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Elaborato sul libro ' Elementi di semiologia' di Roland Barthes




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Elaborato sul libro ' Elementi di semiologia' di Roland Barthes
















"Elementi di semiologia" è stato scritto nel 1964 da Roland Barthes, che qui ha organizzato le sue opinioni a proposito della scienza dei segni, basandosi sul concetto di linguaggio e sull'analisi del mito e del rituale di Ferdinand de Saussure.

E' stato proprio Saussure a definire semiologia come la scienza che ha per oggetti tutti i sistemi di segni, ritenendo che la linguistica non fosse altro che una parte generale di questa scienza. Partendo dalla natura del linguaggio, Ferdinand, ha estratto un puro oggetto sociale che è la lingua, nella quale la parola rappresenta la parte puramente individuale del linguaggio. La Parola è un atto individuale di selezione e attualizzazione, essendo costituita da combinazioni nelle quali i soggetti parlanti, possono esprimere il proprio pensiero personale, creando un discorso.

Brondal sostiene che "la lingua è un'entità astratta, che la parola realizza in modo infinitamente variabile".

Le caratteristiche della lingua sono che

essa è possibile solo a partire dalle parole

sono le parole a far evolvere la lingua

la lingua si costruisce nell'individuo mediante il processo di apprendimento.

Hjelmsleu distingue tre piani della lingua:

lo schema(la lingua come forma pura)

la norma(la lingua come forma materiale)

l'uso (la lingua come insieme di attributi di una data società).

Saussure aveva fatto una prima identificazione tra la lingua con il codice e la parola con il messaggio. Per Guiraud, è impossibile quest'identificazione, perché le convenzioni del codice sono esplicite, a contrario di quelle della lingua che sono implicite.

A proposito del linguaggio, Martines chiama con il nome idioletto "il linguaggio parlato da un solo individuo".

Jakobson contesta questa nozione, affermando che il linguaggio è sempre socializzato, anche a livello individuale, perché comunicando con qualcuno si tenta di parlare il suo linguaggio. Humboldt appoggia Jakobson affermando però che svolgono un ruolo importante nel linguaggio i pronomi personali, che creano un rapporto complesso tra codice e messaggio.

Saussure aveva per primo capito che, la lingua non è elaborata dalla massa parlante, ma da un gruppo di decisione; essa rappresenta quindi un insieme finito di regole, ma le parole che si collocano sotto queste regole sono infinite.

Lo stesso Saussure, per non creare confusione nel linguaggio, ha eliminato il simbolo, in favore del segno, definito come l'unione di significante e significato. I significati costituiscono il piano del contenuto, mentre i significanti costituiscono il piano dell'espressione. Per Saussure il significato è la rappresentazione psichica della cosa (concetto).

Per Hjelmslev ogni piano comporta due strati: la forma e la sostanza.

La forma è ciò che può essere descritto dalla linguistica, senza ricorrere a nessuna premessa extralinguistica.

La sostanza è l'insieme degli aspetti dei fenomeni linguistici, che non possono essere descritti senza premesse extralinguistiche.

Il segno semiologico è composto da un significante e da un significato. Il significato si distingue dal significante perché quest'ultimo è mediatore e relatium. La significazione è l'atto che unisce il significato al significante e che crea il segno.

In Saussure, il segno si presenta come l'estensione verticale di una situazione profonda. Il significato è dietro il significante e non può essere raggiunto se non attraverso esso.

In Hjelmslev, c'è relazione (R) tra il piano d'espressione (E) e quello del contenuto ( C).

Per Lacan, S è il significante globale, che si trova in rapporto fluttuante e non coincide se non in certi punti con il significato. La sbarretta di separazione tra S e s rappresenta la rimozione del significato.

Per i sistemi non istologi, c'è invece la relazione sotto forma d'equivalenza in cui Sn ≡ St (ideologia equivale a retorica).

La significazione è l'associazione del suono e della rappresentazione; essa non è per niente arbitraria ma necessaria. Nel caso delle onomatopee si trova motivazione tra significato e significante.

Martinet ha notato che la motivazione onomatopeica, è accompagnata da una perdita della doppia articolazione.

Per quanto riguarda il concetto di valore, in Saussure questo è un concetto essenziale, perché è intimamente connesso con la nozione di lingua ed è quindi più importante della significazione. Secondo il pensiero del filosofo, all'origine ci sono senso,idee e suoni che formano due masse fluttuanti. Il senso compare, quando le due masse sono ritagliate e la lingua diventa oggetto intermedio tra suono e pensiero. Per Saussure, significato e significante sono come due strati sovrapposti ( per fare un esempio si può prendere lo strato d'aria e quello d'acqua; quando la pressione cambia quest'ultima si divide in onde, così il significante si divide in "articoli").

I rapporti che uniscono i termini linguistici possono svilupparsi su due piani:

Il piano dei sintagmi ( combinazione di segni che ha come supporto l'estensione ).

Il piano delle associazioni.

Jakobson ha ripreso questa classificazione, applicando l'opposizione tra metafora ( ordine del sistema) e metonimia (ordine del sintagma) a dei linguaggi non linguistici.

Tra gli oggetti di natura sintagmatica troviamo la parola che può essere definita come combinazione di segni. Saussure ha precisato che i sintagmi delle parole si costruiscono secondo forme regolari, che appartengono alla lingua. Il senso può nascere solo da un'articolazione, in altre parole da una divisione simultanea dello strato significante dalla massa significata. La scomposizione del sintagma è un'operazione fondamentale, perché deve portare alla luce le unità paradigmatiche del sistema.

