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Il mondo nuovo - aldous huxley




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IL MONDO NUOVO


1) DATI EDITORIALI

AUTORE:           Aldous Huxley

TITOLO IL MONDO NUOVO

LUOGO DI PUBBLICAZIONE Milano

EDITORE Classici Moderni - Oscar Mondadori

DATA DI EDIZIONE gennaio 1991


2) BREVE PRESENTAZIONE DELL'AUTORE

Aldous Huxley nasce a Goldalming (Gran Bretagna) il 26 luglio 1894.

La sua è una famiglia illustre e il bambino ha intenzione di diventare medico, ma una grave malattia alla cornea gli fa perdere quasi completamente la vista. Nonostante questo riesce a continuare gli studi, anche se è costretto ad abbandonare il campo scientifico. Si dedica così allo studio della letteratura inglese e della filologia. Si laurea  nel 1915 al Balliol College di Oxford. Da questo momento comincia a pubblicare recensioni di vario genere sulla prestigiosa rivista "Athenaeum" e sulla "Westminster Gazette", dove conosce D.H. Lawrence che diventerà presto suo amico. Con lui scopre di avere in comune la passione per l'Italia e qui vive dal 1923 al 1930. Huxley, dopo la morte dell'amico, curerà personalmente la prima raccolta delle lettere di Lawrence. Dopo il soggiorno italiano, lo scrittore si interessa molto di politica e nel 1939 pubblica il suo libro più noto: Il Mondo Nuovo. Dopo pochi anni trascorsi a New York riesce a curare in modo molto efficace la sua malattia agli occhi e ottiene un ricupero quasi totale della vista. Nel 1955 muore la prima moglie Maria Nys e un anno dopo Huxley si risposa con Laura Archea. Negli anni Cinquanta, lo scrittore abbandona la narrativa per dedicarsi sempre di più alla filosofia. Infatti approfondisce gli studi esoterici e tenta di far unire in un'unica esperienza la conoscenza scientifica e quella mistica. Nel 1960 scopre di avere un cancro alla lingua e un anno dopo un incendio distrugge tutti i suoi libri e le sue carte. In questa occasione Huxley confida ad una amico: "Vedi un uomo senza passato". Due anni dopo muore a Hollywood, il 22 novembre.

Non è facile individuare un filo conduttore nella produzione di Huxley, perché egli si è sempre interessato al dibattito politico e culturale del suo tempo  ed ha sempre seguito con entusiasmo le scoperte scientifiche. Nelle prime composizioni lo scrittore contempla la società inglese dopo la prima guerra mondiale. La sua prima opera è andata perduta Le altre opere sono: "La Giostra" (1920), "Giallo Cromo" (1921), "Passo Di Danza" (1923), "Foglie Secche" (1925)

. Durante il soggiorno italiano impara a conoscere l'Italia e scrive "Il Giovane Archimede" ambientato a Firenze e "Dopo I Fuochi D'Artificio" ambientato a Roma. Sempre durante il soggiorno in Italia scrive "Punto Contro Punto" (1928) che rappresenta il momento più significativo di questo periodo.

Dopo "Punto Contro Punto" Huxley opera un radicale cambiamento nelle sue convinzioni filosofiche. Nel 1930 scrisse "Le Catene Del Passato" e nel 1932 "Il Mondo Nuovo", testo che non è un romanzo, bensì una raccolta di saggi in cui l'autore espone le proprie convinzioni politico sociali.

A partire dagli anni Quaranta Huxley abbandona la narrativa per dedicarsi agli studi storici e scientifici. Questo periodo è rappresentato da "I Diavoli Di Loudun" (1952).

Huxley fu anche e soprattutto un critico, un poeta, un drammaturgo e un saggista. Le sue opere più importanti "Filosofia Perenne", "Le Porte Della Percezione",(1954) e "Paradiso E Inferno" (1956). Il suo ultimo libro fu "L'Isola", pubblicato nel 1962.



3) ESPOSIZIONE SINTETICA DELLA VICENDA

Bernardo Marx, un giovane di classe Alfa, è però scontento della sua vita e prova un certo disagio, non sentendosi bene integrato fra i suoi simili. Il direttore del reparto in cui lavora lo accusa di comportamenti asociali (rifiuto della poligamia e delle droghe) e minaccia di licenziarlo. Per distogliersi da questi problemi, egli chiede il permesso di fare un viaggio nel Nuovo Messico, dove esiste una riserva di selvaggi, cioè di uomini che vivono ancora secondo le consuetudini del "vecchio mondo".

