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L'egitto




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L'EGITTO



Il Nilo e la monarchia faraonica:

L'Egitto raggiunse solamente nel 5000 a.C. il livello di civiltà proprio del Neolitico, però è qui che si formò il primo impero dell'occidente.

Il processo d'unificazione statale cominciò quando l'Egitto si riunì in due confederazioni: forse intorno al 3100 a.C. le due confederazioni si riunirono in un unico stato per opera di Narmer. Già prima dell'unificazione politica, i villaggi sorti lungo il Nilo avevano i benefici apportati dalle piene estive. La necessità materiale di controllare le acque del Nilo contribuì all'affermazione di un regime monarchico accentrato.

In Egitto il regime monarchico ebbe la sua prima e più grandiosa manifestazione. Al capo di tutto c'era il faraone, che teneva le fila ad un immenso apparato amministrativo; egli aveva un potere pressoché illimitato ed era il primo sacerdote del regno, ispirato dagli dei, figlio di un dio, venerato e temuto come un dio vivente.

Economia e stato:

L'agricoltura era la base dell'economia egizia, ma l'Egitto disponeva anche di risorse minerarie nella Nubia e nel deserto del Sinai. Scarseggiava invece di minerali ferrosi che doveva importare, insieme con i cedri del Libano. L'organizzazione statale centralizzata lasciava poco spazio agli individui.


Le caste:

Contadini: I lavoratori agricoli non erano mai liberi ma servi e lavoravano terre non di loro proprietà, più precisamente dei faraoni o dei sacerdoti. Essi erano anche obbligati a compiere i grandiosi monumenti con enormi sforzi.

Operai e artigiani: La vita più dura era quella dei minatori che erano per la maggior parte schiavi, anche se il numero di schiavi non era così elevato da poter definire quella egizia un'economia schiavistica. In migliori condizioni vivevano gli artigiani che lavoravano nei templi per le classi più elevate, ma in genere la società egizia li lasciava nell'anonimato.

Commercianti: I ceti commerciali in Egitto avevano poca importanza ed erano guardati con sospetto dalle autorità, perché chiedevano più libertà d'iniziativa. A prova della sua scarsa importanza, rileviamo che in Egitto la moneta fu introdotta da Alessandro il Macedone alla fine del IV secolo a.C..

Militari e sacerdoti: Gli ambienti militari (principalmente mercenari) avevano un prestigio limitato perché l'Egitto era protetto dal deserto e dal mare; con il passare del tempo anche i militari si amalgamavano con la popolazione egiziana.

La casta sacerdotale era invece potentissima, sia per motivi religiosi sia perché i templi svolgevano anche attività agricole. I sacerdoti spesso collaboravano con il faraone e, talvolta, tentavano anche di usurparne il potere. Negli ultimi secoli del II millennio a.C. prevalsero i sacerdoti di Tebe, dediti al culto del dio Ra.

Gli scribi e il visir: Inferiori ai sacerdoti, ma pur sempre potente era la casta degli scribi, in altre parole dei funzionari di vario grado che reggevano l'amministrazione; la scrittura egizia occorreva una vita per impararla.

Al vertice dell'apparato statale c'era una sorta di primo ministro chiamato visir, il quale rispondeva solamente al faraone de proprio operato.

Religione, famiglia e culto dei morti:

Gli Egiziani praticavano una religione politeistica basata sul mondo della natura. Il dio principale era quello del sole personificato sotto diversi nomi (Ra era il più importante). La zooiatria perdurò parzialmente anche quando si attribuirono agli dei forme e caratteristiche umane. Molto amato dal popolo era Osiri il dio del regno dei morti; egli rappresentava il bene, mentre suo fratello Seth il male.

La famiglia per gli egizi era molto importante e la donna aveva un notevole prestigio. Affettuose cure erano dedicate ai bambini, anche ai secondogeniti.

Grande importanza si attribuiva all'aldilà, immaginato come una prosecuzione della vita terrena. Molto importante era quindi la mummificazione. Prima di essere ammesso alla vita eterna, Osiri processava il defunto; gli egizi però pensavano che, grazie al proprio "Libro dei Morti", il defunto riuscisse sempre ad ottenere l'assoluzione.

