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Scheda del libro 'Il visconte dimezzato' di Italo Calvino




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Scheda del libro 'Il visconte dimezzato' di Italo Calvino


LETTURA STRUTTURALE


1) Coordinate spaziali e temporali:


a) Dov'è ambientato il racconto?


Nella prima parte, che ricopre un ruolo quasi esclusivamente introduttivo, il racconto è ambientato in Boemia, durante una guerra tra Turchi e cristiani. Nella seconda parte il racconto si sposta invece in Italia, nel genovese dove il visconte, protagonista del libro, possiede il territorio di Terralba. I luoghi in cui si sposta la scena sono appunto Terralba, il paese di Pratofungo, luogo misterioso abitato unicamente da lebbrosi, e Col Gerbido, la collina dove alcuni ugonotti hanno posto la propria dimora. 


b) Quando si svolge?


Per collocare nel tempo il racconto è necessario osservare gli elementi storici realmente accaduti che sono presenti all'interno dell'opera di contenuto fantastico. E' possibile quindi datare la vicenda intorno alla seconda metà del 1700 basandosi soprattutto sulla presenza, alla fine del libro, del famoso capitano Cook, il quale visse ed operò proprio in quel periodo.


c) Tempo e luogo sono espliciti o devono essere dedotti dal lettore?


Mentre il luogo viene chiaramente comunicato dall'autore ogni volta che la scena si sposta, il tempo non viene comunicato e deve essere dedotto dal lettore facendo riferimento ad alcuni cenni di carattere storico.


d) Ci sono molte descrizioni dell'ambiente? Quali sono le più significative?


Le descrizioni dell'ambiente, nel libro di Calvino, sono particolarmente numerose; il loro svolgimento, però, è compiuto in maniera non particolarmente dettagliata sebbene l'autore faccia uso di una fortissima aggettivazione. La tendenza dell'autore, durante le descrizioni, a sorvolare su dettagli troppo particolareggiati, rende la narrazione più scorrevole e lascia maggiore spazio alla fantasia del lettore.

Le descrizioni più significative sono quella del campo di battaglia, nella quale si nota come l'autore descriva situazioni drammatiche con grande semplicità ed ironia pur usando termini crudi e forti, e quella di Pratofungo, nella quale si nota la grande fantasia di Calvino atta a sdrammatizzare la situazione dei lebbrosi facendone comunque comprendere le reali difficoltà fisiche e psicologiche date dalla loro situazione.


2) Personaggi:


a) Costruisci il sistema dei personaggi secondo le seguenti indicazioni (Propp): protagonista/i, antagonista/i, aiutanti, oggetto del desiderio.


Per costruire un adeguato schema dei personaggi, è necessario dividere la storia nelle due parti che la compongono ed analizzarle separatamente. Nella prima parte, che va dall'inizio del libro fino al momento in cui il visconte viene colpito dalla palla di cannone, si può considerare Medardo il protagonista, i Turchi gli antagonisti, Curzio (lo scudiero di Medardo) l'aiutante e la vittoria della guerra l'oggetto del desiderio. La seconda parte, quella che va dalla divisione del visconte alla fine del libro, ha invece uno svolgimento maggiormente intricato: è infatti complicato individuare lo stesso protagonista dal momento che Medardo, che era il personaggio principale, si divide in due metà, le quali sono entrambe protagoniste ma nello stesso tempo antagoniste tra di loro. E' comunque possibile considerare il 'Gramo' come protagonista (anche se le due parti di Medardo hanno la stessa rilevanza, la personalità malvagia è quella con cui gli abitanti di Terralba vengono prima a conoscenza) e il 'Buono' come antagonista; inoltre, mentre gli aiutanti del 'Buono' sono Pamela, che lo aiuta a lavare i panni degli ammalati, il dottor Trelawney, che lo cura dalla puntura di ragno e lo aiuta nelle sue opere di bene verso i malati, e gli sbirri, che a causa della sua eccessiva bontà vengono condannati a morte, il malvagio non ha alcun aiutante. L'oggetto del desiderio risulta comune ad entrambi e consiste nel prevaricare sull'altro: il 'Gramo' cerca di raggiungere tale oggetto del desiderio uccidendo il 'Buono', mentre quest'ultimo cerca di portare il suo 'alter ego' sulla retta via facendo ricorso alla bontà e alla dolcezza.


b) I personaggi vengono presentati direttamente (tramite descrizioni fatte dal narratore) o indirettamente (tramite il loro comportamento) o per mezzo di una combinazione tra le succitate tecniche?