Visitando questo luogo, Bernardo conosce due strani personaggi: Linda e John. Linda è la moglie del Direttore degli Incubatori, che egli ha abbandonato laggiù dopo che si era persa nel corso di un'esplorazione. Da donna appartenente alla classe alla classe superiore del Mondo Nuovo, ella ha così dovuto adattarsi a vivere la disagiata vita dei selvaggi, fatta di sporcizia, povertà, superstizioni, malattie e vecchiaia. Il figlio John deve anch'egli vivere in queste condizioni, anche se, attraverso i racconti della madre, riesce a farsi un'idea dell'esistenza del mondo civilizzato.

Bernardo pensa di riportare con sé a Londra madre e figlio, per poter ricattare il Direttore ed evitare di essere spedito in Islanda. Una volta approdati nel Mondo Nuovo, Linda ci si riadatta con molta fatica e muore poco dopo tempo; diversa è la storia di John, che diventa il centro dell'attrazione generale. Egli suscita la curiosità di tutti, che lo guardano come se fosse un alieno e fanno a gara per farsi invitare a casa di Bernardo per poterlo conoscere. Di lui si innamora perdutamente Lenina, una bellissima donna, che viene però da lui respinta; John infatti è nutrito di letture shakesperiane e, conformemente alla idee dell'epoca, ritiene poco virtuosa una donna che si concede troppo presto.

Per una serie di circostanze il Selvaggio ha modo di incontrare il Governatore Mond e di avere con lui un colloquio molto importante, nel corso del quale apprende fino in fondo quali criteri stiano a guida del Mondo Nuovo. Qui non devono esistere sofferenze e i desideri di ognuno devono subito essere soddisfatti. Se corresse un intervallo tra il desiderio e la sua realizzazione, si darebbe spazio nell'individuo a stati d'animo di incertezza e di sofferenza, che potrebbero spingerlo a nuove riflessioni, e magari a sentire il bisogno di Dio. Ma la società è strutturata in modo da evitare tutto questo: il soggetto non deve porsi troppi problemi, in modo da rimanere una docile pedina manovrata dall'alto, da una struttura produttivistica e sfruttatrice.

Di fronte a tutto questo il Selvaggio preferisce ritirarsi a vivere in solitudine, per condurre una vita semplice a contatto con la natura. Il mondo "civile" però non lo lascia in pace nemmeno un istante e continua ad interrompere il corso tranquillo della sua vita. John serve in quanto motivo di attrazione per le masse e come fenomeno spettacolare. Alla fine John, esasperato, si toglie la vita e il racconto termina con l'immagine dei suoi piedi appesi, che ciondolano nel vuoto.



4) PRESENTAZIONE E ANALISI DEI PERSONAGGI PRINCIPALI

Bernardo Marx è un giovane di classe Alfa, cioè della classe più elevata nella gerarchia sociale del Mondo Nuovo: ad essa appartengono gli intellettuali e coloro che svolgono i ruoli più prestigiosi. Bernardo è un individuo un po' anomalo rispetto ai suoi colleghi e su di lui circolano delle strane voci, secondo le quali sarebbero stati commessi degli errori durante la sua incubazione; in conseguenza di questo, per esempio nel fisico, egli è piccolo e meno robusto rispetto agli altri giovani, ben più sviluppati di lui. Egli inoltre, a differenza degli altri, non è del tutto contento dello stile di vita programmato dall'organizzazione e preferisce la solitudine al posto della socialità, e uscire con una sola ragazza, invece di avere rapporti sessualmente promiscui. I suoi comportamenti eccentrici attirano subito l'attenzione di chi lo circonda e servono al suo direttore per minacciare di licenziarlo. Un fatto ricco di conseguenze è il suo viaggio nella Riserva dei Selvaggi, che ci fa scoprire l'altro lato del mondo e porta in scena un nuovo personaggio, cioè John, detto il Selvaggio.

Ugualmente scontento della sua posizione è l'amico di Bernardo, Helmoltz Watson, che lavora nel settore del Condizionamento Sociale. Egli è molto dotato intellettualmente e molto sicuro di sé stesso, ma anche questa è una causa che fa di lui un uomo destinato all'isolamento e alla diversità, oltre ad essere causa di ansia e malinconia. Vorrebbe poi introdurre nel suo lavoro di addetto ai messaggi propagandistici alcune novità, ma ciò gli è impedito dai superiori, che vogliono da tutti conformismo e adeguamento. Helmoltz sarà alla fine destinato, così come Bernardo, all'esilio, per aver simpatizzato con un elemento 'irregolare' come il Selvaggio.

Enrico Foster è invece l'uomo ben inserito nella realtà che lo circonda e perfettamente inquadrato in quei comportamenti scolpiti in lui dall'ipnopedia. E' molto orgoglioso del suo incarico nel laboratorio di Incubazione, conosce a memoria e con pignoleria tutti i particolari e tutti i dati numerici e si mostra servile nei riguardi del direttore, da cui si aspetta evidentemente favori e approvazione.

