggio sui mari impone un gigantesco blocco continentale contro l'Inghilterra cercando di stroncarne la potenza economica. A questo blocco aderisce anche la Russia. L'Inghilterra ne esce profondamente danneggiata ma assieme ad essa anche altri stati sono colpiti dal blocco e Napoleone è costretto a rinunciare al trono nel 1810). Ben più grave è la situazione Spagnola dove prima in Portogallo e poi in Spagna emerge una resistenza che specialmente in Spagna diventerà guerra nazionale contro i Francesi. La guerra di Spagna ha diversi effetti sulla Francia: consente all'Inghilterra di mostrare tutti i nemici della Francia e vanifica in parte gli effetti del blocco continentale. Il 10 Aprile 1809 le truppe austriache invadono la Baviera, Napoleone reagisce e sbaraglia l'esercito austriaco entrando in Vienna. Napoleone è ancora invincibile militarmente ma inizia ad avere problemi di malcontento generale per la rivoluzione che è vista come un impero soffocante che calpesta i diritti del popolo. Nel luglio 1809 precipitano i rapporti con il papa Pio VII e Napoleone. Il papa non ha applicato il blocco continentale perché scontento di Napoleone. Egli invade Roma nel maggio 1809 e annette lo Stato pontificio alla Francia. Napoleone viene scomunicato ma senza esiti poiché lui fa arrestare il papa. Napoleone è in un periodo di crisi ed è costretto a firmare un periodo di pace con l'Austria 1809 14ottobre a Vienna.

Napoleone in fine chiede in moglie a Francesco d'Austria la figlia Maria Luisa. In Francia questo gesto non è visto molto positivamente perché Napoleone dà simbolo di rinnegamento della rivoluzione.

Il fallimento del blocco continentale. Crisi economica in Francia ed in Inghilterra.

Il problema più grande di Napoleone continua ad essere l'Inghilterra che Napoleone spera di annientare con il blocco continentale. Il suo progetto fallisce perché il blocco ha 2 effetti: uno danneggia l'economia inglese e questo è positivo ma in secondo luogo danneggia anche quella Francese perché la borghesia è colpita dalla crisi degli affari.

Nel 1810 Napoleone si trova nella situazione di dover decidere se aumentare il blocco per soffocare definitivamente L'Inghilterra o se allentarlo per riintegrare l'economia Francese. Come prima azione egli annette Toscana, Stato pontefice, Olanda, parte della Vestfalia, Amburgo e Brema alla Francia per poter controllare meglio le dogane ma senza esiti. Come seconda azione emana una serie di decreti che danno il permesso di riprendere un serie di commerci limitati con l'Inghilterra ma solo commerci Francia-Inghilterra, il blocco rimane comunque attivo per gli altri stati.

Nonostante l'allentamento del blocco e la ripresa del commerci, Francia ed Inghilterra si trovano a dover affrontare una profonda crisi economica. Il blocco si è rivelato fallimentare.

La guerra Franco-Russa e la catastrofe Napoleonica.

Sia Napoleone che Alessandro zar di Russia sono insoddisfatti del corso delle reciproche relazioni. La Russia è delusa perché Napoleone ha impedito allo zar di impadronirsi di Costantinopoli . Napoleone invece vede un nemico nella Russia e decide di attaccarla. La campagna inizia nel 24 luglio 1812. L'imperatore raduna un esercito enorme e marcia verso la Russia. L'imperatore si trova deluso perché i russi al posto di combattere indietreggiano sempre di più. Napoleone subisce alcune perdite per le malattie, per la guerra e per il clima ma giunge a Mosca. Egli crede di aver vinto ma trova una Mosca incendiata, distrutta e deserta. L'esercito francese ha bisogno di provviste ma non può averle perché non c'è più nulla, è tutto distrutto. Napoleone è costretto alla ritirata (19 ottobre)che si trasforma in una catastrofe, il freddo dell'inverno decima l'esercito francese. I rimanenti soldati giungono a Vilna il 9 dicembre. La potenza napoleonica ha ricevuto un colpo dal quale non si rialzerà più.

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