Tutti i personaggi di maggior rilievo sono presentati tramite una descrizione fornita dall'autore ma si comprende il loro carattere grazie alla descrizione del loro comportamento; i personaggi meno importanti non sono introdotti da descrizioni dirette e si possono determinare solo attraverso il loro comportamento. E' dunque possibile affermare che i personaggi sono presentati tramite una combinazione tra la descrizione diretta e quella indiretta.


c) Descrivi i personaggi secondo i seguenti fasci di caratterizzazione (ove sono presenti) fisiognomica, sociale, culturale, psicologica,religiosa, simbolica.


Il visconte Medardo di Terralba: é un giovane nobile genovese dalle idee non particolarmente chiare e dalle limitate conoscenze che, arruolato nella guerra contro i Turchi in Boemia, a causa della sua sventatezza, viene colpito da una palla di cannone nemica e viene diviso in due metà perfettamente speculari ma di carattere opposto. Le due metà del visconte Medardo concentrano dunque la loro energia in direzioni opposte; entrambi, però sono eccessivi: l'uno troppo cattivo e l' altro troppo buono e per questo entrambi non hanno un giusto equilibrio. Tale equilibrio verrà ritrovato solo quando il visconte ritornerà intero.Medardo è il simbolo dell'uomo, combattuto tra le sue opposte caratteristiche interiori, che, soltanto dopo un confronto aperto tra tali caratteristiche, riesce a recuperare la sua interezza e la sua stabilità.

' Malvagio ': é la metà destra del visconte, si comporta solo in modo crudele e spietato; è violento, vendicativo e non rispetta i sentimenti degli altri. É un solitario che si aggira per la campagna con il suo cavallo, provocando distruzione e panico nella popolazione. Per questo motivo viene odiato da tutti e soprannominato ' Il Gramo '.

' Buono ': é la parte sinistra del visconte. É dolce, disponibile, sempre pronto a dispensare consigli e ad aiutare tutti,anche se non gli viene chiesto nulla. La sua bontà, però, dopo qualche tempo, diventa insopportabile e le buone intenzioni di Medardo sono temute quanto le cattive.

Il nipote: è colui che narra in prima persona la storia, con gli occhi falsamente ingenui di bambino; è orfano di genitori ed è cresciuto all'aria aperta e senza un'educazione, a parte gli insegnamenti scientificamente ambigui del dottor Trelawney. Nel libro racconta ben poco di sé stesso, dedicandosi più che altro alla narrazione della storia. Trascorre il suo tempo assieme allo stesso dottor Trelawney oppure alla ricerca di nuove avventure.

Sebastiana: é la balia di casa Terralba, ha cresciuto tutti i figli della famiglia, compresi Medardo ed il nipote. É una donna energica, saggia, concreta, affezionata al visconte. Per i suoi rimproveri e le sue critiche verso Medardo, viene da lui confinata a Pratofungo, il paese dei lebbrosi, ma non si ammalerà poiché conosce la ricetta di decotti segreti che immunizzano dalla malattia.

Pamela: é la pastorella di cui entrambe le metà del visconte s' innamorano; é una ragazza semplice, ma astuta: infatti riesce ad evitare la persecuzione di uno e le eccessive gentilezze dell'altro. La sua figura è molto importante anche in quanto Pamela è colei che riesce a scatenare il confronto diretto tra le due parti di Medardo.