Nel romanzo non ci sono figure femminili di grande rilievo; ci vengono presentate due ragazze, Lenina Crown e Fanny Crown (i cognomi non sono molto variati nel Mondo Nuovo). Quest'ultima obbedisce senza difficoltà al condizionamento; anche Lenina ha le stesse caratteristiche, ma ad un certo punto inizia a sentirsi attratta da quell'uomo atipico che è Bernardo e prova un certo fastidio della vita poligamica, condotta senza problemi fino a quel momento. Alla fine però finirà per innamorarsi perdutamente del Selvaggio, il quale non è molto disposto ad accettarla.

John è indicato sempre come 'il Selvaggio' ed occupa quasi per intero la seconda parte del romanzo, nella quale assume un ruolo da protagonista. Egli è il figlio del direttore degli Incubatori e della moglie Linda, ma è cresciuto fra i selvaggi dopo che questa si era dispersa. Il ragazzo dunque porta con sé qualcosa di entrambi i mondi e non si trova a suo agio tra i selvaggi, così come, per altri motivi, non si troverà bene tra i civilizzati. I primi lo vedono come diverso da loro e lo emarginano; quelli del Mondo Nuovo lo guardano anch'essi con meraviglia, come fosse uno strano fenomeno. Nessuno sospetta che egli sia in realtà una persona estremamente intelligente, che conosce alla perfezione le opere di Shakespeare e che sarà poi capace di sostenere una profonda discussione con uno dei governatori mondiali, da cui apprenderà molte cose. Anche il governatore conosce Shakespeare a altri poeti, la Bibbia e altri libri, ma li tiene ben nascosti e se ne guarda bene dal farli conoscere a quei docili manichini che sono i suoi sudditi. E' meglio che questi rimangano nelle tenebre e persino solo a godersi la vita, senza emozioni, paure, fragilità e desiderio di conoscenza. Non è un mondo attraente questo per John, che va in cerca di un po' di pace e di solitudine: desiderio impossibile nel Mondo Nuovo e che lo spinge a farla finita con il suicidio.


5) ANALISI DELL'AMBIENTE E DEL TEMPO

Ambiente

Il Mondo Nuovo è una costruzione completamente immaginaria e va collocata, di conseguenza, in luoghi di fantasia; va notato però, che tali luoghi portano dei nomi reali, riscontrabili nella geografia del nostro mondo. La città principale è Londra, anche se questo nome non corrisponde ovviamente alla Londra che noi conosciamo. Nel romanzo essa appare come il luogo di residenza e di lavoro, mentre i suoi dintorni sono i luoghi in cui ci si reca con mezzi volanti nei giorni di riposo per lo svago e lo sport (partite di tennis, golf elettromagnetico, ecc.).

Le città del Mondo Nuovo sono formate da edifici altissimi, con numerosi piani e l'entrata è posta sul tetto, perché lì atterrano i mezzi di trasporto (elicotteri, taxicopteri, aerei, ecc.). L'interno degli edifici è fatto di numerosi corridoi e stanze, organizzati con la massima funzionalità, regolarità e ordine. Sono evidentemente pianificati in modo tale da essere l'immagine visibile di quelle idee di progresso, di stabilità e di equilibrio che formano l'ideologia elaborata dei dirigenti e governatori del Mondo Nuovo.

Un esempio significativo è dato dalla descrizione dei laboratori di Incubazione e di Condizionatura, che l'autore ci presenta nei capitoli iniziali del romanzo. Tale laboratorio si trova in un edificio grigio e pensante, che porta all'esterno un'iscrizione con il motto del Mondo Nuovo: Comunità, Identità, Stabilità. L'interno è costituito da un labirinto di corridoi e di stanze delle più varie dimensioni, dominate in genere da una luce 'gelida, morta e fantomatica'. E' in un ambiente come questo che vengono fatti nascere, con sofisticate tecnologie, i futuri individui. Si inizia con la fecondazione in provetta, condotta secondo il metodo 'Bokanovsky', che mira ad ottenere 'novantasei esseri umani dove prima ne nasceva solo uno'. Spesso si creano degli individui gemelli, ma non a due per volta 'come accadeva negli antichi tempi vivipari, ma a dozzine, a ventine per volta'. Il vantaggio di tutto questo è ben evidente: si può creare con un solo colpo tutto il personale di un piccolo stabilimento, 'novantasei gemelli identici che lavorano a novantasei macchine identiche'. Si mettono al mondo, dunque, uomini di massa, su scala industriale, da inviare là dove c'è richiesta in quel dato momento, come si trattasse di merce qualsiasi.

