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Fattori dannosi in gravidanza - toxoplasmosi, rosolia




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FATTORI DANNOSI IN GRAVIDANZA


Esistono malattie infettive che possono causare danni all'embrione e al feto, se contratte in gravidanza, per cui acquistano importanza le misure profilattiche per evitare l'infezione. Tra queste malattie troviamo la toxoplasmosi ed a trasmissione aerea la rosolia.  


TOXOPLASMOSI

La toxoplasmosi è provocata dal Toxplasma Gondii, un protozoo che può parassitare gli uccelli ed i mammiferi, compreso l'uomo. La riproduzione del Toxoplasma avviene nell'intestino dei gatti che elimina con le feci le cisti. Queste ultime rimangono infettive per molti mesi sul terreno e costituiscono la fonte di infezione per gli altri mammiferi. La malattia acquista particolare importanza se contratta in gravidanza.

In Europa la toxoplasmosi congenita colpisce da 1 a 10 neonati ogni 10.000; di questi circa l' 1 - 2% sviluppano deficit cognitivi o muoiono e il 4-27% avranno riduzioni del visus permanenti a causa di corioretinite, il 10-30% avrà deficit uditivi. Nella maggior parte dei casi i sintomi non sono evidenti alla nascita, com'è ovvio, ma si manifestarenno successivamente.

L'infezione avviene con l'ingestione delle cisti:
- mangiando carne non ben cotta di un animale infetto (suine, bovine etc.)
- cibandosi di frutta e verdura crude e non ben lavate
- contatto con il terreno infetto o con le feci di un animale infetto (per esempio durante giardinaggio o lavori nei campi)
La carne poco cotta o affumicata sembra essere la principale fonte di infezione, seguita dal contatto con il terreno, mentre il contatto coi gatti è probabilmente un fattore di rischio minore.

Nella fase sintomatica si ha l'ingrossamento delle ghiandole linfatiche, stanchezza, mal di testa, senso di ossa rotte e ingrossamento del fegato e della milza.

La prevenzione diventa importante in gravidanza. La prima misura consiste nell' evitare di ingerire carni crude o poco cotte, insaccati e salumi non cotti. E' inoltre necessario lavare molto bene le verdure e la frutta se si consumano crude. Inoltre se si è appassionati di giardinaggio oppure se si lavora a contatto con il terriccio è opportuno usare i guanti e lavare molto bene le mani dopo il lavoro. Stessa precauzione va adottata quando si devono pulire le lettiere degli animali domestici.

Per la donna in gravidanza: se contratta durante il primo trimestre l'infezione viene trasmessa la feto in circa 1 caso ogni 4-6 e può causare aborto. Se l'infezione avviene nel secondo trimestre la trasmissione al feto è più frequente, avvenendo in 1 caso ogni 2-4 e causa idrocefalia e corioretinite. Nell'infezione che si verifica nel terzo trimestre la percentuale di trasmissione al bambini aumenta fino al 65% dei casi.

Profilassi

A causa della gravità delle lesioni indotte nel feto da queste malattie, si cerca di attuarne la prevenzione individuando i soggetti a rischio con diversi test di screening.

Questi sono i cosiddetti toxo-test che consistono nel dosaggio delle IgG e delle IgM..

Le IgM compaiono dopo circa 10 giorni dall'infezione, raggiungono un massimo dopo 3-4 settimane ed in molti casi possono essere ancora dosabili, anche se a titolo basso, fino a 12-15 mesi. Una loro positività significa infezione relativamente recente, ma non necessariamente infezione in atto.

Le IgG compaiono generalmente nel corso della seconda settimana di infezione, raggiungono un massimo dopo 3-4 mesi poi cominciano a ridursi per permanere, a basso titolo, per tutta la vita.
Una positività di entrambe non è sufficiente a datare l'infezione, cosa che invece diviene fondamentale nelle donne quando all'inizio della gestazione si esegue il test.

Inoltre, questi esami dovrebbero essere eseguiti in epoca pre-concezionale, assieme ad altri esami che potrebbero già svelare il rischio di eventuali malattie congenite (es. talassemia). Importante è conoscere i gruppi sanguigni e il fattore Rh dei genitori.


ROSOLIA

E' una malattia infettiva causata da un virus che si trasmette per via aerea. Si manifesta con febbre, ingrossamento dei linfonodi con lieve eruzione cutanea e fa parte delle malattie esantematiche.

Il tempo di incubazione è di circa 15 giorni, la sua evoluzione dura 3 giorni. Le complicazioni importanti sono eccezionali. Diventa grave se contratta per la prima volta durante la gravidanza. In questo caso, infatti, esiste una concreta probabilità che il virus raggiunga il nascituro attraverso la placenta e che provochi seri danni quali l'aborto e malformazione congenite di varia gravità a carico del cuore, del cervello, degli occhi e dell'udito. Le malformazioni dipendono dall'epoca in cui avviene l'infezione materna: quelle più frequenti sono a carico dell'occhio (glaucoma, cataratta) e si instaurano quando la rosolia viene contratta tra la !° e la 10° settimana.

Il vaccino contro la rosolia è costituito dal virus della rosolia vivo ma attenuato in modo da renderlo incapace di provocare la malattia. La vaccinazione contro la rosolia può essere effettuata da sola oppure contemporaneamente a quella del morbillo e della parotite.


Altre malattie a trasmissione aerea sono: TBC, sindromi di virus influenzali, meningite, difterite, pertosse, morbillo.


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