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Leggi anche appunti:SenecaSeneca Nato 4 a.c. A cordova da ricca famiglia aristocrazia provinciale, AgostinoAGOSTINO pag. 993 1. Sofonisba - LivioSofonisba Masinissae haec audienti non rubor solum suffusus sed lacrimae |
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Verbi particolari
Verbi deponenti
Sono verbi che presentano una forma passiva ma hanno significato attivo. In soli 5 casi presentano anche una forma attiva: questi sono
PARTICIPIO PRESENTE
PARTICIPIO FUTURO
INFINITO FUTURO
GERUNDIO
SUPINOin -UM
NBB: Solo in due casi mantergono un significato passivo: nel GERUNDIVO e nel SUPINO in -u.
L'imperativo della II persona singolare presenta la desinenza -RE ed assomiglia quindi ad un infinito attivo, la seconda plurale ha desinenza -MINI
Verbi semideponenti:
I verbi
II coniug.
Gaudeo, es, gavisus sum, ere = godere
Soleo, es, solitus sum, solere = essere solito
Audeo, es, ausus sum, ere = osare
III coniug.
Fido, is, fisus sum, ere = fidarsi
Confido, is, confisus sum, ere = confidarsi
Diffido, is, diffisus sum, ere = diffidarsi
Sono regolari nei tempi che derivano dal tema del presente, sono deponenti nei tempi che derivano dal tema del perfetto.
Un caso particolare è costituito dal verbo: revertor, eris, reverti (perf.), reverti (inf.) che viceversa è regolare nei tempi che derivano dal tema del perfetto e deponente negli altri.
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Pochi verbi con il tema in -i cambiano la vocale in -e davanti a R o in fine di parola. (ese. cape, caperis, caperentur..). Il verbo ORIOR = sorgere può seguire regolarmente la 4° oppure comportarsi come verbo della 3° in -IO.
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Il verbo fero, fers, tuli, latum, ferre = portare, sopportare è politematico, ossia ha 3 temi diversi: uno per il presente, uno per il perfetto, uno per il supino. Inoltre alcune forme sono atematiche, cioè non presentano vocale di congiunzione fra tema e desinenza, tali forme sono:
nell'indicativo fers, fert, fertis, nel passivo ferris, fertur
nell'infinito ferre, ferri (pass.)
tutto il congiuntivo imperfetto attivo e passivo
nell'imperativo fer, ferte (nell'imperativo futuro ferto, ferto, fertote)
Per il resto la flessione è quella regolare di un verbo della terza.
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I verbi Volo, Nolo, Malo significano volere, non volere, preferire, il loro paradigma è:
volo, vis, volui, velle = volere
nolo, non vis, nolui, nolle = non volere
malo (magis volo), mavis, malui, malle = preferire
I tempi che derivano dal tema del perfetto sono regolari. Anche il futuro semplice e l'imperfetto sono regolari e assomigliano a quelli della terza coniugazione ( volam, voles, volet, . volebam, .).
Il congiuntivo presente, come nel verbo essere, esce in -i (velim, nolim, malim.).
Di volo e nolo esiste anche il participio presente (volens, volentis.. ; nolens, nolentis, .).
Solo nolo ha l'imperativo: noli! nolite!, molto usato insieme all'infinito negativo (ese. Noli me tangere = non mi toccare!).
NB:Dal momento che il congiuntivo presente deriva da un'antica forma di ottativo, se regge il congiuntivo va tradotto col condizionale.
IL PRESENTE VA STUDIATO A MEMORIA
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Volo |
Nolo |
Malo |
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Vis |
Non vis |
Mavis |
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Vult |
Non vult |
Mavult |
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Volumus |
Nolumus |
Malumus |
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Vultis |
Non vultis |
Mavultis |
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Volunt |
Nolunt |
Malunt |
Questi verbi reggono l'accusativo + infinito solo se il soggetto dell'infinitiva è diverso da quello della reggente.
Ese: Volo te bonum esse.
Volo bonus esse.
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Il verbo eo, is, ivi (o ii), itum, ire presenta il tema -e davanti alle desinenze che iniziano in vocale, il tema in -i davanti alle desinenze che iniziano in consonante. I tempi che derivano dal tema del presente sono dunqwue irregolari, ma seguono una flessione simile a quella dei verbi della prima e della seconda coniugazione. I tempi che derivano dal tema del perfetto sono regolari. Il partitivo è IENS; EUNTIS; l'imperativo I! ITE! ; il gerundio EUNDI; O; UM; O.
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Il verbo FIO ha tre significati: uno passivo (ESSERE FATTO), uno intransitivo (DIVENIRE), uno impersonale (ACCADERE).
I tempi che derivano dal tema del presente seguono la 4 coniugazione (tranne l'infinito presente e dunque anche il congiuntivo imperfetto).
Dal verbo FACIO, prende in prestito il participio passato FACTUS e il gerundivo FACIENDUS, mentre dal verbo SUM prende il participio futuro (FUTURUS, A, UM), l'infinito futuro FORE o FUTURUM ESSE.
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I numerosi composti di FACIO formano il passivo in due modi diversi: quelli che conservano la vocale "a" fanno il passivo con FIO (es. CALEFACIO fa CALEFIO); viceversa quelli che cambiano la vocale "a" in "i" fanno il passivo regolarmente in FICIOR (ese. AFFICIO fa AFFICIOR).
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Il verbo EDO segue generalmente la terza coniugazione, però presenta certe forme irregolari che vengono a confondersi con quelle del verbo essere e in particolare nell'indicativo presente attivo ES; EST; ESTIS; nell'infinito e nel congiuntivo imperfetto ESSE e derivate, nell'imperativo ES! ESTE!
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Il verbo COEPI ha solo il tema del perfetto e significa COMINCIARE. Dunque manca di tutti i tempi che derivano dal tema del presente, in questi casi il latino adopera un composto di capio (INCIPIO; IS; INCEPI; INCEPTUM; INCIPERE).
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I verbi MEMINI, MEMINISSE (mi ricordo), NOVI, NOVISSE (so) e ODI, ODISSE (odio) sono dei perfetti logici: cioè hanno la forma del perfetto ma significato di presente, perciò tutti i tempi sono traslati ( Fut. Ant. = Fut. Semplice, piuccheperfetto = imperfetto, congiuntivo piuccheperfetto = congiuntivo imperfetto, congiuntivo perfetto = congiuntivo presente).
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