Cinque sono le classi sociali previste, indicate come Alfa, Beta, Gamma, Delta ed Epsilon; procedendo dalla prima all'ultima si passa da ruoli sociali elevati e prestigiosi, fino ad arrivare, negli ultimi livelli (Gamma, Delta, Epsilon) ad un tipo di vita da povere larve, destinate solo alla fatica e ai lavori meno gratificanti. Più bassa è la casta a cui un soggetto dovrà appartenere, minore è la quantità di ossigeno che viene somministrato all'embrione.

Terminata la fase biologica, si passa alla costruzione psicologica e morale degli individui; i bambini iniziano prestissimo a ricevere dei condizionamenti e si fa in modo, per esempio, che i bambini Delta non siano presi dall'amore per i libri (dovranno infatti occuparsi di tutt'altro). Per evitare che nella loro vita futura essi perdano il tempo leggendo, vengono fatti avvicinare a dei libri illustrati, fatti però attraversare da forti scariche elettriche; la ripetizione frequente dell'esperimento terrà lontani per sempre questi infelici da ogni amore per la cultura.

Un pilastro del sistema educativo è la lezione di coscienza di classe, attraverso dei nastri fatti ascoltare per un numero infinito di volte durante il sonno (ipnopedia); si ottiene da ciascuno la presa di coscienza del suo livello sociale e dei comportamenti che ne conseguono. Per esempio: 'I bambini Alfa lavorano molto, perché sono tanto intelligenti. Sono veramente contento di essere un Beta, perché non sono costretto a lavorare così duro; e poi noi siamo superiori ai Gamma e ai Delta. I Gamma sono stupidi; non voglio giocare con i Delta, e gli Epsilon sono ancora peggio'.

Il sesso è visto per i bambini come il più normale dei giochi, ed essi sono liberi di praticarlo all'aria aperta in appositi giardini. Con queste premesse si inizia a condizionare anche la pratica sessuale che essi adotteranno da adulti, quando saranno spinti decisamente verso la poligamia, affinché evitino di dare vita a dei legami di tipo famigliare.

Diversa è la vita che si conduce nella Riserva dei Selvaggi, che è situata nel Nuovo Messico e diventa, per gli abitanti del Nuovo Mondo, un luogo in cui ci si reca per curiosità e per turismo. La Riserva è l'antitesi perfetta del mondo civilizzato e qui sopravvivono il matrimonio, la famiglia, l'allattamento dei figli, le lingue morte, le superstizioni, i culti ancestrali, le malattie contagiose. Vi è ovunque grande povertà, sporcizia, polvere, cani, mosche e animali feroci. Altro fatto caratterizzante è quello della vecchiaia. I selvaggi vedono, nel corso degli anni, deperire e sfigurarsi il loro corpo; gli abitanti del Nuovo Mondo invece hanno eliminato la piaga dell'invecchiamento e vivono per circa sessant'anni, conservando sempre un aspetto fresco e giovanile. Il problema della vecchiaia viene risolto almeno esteticamente, ed anche la morte è affrontata come un fatto non troppo drammatico, assistiti dai miraggi del 'soma' e circondati dall'allegria dei bambini, che si aggirano fra i letti dei moribondi.


Tempo

Il tempo in cui si verificano gli eventi è completamente immaginario ed è da collocare in un'epoca futura, chiamata "epoca Fordiana" dotata di un suo particolare computo degli anni.

Si parla di un mondo futuro poiché spesso i cittadini del Mondo N. fanno dei riferimenti alle epoche che li hanno preceduti, esprimendosi in questo modo: "C'era una cosa chiamata Cristianesimo, c'era una cosa chiamata liberalismo, democrazia, libertà del soggetto , famiglia, monogamia", ecc.. Tutte cose da loro eliminate durante la "guerra contro il Passato", costituita da chiusura dei musei, dalla distruzione dei monumenti storici ed alla " soppressione di tutti i libri pubblicitari prima del 150 di Ford".

Viene ogni tanto nominata la guerra dei Nove anni, che ha per loro un valore di fondazione poiché vede l'introduzione definitiva delle regole della loro " civiltà ".

Le vicende narrate accadono in un arco di tempo non troppo steso ma le indicazioni cronologiche fornite dal racconto non sono molto numerose.



6) TECNICHE NARRATIVE

Non è un racconto in prima persona; la narrazione condotta da una voce narrante impersonale e oggettiva a cui sono affidati fondamentalmente due ruoli: uno descrittivo ed uno più probabilmente narrativo .