La comunità degli Ugonotti: si tratta di persone scappate dalla Francia in seguito a persecuzioni religiose. Si sono stabiliti su una collina sopra il paese. Seguono regole di vita molto rigide: infatti vivono di duro lavoro agricolo e non hanno svaghi. Il loro capo Ezechiele, é un vecchio severo ed esigente, e con valori morali piuttosto confusi: basti pensare che essi, non ricordando gli insegnamenti della loro religione, per paura di andare contro i precetti di tale religione, quando non lavorano, trascorrono il loro tempo guardandosi negli occhi.

Il dottor Trelawney: è un medico straniero, approdato per caso a Terralba da una nave inglese nella quale era stato imbarcato non tanto per le sue doti di medico, quanto invece per le sue doti di abile giocatore di tressette. Non si occupa infatti in un primo momento delle cura dei malati, ma preferisce dedicarsi allo studio della biologia animale e vegetale. Nonostante ciò sarà proprio lui a ricomporre il visconte.

La comunità dei lebbrosi: é un gruppo di persone confinate nel paese di Pratofungo, per via della malattia contagiosa. Nessuno ha mai visto realmente Pratofungo fino al momento in cui il nipote di Medardo si reca lì per trovare la balia Sebastiana, ma già da prima si favoleggiava che lì la gente fosse allegra e libera molto più di quanto lo fossero i sani. Quando il bambino si reca lì possiamo constatare che la gente è veramente allegra e libera ma anche che segue una vita eccessivamente dissoluta, una condotta di vita che il 'Buono' si riproporrà di correggere causando però maggiori problemi.

I genitori di Pamela: sono due persone tanto povere quanto ingenue in quanto non riescono a capire, a differenza della figlia che dimostra più intelligenza di quanta ne abbiano loro, quanto grande sia la minaccia rappresentata da Medardo, persona alla quale essi volevano concedere la figlia in sposa. E' comunque probabile che questo comportamento sia causato, più che dall'ingenuità, dalla loro povertà.

Mastro Pietrochiodo: è un bastaio e carpentiere che lavora seguendo gli ordini di Medardo e costruendo delle maestose macchine volte però all'uccisione delle altre persone. La sua figura, pur non essendo di grande importanza ai fini della trama del racconto, risulta di importante valore simbolico: Pietrochiodo è il simbolo della tecnologia che potendo sia fare del bene che fare del male riesce meglio, nel racconto come nella realtà, a ricoprire il secondo ruolo.



d) I personaggi sono statici o dinamici?


Nella maggior parte dei personaggi si nota una sostanziale staticità mentre soltanto due sono i personaggi che dimostrano di essere dinamici nello svolgimento del racconto: Medardo ed il dottor Trelawney. Come osserva lo stesso narratore, Medardo non dimostra di essere cambiato in maniera eccessiva:<<Così mio zio Medardo ritornò uomo intero, nè cattivo nè buono, un miscuglio di cattiveria e bontà, cioè apparentemente non dissimile da quello ch'era prima di esser dimezzato. Ma aveva l'esperienza dell'una e l'altra metà rifuse insieme, perciò doveva essere ben saggio>>, più profondamente mutato risulta invece il dottor Trelawney, il quale, in un primo tempo assolutamente disinteressato alla cura degli uomini, nel corso del racconto si sensibilizza profondamente, grazie soprattutto all'aiuto del 'Buono', e giunge addirittura a trovare il modo di compiere un'operazione medica così complicata come la 'riunione' dei due Medardi.


3) Il narratore e il narratario:


a) Il narratore è interno o esterno alla storia?


Il narratore è interno alla storia ed è omodiegetico in quanto si tratta di uno dei personaggi: il nipote di Medardo.


b) C'è un solo narratore?


Nel racconto si ha la presenza di un solo narratore.


c) Il narratario è interno o esterno alla storia?


Il narratario, non essendo indicato esplicitamente all'interno della narrazione, può essere identificato con i lettori ed è dunque esterno alla storia.


d) Il narratore è onnisciente?


Il narratore, pur essendo un personaggio della storia, può essere considerato onnisciente in quanto conosce tutti i fatti, anche quelli ai quali lui non prende parte.


e) Il narratore conosce (fatti, pensieri, avvenimenti) quanto gli altri personaggi? Meno degli altri personaggi? Più degli altri personaggi?


