I debiti dei paesi poveri

I debiti dei paesi poveri

Il problema dei debiti dei paesi poveri è un problema molto recente e se ne è parlato soprattutto nel 2000 perché il Papa, in occasione del Giubileo ne ha chiesto il condono.

Molti paesi del terzo mondo, hanno debiti molto alti ed incalcolabili con gli USA e con l'Europa: questo problema è iniziato negli anni '60, per colpa dell'utilizzo dei petrdollari. Questi infatti venivano investiti dagli stati creditori al fine di costruire infrastrutture o per acquistare armi. Questo piano ha funzionato nei primi anni, ma in seguito, negli anni '80, gli stati europei hanno chiesto la restituzione del debito.

Questi paesi non riescono a restituirli, ed allora pagano solamente gli interessi, consumando tutte le loro risorse, che non possono così essere utilizzate per migliorare le condizioni di vita degli abitanti, per costruire strade, ecc.

Per aumentare così il PIL, queste nazioni sono costrette ad aumentare a dismisura le esportazioni verso l'estero,  e diminuendo i prezzi di questi prodotti.

Questo problema, che sembra non trovare una risposta, colpisce soprattutto gli stati africani.

Negli ultimi anni si è formata così un'associazione, che tutela questi stati e chiede l'annullamento dei debiti, sostenuta anche economicamente dal Papa. 

Un altro problema subordinato a questo è che gli aiuti umanitari arrivano solamente a poche persone, come capi politici o rivoluzionari che li utilizzano non al fine di migliorare lo stato, ma per migliorare se stessi, con l'acquisto

d'armi, con la costruzione di una villa, ecc.

Molte volte, poiché questi stati sono grandi ed incontrollati, gli aiuti arrivano soltanto alle popolazioni cittadine o a quelle persone favorevoli al capo del governo.

I problemi sono in generale molto complessi e bisogna creare un piano preciso per fare si che gli aiuti siano effettivi e per tutta la popolazione.