Una buona parte del testo, infatti, riservata alla presentazione di tutti quei macchinari e quella tecnologia su cui è retto il Mondo nuovo e alle informazioni sul modo, in cui gli abitanti di esso vivono, lavorano, si spostano, si frequentano, ecc.

Per il resto la voce narrante disegna le strutture di fondo delle vicende e conduce avanti la trama; in mezzo a questa vi sono poi numerosi dialoghi, che sono la parte più viva e dinamica del romanzo. Il dialogo infatti rende tutto più interessante e più leggibile e ci fa comprendere più da vicino i sentimenti, i desideri, le mentalità che animano i personaggi . Molto illuminati sono, per esempio i dialoghi tra Fanny e Lenia Crowne sulla vita privata; tra Bernardo Marx e il suo amico Helmoltz Watson sull'insoddisfazione e il disagio, e quello finale tra il governatore Mustafà Mond e il selvaggio, in cui si discute sulla filosofia a cui è ispirata la vita di quel mondo immaginario.

L'autore non interviene mai in maniera diretta esprimendo valutazioni e giudizi, ma ci fa intuire il suo pensiero attraverso le cose stesse, attraverso i materiali narrativi. Per esempio il finale reso tragico da un suicidio equivale ad una valutazione negativa circa il mondo nuovo e i suoi valori; eppure il fatto che esistano delle censure, o che tutto sia progettato in partenza senza libertà per gli individui non sono evidenziati con simpatia e approvazione.

Dopo i capitoli iniziali che svolgono una funzione introduttiva, si entra nel vivo dell'azione con il personaggio di Bernardo e con il suo viaggio nella riserva dei Selvaggi. Questo viaggio è importante all'interno della fabula poiché avvia una serie di eventi significativi, ci descrive un mondo alternativo a quello civilizzato e fa emergere un personaggio chiave come John, detto il Selvaggio. E' proprio lui, generato dai genitori civilizzati, ma cresciuto fra i " primitivi ", che domina la seconda parte del romanzo e ci fa conoscere i segreti del Mondo nuovo e compi un'importante scelta di rifiutarlo; preferirà vivere in solitudine, ma il suo sogno non è destinato a realizzarsi.

Il ritmo della narrazione è piuttosto disuguale e vede dei momenti di grande lentezza e quasi del tutto spenti a cui si alternano fasi più accelerate, e ricche di avvenimenti che si succedono e suscitano a noi lettori attesa, curiosità e sorpresa.

Il linguaggio di cui si fa uso nel testo è piuttosto variato troviamo un lessico ricco di termini tecnici e scientifici quando si descrivono gli impianti di lavorazione, i laboratori e gli ambienti del Mondo nuovo; anche se nel modo di esprimersi degli abitanti abbonda una terminologia di questo tipo. Però essi non sempre parlano in tal modo, e la loro conversazione ricorre ad un linguaggio medio e discorsivo, con dei curiosi intercalari del tipo: "per amor di Ford", "Ford sia lodato", "solo Ford lo sa" ecc.

Altre volte ripetono i messaggi a cui sono stati condizionati con l'ipnopedia, come ad esempio "in fede mia, sono contenta di essere una gamma", oppure "persino gli epsilon (la categoria inferiore ) sono utili" e così via.

Non privi di importanza sono inoltre i nomi di alcuni personaggi del romanzo, i quali evocano Marx, Lenin, Ford, cioè ispiratori o realizzatori di organizzazioni politiche ed economiche, che tendono a negare la libera affermazione del uomo, a vantaggi degli interessi delle collettività e del partito o della produzione economica.



8) SEGNALAZIONE DEI MOMENTI PIU' SIGNIFICATIVI DELLA STORIA

Io trovo che siano piuttosto importanti i capitoli iniziali del romanzo, in cui è rappresentato il metodo in base al quale nascono i cittadini del Mondo Nuovo. E' il caso di dire che essi vengono fabbricati senza amore, ma con un metodo freddo, meccanico e assolutamente disumano. Non meno spaventosa è l'educazione che essi ricevono, coercitiva, obbligante e che vede come 'educatore' l'anonima voce di un nastro registrato.

Ricca e variata è la struttura del terzo capitolo, nel quale si sovrappongono e si intrecciano vari piani narrativi; è un insieme di voci che da vari punti di vista fanno capire che cosa il Mondo Nuovo pensa di sé stesso. Ciò è rilevato dalle conversazioni dei personaggi e soprattutto dalle citazioni dei messaggi ipnopedici.

Notevole è poi la descrizione del luogo in cui vivono i selvaggi, che rappresenta un po' l'altra faccia del mondo; qui le condizioni di vita sono assai precarie, non ci sono i comfort moderni, ci si ammala, si soffre nel corpo e nello spirito e si muore dopo aver conosciuto i tristi effetti dell'invecchiamento. Non siamo molto lontani da quell'umanità in cui anche noi siamo immersi.