Arte e letteratura:

L'arte spesso si proponeva di onorare gli dei medianti monumenti grandiosi, quali le piramidi (come quella di Cheope costruita nel XXVII secolo a.C.). L'arte pubblica e ufficiale aveva uno stile rigido e solenne; l'arte privata, invece, rappresentava persone o cose nelle loro dimensioni naturali. Prevaleva in ogni caso l'ispirazione etica e religiosa, perché gli egizi erano fortemente legati alla tradizione: nella cultura egizia, infatti, l'idea di progresso era del tutto estranea.

Nel campo letterario gli egizi si esprimevano con originalità. Le opere più famose sono: il Libro dei Morti, la Satira dei Mestieri e la Biografia di Sinuhe.

Scienza e tecnica:

L'invenzione della scrittura facilitò l'accumulo e la trasmissione del sapere attraverso le generazioni. Tutte le scienze furono però coltivate su basi strettamente empiriche e su risultati immediati. Gli astronomi seppero elaborare un calendario preciso che permetteva di prevedere con estrema precisione le piene del Nilo. I medici egiziani avevano una gran fama presso gli antichi soprattutto per la loro specializzazione nella cura delle diverse malattie. La medicina era fortemente legata alla magia e chi si arrischiava ad introdurre novità, poteva essere punito con la morte: infatti, solo i greci iniziarono un'indagine scientifica.

La storia dell'Egitto:

La storia più indicativa dell'Egitto è dal 3100 a.C. al 1100 a.C..

Antico Regno (3100 a.C.-2200 a.C. La capitale dell'antico regno fu dapprima Thinis, poi, nel 2700 a.C., si trasferì a Menfi. Durante questo periodo, l'autorità dei faraoni era quasi illimitata e si incominciavano a costruire le piramidi, con un grande sfruttamento delle classi subalterne. Questo eccessivo sfruttamento fu una delle cause che dal 2200 a.C. al 2050 a.C. gettò il paese nel caos: questo periodo si suole chiamarlo Primo periodo intermedio. L'unica soluzione di restaurare la pace nel paese era quella di instaurare nuovamente il regime monarchico.

Medio Regno (2050-1780 a.C. La capitale fu allora trasferita a Tebe. In questo periodo le condizioni delle classi subalterne migliorarono e il diritto all'immortalità fu riconosciuto a tutti. Furono riconquistati i territori della Nubia e del Sinai e si realizzò un'ulteriore espansione verso la Palestina. L'Egitto fu però invaso dagli Hyksos che realizzarono al secondo periodo intermedio (1780-1570 a.C.).

Nuovo Regno (1570-1100 a.C. I principi di Tebe riuscirono a liberare l'Egitto dagli invasori. In questo periodo, l'Egitto fu coinvolto in numerose campagne militari e, sotto Tutmosi III, nel XV secolo a.C. l'impero egiziano si estese dalla Nubia fino al Sinai. Molto importanti divennero i sacerdoti del tempio di Tebe dediti al culto del dio Amon, che tentavano anche di usurpare il potere del faraone. A questa situazione si ribellò nel XIV secolo a.C. il faraone Amenofi IV, che tentò di imporre il culto monoteistico. Questa riforma ebbe però breve durata: il suo successore, Tutankhamon, restaurò, infatti, il culto politeistico. La politica asiatica dell'Egitto, portò quest'ultimo a scontrarsi con gli Ittiti nel XIII secolo a.C. nella battaglia di Qadesh, che poi non risolse la situazione. Negli ultimi decenni del XIII secolo a.C. l'Egitto si scontrò con i Popoli del Mare: l'Egitto vinse la guerra, ma le eccessive spese per la costruzione dei templi e monumenti, determinò nel 1100 a.C. una crisi dalla quale l'Egitto non seppe più uscire.

Età tarda (1100-332 a.C. In questo periodo, l'Egitto fu colonizzato dagli Assiri e dai Persiani, fu da ultimo conquistato da Alessandro Magno nel 332 a.C., ma non riacquistò, in ogni modo, il suo antico splendore.


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