Il sintagma si presenta quindi come un testo senza fine. In linguistica, la scomposizione del sintagma si effettua per mezzo della prova di commutazione. Questa prova permette di individuare le unità significanti, di cui è intessuto il sintagma, preparando così la classificazione di queste unità in paradigmi. Questa prova fornisce un primo tipo d'unità, quelle espressive, ognuna delle quali ha una faccia significante ed una  significata. Una seconda prova fa apparire il secondo tipo di unità distintive:i fonemi.

Secondo Hjelmslev ci sono tre tipi di relazione che due unità sintagmatiche possono contrarre quando sono contigue:

Di solidarietà (s'implicano in modo necessario).

Di combinazione (quando nessuna comporta necessariamente l'altra).

D'implicazione semplice (quando una comporta necessariamente l'altra).

Il sistema costituisce il secondo asse del linguaggio.

Il senso dipende sempre dal rapporto che tra due cose né conserva solo la loro differenza. L'opposizione è invece l'assetto interno dei termini di un campo associativo o paradigma. Qualsiasi opposizione ha sempre l'aspetto di una omologia.

Il linguaggio umano comporta due opposizioni:

Distintive (tra fonemi)

Significative (fra monemi).

Contineau classifica:

opposizioni classificate secondo il loro rapporto con l'insieme del sistema in

Opposizioni bilaterali e multilaterali

Opposizioni proporzionali e isolate

Opposizioni classificate secondo il rapporto dei termini dell'opposizione in:

Opposizioni privative

Opposizioni equipollenti


Opposizioni classificate secondo l'estensione del loro valore differenziativi in:

Opposizioni costanti

Opposizioni sopprimibili o neutralizzabili.

Saussure non ha mai concepito il campo associativo come binario; per lui i termini di un campo non erano né di numero finito, né d'ordine determinato.

La neutralizzazione nella linguistica , designa un fenomeno in virtù del quale una opposizione pertinente cessa di essere significante. Si ha neutralizzazione, quando due significati si stabiliscono sotto la sanzione di un solo significato o viceversa.

Le varietà che compongono un campo sono varianti combinatorie, quando dipendono dalla combinazione dei segni.

Ogni sistema di significazione comporta un piano d'espressione (E), uno di contenuto (C) e la significazione coincide con la relazione (R) tra i due  piani creando quindi ERC.

Un sistema connotato, è un sistema il cui piano di espressione è esso stesso costituito da un sistema di significazione.

Un metalinguaggio è invece un sistema in cui, il piano del contenuto è esso stesso costituito da un sistema di significazione. L'ideologia è la forma dei significati di connotazione, mentre la retorica è la forma dei connettori.

Nel suo "Cours de linguistique gènèrale", pubblicato per la prima volta nel 1916 , Saussure postulava l'esistenza di una scienza generale dei segni , definita con il nome Semiologia , di cui la linguistica rappresentava solo una parte.

Ma nella nostra vita sociale, possono esistere al di fuori del linguaggio umano, sistemi di segni di una certa ampiezza?

Se pensiamo ad immagini, gesti, suoni melodici e insiemi d'oggetti (cibo e vestiti), siamo in grado di dare ad ognuno il giusto significato?

Riflettendo su quest'ultima domanda, affermiamo con sicurezza che siamo in grado di darne il significato, ma mai in modo autonomo, perché per descriverli abbiamo bisogno del linguaggio.

Il linguaggio è una realtà multifunzionale che può essere fisica, fisiologica, psichica, individuale o sociale ( secondo la materia dei segni che la compongono ).Punto in comune a tutti i sistemi di segni, è la lingua, vale a dire la parte sociale del linguaggio , a cui ci si deve sottomettere se si vuole comunicare, e che non può ne essere modificata, né essere creata da un singolo individuo, ma solo tramite la collettività. Le parole rappresentano quindi l'atto individuale, grazie al quale il soggetto parlante può esprimere e far capire agli altri il suo pensiero personale, creando così un discorso.

Prendendo per esempio una pubblicità ascoltata alla radio, abbiamo bisogno di mezzi che ci fanno distinguere gli oggetti principali dai secondari. Proprio in questo passaggio stiamo dividendo il significato (senso sotteso all'immagine acustica detta significante) dal significante stesso.

Per interpretare il significato della pubblicità, siamo dovuti ricorrere ad un'articolazione svolta dalla lingua. Abbiamo quindi avuto la prova che il mondo dei significati non è altro che quello del linguaggio. In questo campo svolge un ruolo importante la trans-linguistica, costruita sul mito che si crea intorno agli oggetti pubblicizzati, attraverso l'aiuto di stampa, volantini e conversazioni che modificano le opinioni dell'individuo.

Si può affermare che la nostra è una civiltà basata sulla scrittura.

Concludo affermando che, non appoggio l'idea di Saussure, ma la "rovescio" in quanto la semiotica è un sottoinsieme della linguistica, e precisamente occupa quella parte che ha per oggetto le grandi unità significanti del discorso.

Una domanda che mi sono posta alla fine del libro è : perché , dopo aver dato alla comunità scientifica una così dettagliata sintesi delle categorie d'analisi e dei problemi teorici,Barthes se n'è disinteressato?

Forse perché aveva raggiunto il suo obbiettivo?

Forse perché ha rappresentato per lui un punto d'arrivo, dopo tanti anni di ricerca intellettuale verso regole e sintagmi comunicativi?

Come diceva lo stesso Barthes "lo studioso ha il compito di scuotere l'albero del sapere per farne cadere i frutti ormai troppo maturi".






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