Grande rilievo hanno i capitoli XVII e XVIII, che si svolge un dialogo filosofico tra il Governatore e John; essi discutono sul problema che sta alla radice del nostro testo: se sia meglio una vita esteriormente felice, ma di una felicità imposta dal di fuori, o una vita difficile e incerta, ma libera.

Il capitolo finale racconta la disperazione di John e vede la sconfitta dell'uomo che si è trovato a lottare da solo contro un mondo che non riconosce la soggettività e cancella ogni diritto di opposizione.



9) INDIVIDUAZIONE DELLA TEMATICA PRINCIPALE E DI ALTRE TEMATICHE AD ESSA COLLEGATE

Una società in cui tutto è già previsto e indirizzato, non viene creata senza dei precisi scopi e dei precisi interessi; tal interessi hanno come mira il potere politico ed economico. Non è un caso che nel nostro Mondo Nuovo il nome supremo sia quello di Ford, presentato come il fondatore di quel mondo, come sintesi di tutti i suoi valori e onorato come una specie di divinità .

Il nome "Ford" richiama, come è evidente, la grande industria ed è assunto dall'autore come simbolo del capitalismo domina le società occidentali ed è fondato su una ricerca ossessiva del guadagno e come il profitto al di sopra di ogni altra considerazione.

Quindi anche il mondo che Huxley vedeva intorno a se non era strutturato in funzione dell'uomo e non lo metteva al primo posto; ciò che era visto come importante era la produzione, il mercato, il vantaggi economico per piccoli gruppi elitari e lo sfruttamento dei ceti inferiori.

Sono realtà che possiamo vedere anche noi oggi e in forma anche più estesa che in passato. Oggi esistono imprese multinazionali che controllano il mercato mondiale, aprono e chiudono fabbriche in vari paesi secondo i loro interessi, impongono le mode le tendenze e spingono le persone ad un consumo illimitato dei beni.

Questo invito al consumo è compiuto quotidianamente mediante gli annunci pubblicitari che sono massicciamente presenti nelle televisioni, nelle radio sui giornali e sui muri delle città. Una pubblicità così diffusa, continua sofisticata e abile a persuadere è potente mezzo di condizionamento, di cui è quasi impossibile non risentirne.

Tutto questo avvicina in modo incredibile la realtà attuale a quanto descritto ne romanzo di Huxley, il quale già ai suoi tempi aveva intuito a quali conseguenze avrebbe portato una civiltà troppo legata all'ideologia della produzione e del consumo.

Anche gli abitanti del Mondo Nuovo ricevono fin dall'infanzia i messaggi continui e repentini che fanno di loro dei bravi consumatori; infatti vengono stampati nella loro mente dei consigli come questo: quando un bene non serve più non si deve buttare; le riparazioni non hanno senso e bisogna sempre correre all'acquisto di cose nuove.

Nel Mondo Nuovo gli individui sono totalmente allineati, cioè portati a vivere come il sistema ha deciso che essi debbano vivere: alienazione significa infatti "diventare qualcosa d'altro ", qualcosa di estraneo alla propria natura. Nel M. N. si è selezionati già prima di nascere, in base a dei puri calcoli economici, che faranno di noi un operatore della catene di montaggio.

Si deve poi essere forzatamente felici, bene inseriti nella vita sociale, contenti del ruolo che c'è stato fissato e ben disposti alla obbedienza. In caso di qualche malumore, ecco pronte le dosi "soma" , una droga che ci fa evadere nei paradisi artificiali per periodi anche lunghi e fa scordare, un volta tornati nel mondo, ogni problema.

Ogni volta che si vuole qualcosa lo si deve avere subito e non è previsto un intervallo tra desiderio e sua realizzazione, perché ciò potrebbe a conoscere la malinconoia, la precarietà, l'incertezza e il dubbio. Guai se l'individuo si ponesse a riflettere su questi aspetti della realtà e cercasse magari delle soluzioni religiose al "male di vivere". Quando l'individuo è cosciente di sé ogni sistema totalitario è in pericolo, poiché le dittature vogliono uomini soddisfatti quanto hai bisogni più immediati ma ignorati, quanto ai bisogni più profondi.

Mai un regime totalitario potrebbe concedere all'uomo di essere se stesso fino infondo, di realizzare pienamente la sua umanità e per fare successo ricorre ad un altro mezzo molto efficace, cioè la cancellazione della storia passata e l'eliminazione della cultura.