Il narratore, essendo onnisciente, conosce più di qualsiasi altro personaggio.


f) Quali delle seguenti tecniche narrative sono utilizzate? Discorso raccontato, discorso indiretto, discorso indiretto libero, discorso diretto, soliloquio, monologo. Quali sono prevalenti?


Le tecniche narrative che sono utilizzate da Calvino nel racconto sono in prevalenza il discorso diretto ed il discorso raccontato ma si può notare anche la presenza del discorso indiretto libero e del soliloquio.


4) Catena cronologica:


a) Gli avvenimenti sono narrati nell'ordine fabula?


Data la sostanziale assenza di flash back e di anticipazioni, è possibile affermare che gli avvenimenti sono narrati nell'ordine fabula.


b) Ci sono flash back e anticipazioni?


I flash back e le anticipazioni sono quasi completamente assenti se si escludono l'anticipazione iniziale sull'esito della 'carriera militare' del visconte e il flash back riguardante la vita del dottor Trelawney.


c) Considerati l'inizio e la fine della narrazione qual'è il punto culminante?


Considerando la trama del racconto nella sua interezza, si può individuare il punto culminante nel duello che si svolge tra le due opposte personalità del visconte. Questo evento ricopre un importante valore, oltre che per quanto riguarda la narrazione, anche per quanto riguarda il significato simbolico che può esserle attribuito; in questo punto si assiste infatti allo scontro tra le due parti di Medardo, uno scontro che simboleggia l'introspezione interiore che deve essere compiuta per riconciliare le due personalità in conflitto. E' importante notare anche che, durante il duello, le due personalità non riescono a colpire il proprio avversario ma menano fendenti dove egli è vuoto, dove dunque avrebbero dovuto essere loro stesse: questo può significare che ognuna delle due personalità si 'autolesiona' in quanto,nel suo inconscio, sa perfettamente di non essere nel giusto, ed allo stesso tempo non ha alcuna intenzione di fare del male all'altra poichè soltanto riunendosi a lei può tornare ad essere un'entità completa ed equilibrata.


d) Dividi il racconto secondo il seguente schema: situazione iniziale, evento complicante, sviluppo dell'azione, conclusione.


SITUAZIONE INIZIALE: Il giovane visconte Medardo di Terralba si arruola nella guerra in Boemia contro i Turchi e si dirige verso il campo di battaglia.

EVENTO COMPLICANTE: Durante la battaglia il visconte, dimostrando coraggio e sventatezza allo stesso tempo, viene colpito da una palla di cannone sparata dai Turchi e viene diviso in due metà perfettamente speculari che vengono miracolosamente salvate e che vivono come due diverse entità.

SVOLGIMENTO DELL'AZIONE: In un primo momento soltanto una delle due metà del visconte fa ritorno a Terralba e compie azioni che denotano un'infinita crudeltà. Si ha poi il ritorno anche dell'altra parte di Medardo, la quale compie invece opere di bontà in alcuni casi eccessiva. Queste due parti sono comunque in conflitto ed il conflitto si accentua dal momento che entrambe si innamorano della pastorella Pamela.

CONCLUSIONE: Le due personalità di Medardo si sfidano a duello e si feriscono reciprocamente riaprendo ognuno la cicatrice dell'altro. Il dottor Trelawney può così essere in grado di riunire le due parti ed il visconte può tornare ad essere una persona sola.


e) Il tempo della storia e il tempo del racconto coincidono? Ci sono ellissi? Pause? Sommari? Scene?


Sono presenti alcuni punti in cui il tempo della storia ed il tempo del racconto coincidono e in cui si hanno quindi delle scene; rilevante è anche la presenza delle ellissi collocate soprattutto tra un capitolo e l'altro. E'  possibile rilevare anche numerose pause, soprattutto di carattere descrittivo.


5) Stile:


a) Quale variante di linguaggio è usata? (formale, informale, parlato familiare o dialettale o standard, gergale, sperimentale, aulico, denotativo, lirico, ecc.)