Gli uomini del M. N. non devono sapere che prima di loro c'era qualcosa chiamato "cristianesimo", "libertà del soggetto", ecc.. Tutte realtà che sono state opportunamente cancellate per lasciare spazio alla omologazione culturale: uno solo deve essere il modo di pensare, una sola deve essere la filosofia a cui sia permesso di esistere ne mondo futuro. Si tratta di una filosofia collettivistica, che vuole l'uomo come un essere sempre proiettato al di fuori di se stesso e che non deve impegnarsi mai in prima persona ma nella ricerca sul senso delle cose. La visione della realtà gli è trasmessa già pronta e confezionata dall'educazione e dai condizionamenti; vi è così, una completa e rigida pianificazione anche sul piano culturale.

Non è necessario, nel M. N. che il singolo pensi, rifletta, cerchi faticosamente la verità o elabori delle idee proprie, frutto di studi liberamente scelti. Infatti un uomo colto diventerebbe capace di fare resistenza contro chi vuole decidere al posto suo. Ecco allora che i diligenti del M. N. selezionato rigidamente i libri leggibili dai loro sudditi e quelli pericolosi per la stabilità del sistema. Non sono consentiti per esempio la Bibbia e le opere di Shakespeare. La Bibbia perché il M. N. è un mondo completamente laicizzato che ha sostituito alla religione un nuovo tipo di culto basato sui valori opposti a quelli cristiani (il simbolo della croce è stato cancellato e sostituito con una figura a T). Inoltre la Bibbia è anche quel testo che riassume in se quasi per intero la civiltà che ha preceduto il M. N. e che esso vuole allontanare dalla memoria. L'adorazione della croce viene tollerata solo in quegli angoli sperduti di mondo in cui sopravvivono gli uomini del passato, poveri, tristi e un po' fanatici.

Non si consente nemmeno Shakespeare; egli è uno scrittore che eredita la cultura rinascimentale e fa vivere nelle sue opere l'uomo totale, cioè padrone di sé, capace di decidere e dominatore della realtà; si vuole invece per il M. N. un uomo parziale, "dimezzato" e programmato per obbedire.

L'uomo di Shakespeare e della vecchia umanità conosce anche il dubbio; si veda per es.

l' "Amleto". Ma il dubbio è un lusso che gli abitanti del M. N. non possono permettersi, essendo delle semplici pedine, delle cose, dei meccanismi quasi automatici.



10) INTERPRETAZIONE DELLE INTENZIONI DELL'AUTORE

Aldous Huxley ha tracciato con la sua fantasia le linee di una società che si presenta come il contrario di ciò che la ragione si aspetta quando pensa ad una civiltà ideale.

Nella letteratura inglese vi è un'opera che descrive una città perfetta e giusta: è l''UTOPIA' di Tommaso Moro (Thomas More). Mentre More, per polemizzare contro le ingiustizie del suo tempo propone un modello di civiltà verso cui tendere, Huxley, al contrario, pensa ad una realtà da cui è conveniente prendere le distanze; in questo senso si può parlare di 'antiutopia'.

L'autore intende dimostrare a quali conseguenze disumane e assurde si giunge quando si vuol creare un mondo troppo pianificato, troppo perfetto e troppo uniforme. Si parte dal sogno di riplasmare l'umanità, di renderla migliore, di abolire le cose che non vanno, di togliere ogni ansia e ogni sofferenza dall'animo umano.

Si vuole che gli individui abbiano ogni svago e ogni godimento possibile, che vedano film odorosi e siano circondati di musica, che vivano con ogni comodità, che lavorino senza sforzo, che abbiano una vita sociale molto intensa, che intrattengano varie relazioni sessuali, che possano viaggiare e che possano sognare tutti i paradisi possibili. Non devono poi sperimentare cosa siano le malattie, la depressione e l'invecchiamento, così da avere al momento della morte il corpo e le energie di un trentenne.

Sembra di essere di fronte ad una situazione auspicabile, sembra la realizzazione di sogni autenticamente umani. Ma tutto ciò è ottenuto con mezzi assai discutibili e pagando un caro prezzo, cioè la trasformazione degli uomini in cose, in automi guidati da una volontà a loro estranea e che li priva di una vera libertà. Che cosa rimane di un uomo se questo non è libero fino in fondo e non è messo in grado di decidere autonomamente?

Nel Mondo Nuovo il principale strumento impiegato per limitare la libertà dei singoli è quello della propaganda, a cui essi sono sottoposti fin dall'inizio della loro vita. Tale propaganda prende il nome, nel romanzo, di 'ipnopedia', cioè una sorta di pedagogia svolta durante il sonno. Essa consiste nell'obbligare i bambini e poi i giovani ad ascoltare, mentre dormono, una precisa serie di insegnamenti predisposti allo scopo di plasmare il loro pensiero secondo i dettami del regime. Vi è un'educazione studiata appositamente per ogni livello sociale, così da creare nei soggetti una forte coscienza di classe.