Il linguaggio che si riscontra nel libro risulta in più punti di carattere informale e parlato familiare: dati gli elementi ironici e spesso rocamboleschi che vengono descritti dall'autore, queste risultano le varianti di linguaggio più adeguate.


b) Il suono è importante nella scelta delle parole (allitterazioni, anastrofi, ripetizioni, ecc.)?


Il suono non ha una particolare importanza nella scelta dei termini operata dall'autore.


c) Quale tipo di lessico è usato (neologismi, arcaismi, parole insolite, abbondante aggettivazione, parole o espressioni-chiave ricorrenti, ecc.)?


E' sicuramente impossibile non notare nel testo l'abbondante aggettivazione con la quale Calvino descrive ogni elemento presente nel libro:<<Galateo veniva pian piano per i viottoli deserti, con l'alto bastone in mano, e la lunga veste tutta stracciata che toccava terra. Aveva lunghi capelli gialli stopposi e una tonda faccia bianca, già un pò sbertucciata dalla lebbra>>. Espressioni-chiave ricorrenti sono gli aggettivi che costituiscono i nomi delle due parti di Medardo ovvero 'Buono' e 'Gramo', in quanto questi aggettivi raffigurano nel loro complesso le figure dei due 'mezzi uomini'.


d) E' usato il linguaggio figurato (similitudini, metafore, metonimie, ecc.)?


Il linguaggio molto semplice, utilizzato da Calvino all'interno del libro, non lascia molto spazio a figure retoriche particolarmente complesse. Si possono infatti individuare nella narrazione unicamente dei paragoni e delle similitudini che servono a fornire maggior vigore ai termini già forti di cui Calvino fa uso.


e) Qual è il tono predominante (ironico, sarcastico, drammatico, lirico, comico, poetico, parodico, fantastico, ecc.)?


Essendo il libro un racconto di risvolto umoristico è evidente che i tono predominante sia proprio quello ironico. Si può notare però che Calvino usa un linguaggio ironico-sarcastico anche per quanto riguarda la descrizione di avvenimenti luttuosi o comunque fortemente drammatici: questo a causa del carattere fantastico del racconto.


LETTURA SOCIOLOGICA


1) Il tema o i temi:


a) Qual è il tema centrale?


Il tema principale, o meglio quello che si può evincere dal testo facendo un minore ricorso all'astrazione, è quello che riguarda la società umana contemporanea la quale è perennemente alienata e mutilata e che non è in grado di raggiungere una propria stabilità ed una propria interezza.


b) Ci sono temi minori?


Un tema minore, non per importanza ma in quanto un pò meno riconducibile al testo, è quello dell'integralismo che Calvino vuole, col suo libro, condannare. Il messaggio che Calvino vuole trasmettere è forse che nessuno può ritenere le proprie idee e le proprie credenze le migliori in assoluto e soprattutto non deve essere così ottuso da disprezzare quelle degli altri; sarebbe giusto, invece, mettere le proprie idee a confronto con quelle altrui e forse, come è accaduto a Medardo, sarebbe possibile diventare più saggi.


c) Sono dichiarati esplicitamente dall'autore (in altri scritti esplicativi) o dai personaggi della storia?


I temi non sono nè dichiarati dall'autore e nè dai personaggi della storia ma possono essere frutto di una riflessione compiuta dal lettore.


d) Quando è stata scritta l'opera?


L'opera è stata scritta intorno alla metà del secolo scorso e pubblicata nel 1952.


e) Per chi è stata scritta?


L'opera non è stata scritta per qualcuno in particolare ma per chiunque ne fosse interessato.


f) Per quale scopo?


L'intenzione principale è probabilmente quella di divertire il pubblico ma probabilmente c'è anche un intento, da parte di Calvino, di analizzare l'interiorità della società contemporanea.


g) Come fu accolto dai lettori del tempo?


Data la grande notorietà del libro, come anche dell'intera trilogia di cui fa parte, si può pensare che il libro abbia riscosso un buon successo anche in occasione della sua pubblicazione.


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