Il condizionamento ipnopedico tende poi a far interiorizzare tutto ciò che riguarda i comportamenti da assumere sia in pubblico sia nella vita personale e privata. Il principio base è che nessuno vive per sé solo e che tutti appartengono a tutti; ne deriva la proibizione di vivere in solitudine e in maniera appartata per coltivare le proprie inclinazioni e per conoscere se stessi; si è obbligati a vivere sempre comunitariamente. Si incoraggiano per esempio i giovani ad uscire contemporaneamente con più partners e ad avere rapporti promiscui, dato che una relazione monogamica apparirebbe superata e patetica. Anche avere una famiglia è severamente vietato, poiché anch'essa sarebbe un ingombrante ricordo di un'epoca che si vuole cancellare; inoltre solo il fatto di pronunciare in presenza di altri i nomi di 'padre', 'madre' e 'figlio' crea un enorme gelo, imbarazzo e sorrisetti ironici.

Si è partiti dunque con l'idea di costruire una società di uomini felici, e si è arrivati invece a creare soltanto dei robot, diretti dall'esterno, e a sopprimere l'interiorità, la libertà di scelta e di ricerca, la vita sentimentale e famigliare, cioè tutti quei fattori più tipicamente umanizzanti.



11) COMMENTO PERSONALE SUL LIBRO LETTO

"Il Nuovo Mondo " disegna un futuro poco desiderabile, a cui ci si augura di non dover mai giungere. Esso dimostra a quali conseguenze potrebbero portare la ricerca di un mondo troppo perfetto, il culto esasperato per la scienza e la tecnologia, un'economia di sfruttamento e la pianificazione della vita umana in tutti i suoi aspetti.

Mi ha molto colpito ciò che l'autore ha rappresentato nel suo testo riguardo a quest'ultimo problema riguardante la pianificazione, il condizionamento degli individui. Capita spesso nella storia che gruppi ristretti cerchino di sottomettere masse enormi di uomini; e come riescono a realizzare questo perverso desiderio? Plasmando le persone come cera e piegandole ad una facile sottomissione, promettendo loro la felicità ed un avvenire radioso.

Le dittature sanno essere molto persuasive e fanno leva sul desiderio umano di una vita con pochi problemi in cui le cose non costino troppa fatica . " Rinunciate a pensare con la vostra testa -sostengono- e accettate il programma di chi lavora per voi e vi guida verso un mondo rovinato, nel quale la rinuncia a voi stessi sarà ripagata da enormi vantaggi".

Ma delegare agli altri (al potere) la fatica dipensare, togliere all'uomo ciò che egli possiede di più vero e più impagabile: la libertà, Huxley ha colto con molta efficacia, scrivendo agli inizi del secondo secolo, a quali orrori avrebbero dovuto assistere entro breve tempo l'Europa e il mondo, in presenza di minacciosi sistemi politici fortemente liberali. Il nostro tempo, pur così avanzato in molti campi, non ha saputo evitare tragedie come il nazismo, il fascismo, lo stalinismo e le altre dittature divario colore politico.

Privati della libertà e della consapevolezza, diventiamo delle semplici macchine, o comunque degli uomini molto limitati; è opportuno invece, per opporsi a questo rischio, far rivivere le migliori idee trasmesseci dalla cultura nel corso dei secoli.

Ricordiamo, per es. il messaggio socratico che invita a conoscere profondamente se stessi (" gnoti seautòn", cioè conosci te stesso è un po' la sintesi del suo insegnamento); ricordiamo l'eredità cristiana fondata sul valore assoluto della persona; l'Umanesimo, che ipotizza un mondo a misura umana, in cui l'uomo stia al centro e sia visto come l'artefice del suo destino; ricordiamo infine l'Illuminismo, che va alla ricerca di un modo di vivere affidato alla ragione.

Da questo si deduce quanto sia importante conservare la memoria storica, che è una notevole fonte di libertà che non casualmente viene respinta da sistemi come quelli del Mondo Nuovo. E' molto significativo a questo proposito quanto si dice ad un certo punto del racconto: " voi tutti ricordate e suppongo, quel bellissimo e ispirato detto del nostro Ford: la storia è tutta una sciocchezza ".

E certamente sono delle vere sciocchezze tutte quelle realtà elencate poco oltre: Atene, Roma, Odisseo, Giobbe, Giove, Gotama, Gesù, Re Lear, i pensieri di Pascal, la passione, il requiem, la sinfonia..



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