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Prospettive critiche nell'antropologia francese: dinamista, marxista, primitivista




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PROSPETTIVE CRITICHE NELL'ANTROPOLOGIA FRANCESE: DINAMISTA, MARXISTA, PRIMITIVISTA


Tra il 1950 e il 1970 l'antropologia francese vide affermarsi alcune prospettive di ricerca che mettevano in discussione le categorie e gli orientamenti della disciplina. Con l'espressione "prospettive critiche" si indicano quella serie di posizioni che anche se in contrasto a volte tra loro,hanno contribuito a mutare sostanzialmente la stessa concezione di antropologia.Queste prospettive indicano rispettivamente nell'ordine  : 1) concezione dinamista, 2) una prospettiva di ispirazione marxista,3) un'antropologia primitivi sta. L antropologia dinamista è apparsa negli anni '50 in Francia e costituì una corrente di studi etnologici ,all'origine di questi studi stavano le domande sulla rapida trasformazione delle società tradizionali africani a seguito della colonizzazione.

Fu chiaro che l'indagine etno-antropologica non poteva più considerare i propri oggetti come avulsi dalla storia. Da qui l'espressione "antropologia dinamista" che era interessata a leggere le società e le culture in una prospettiva dinamica. L'espressione "situazione coloniale"introdotta da George Balandier costituì il punto di riferimento per quanti erano interessati allo studio della problematica delle trasformazioni sociali. Balandier mise a fuoco il rapporto tra società occidentali e tradizionali definendolo "situazione coloniale" cioè il dominio da parte di una minoranza straniera razzialmente e culturalmente diversa che in nome di una superiorità etnica e culturale si afferma a una maggioranza "inferiore".

Baladier dice che tutte le società sono soggette a dinamica. Anche quelle tradizionali che sembrerebbero statiche in realtà sono sottoposta a 2 tipi di dinamica : interna e esterna. Per dinamica interna indica il modo di trasformarsi per una società sulla spinta delle proprie contraddizioni interne ,i conflitti, interessi di gruppi. Mentre per dinamica esterna indica la pressione subita da certe società come quelle tradizionali da parte di società più "forti"tramite la colonizzazione. Prima ancora di Baladier, l'antropologo Roger Bastide aveva studiato quelle società che erano state coinvolte in fenomeni di forte e prolungato contatto culturale ad es le comunità afro-americane con la cultura bianca. Bastide parla di una doppia "causalità" ,una "interna" e una "esterna"da cui dipende la dinamica sociale come Baladier.

Ma la causalità esterna non solo ha a che vedere con il contatto con una società dominante ma indica anche la pressione che il passato di una società può esercitare sul presente di quest'ultima. Quindi lo studio antropologico deve rifarsi a una "situazione globale"che riguardi passato,presente e le aspettative del futuro. In uno studio sulle religione africane in Brasile ,Bastide individuò una "nevrosi culturale" che consiste in un attaccamento esasperato alla religione ancestrale (africana) come mezzo per conservare la propria identità durante l'incontro  con le religioni del continente americano e con quella cristiana. Questa religione africana in Brasile si basa su "frammenti" di memoria che sono sopravvissuti col tempo.

Ma essendo praticata da gruppi diversi che non posseggono una memoria comune,essi devono "fabbricarsi" una religione mettendo insieme i vari frammenti di memoria.

Per quanto riguarda il pensiero di Bastide sull'antropologia "applicata"propone di considerarla una nuova antropologia che vada oltre all'essere una ricerca in cui predomina l'interesse scientifico. L'antropologia d' ispirazione marxista si fondò su studi rivolti prevalentemente all'Africa in quanto essa possedeva uno "spessore storico" notevole . L'indirizzo marxista in antropologia non emerse solo grazie all'antropologia dinamista di Balandier ma anche sugli studi dei sistemi economici e dalla critica alle culture ortodosse del sistema sovietico.

Le idee di Marx si integrarono con quelle di Morgan in Unione Sovietica. Il punto di partenza di questa antropologia fu l'elaborazione teorica di un "modo di produzione" ,nell'opera marxista " Il Capitale", che risulta essere una forma storica di esistenza sociale combinata da 3 fattori principali : i mezzi di produzione,la manodopera e i rapporti di produzione. I mezzi di produzione sono le risorse e le tecnologie di cui una società dispone, la manodopera è l'energia umana impiegata nel processo produttivo. La relazione tra mezzi&manodopera genera un particolare tipo di produzione,se essa cambia,cambia anche il tipo di produzione. In base a questa comparazione di tipo economico,nascevano le domande su quale tipo di rapporti di produzione si basavano gli studi degli antropologi e qual è il destino dei rapporti di produzione tipici delle società "tradizionali" che vengono in contatto con il capitalismo portato dalla colonizzazione. Una delle prime ricerche di stampo "marxista" fu compiuta da Claude Meillassoux in Costa d'Avorio che definì lignatico il modo di produzione presso i GOURO ed altre società vicine perché si fonda sulla presenza di lignaggi al cui interno gli individui sono disposti in una successione generazionale per via della discendenza maschile o femminile. I rapporti di produzione sono modellati sulla dipendenza tra "giovani" e "anziani" .Queste nozioni si riferiscono a "età sociali" e designano la posizione che ha un individuo nella scala generazionale o lignatica. I Gouro erano una società che passò da un'economia di "sussistenza" a un'economia di piantagione con l'arrivo del colonialismo. Ma a contatto con il capitalismo il modo di produzione lignatico non scomparve ma coesistette accanto a quello capitalista. Per studiare le ragioni di questa coesistenza Meillassoux avviò una riflessione che trova una forma compiuta in "Donne,granai e capitali" che tenta di delineare le caratteristiche  fondamentali di ciò che Meillassoux chiama "modo di produzione domestico" il quale sarebbe antecedente a quello lignatico. La comunità domestica è caratterizzata da 1) una produttività sufficientemente elevata da permettere il mantenimento di una popolazione,2) l'utilizzazione della terra come mezzo di lavoro,3) l'impiego dell'energia umana come mezzo di lavoro, 4) l'uso individuale di mezzi di produzione . Il modo di produzione lignatico rappresenta per Meillassoux una evoluzione storica del modo di produzione domestico. Ciclo produttivo e ciclo riproduttivo sono strettamente connessi dal momento che non è possibile per un individuo "pre-produttivo" (troppo giovane) acquisire i mezzi della propria riproduzione sociale e cioè una moglie. L'anziano cede il posto al "giovane" che hanno la possibilità di crearsi a loro volta una discendenza. L'analisi di Meillassoux si pone quindi principalmente nella prospettiva della riproduzione in quanto nelle società caratterizzate da un basso sviluppo delle forze produttive ,il controllo e la gestione della politica comunitaria nel suo complesso no dipendono tanto dal tipo di gestione dei mezzi di produzione quanto piuttosto dal controllo sulla "riproduzione dei produttori". La comunità domestica si basava su sistemi di lignaggio:gli "anziani" sfruttavano i "giovani" affittandoli ad altri anziani. Ma questo tipo di lignaggio cambiò con l 'incontro con il capitalismo quando questi anziani si trovavano a vendere questi giovani come schiavi a trafficanti europei e musulmani. Il sistema capitalistico sebbene interessato alla conservazione della comunità domestica in quanto luogo di riproduzione della forza-lavoro a basso costo ,minaccia alla fine l'esistenza stessa di questa comunità tramite uno sfruttamento che dissolve i rapporti tradizionali all'interno di tale comunità invece che consolidarli. L'antropologia marxista si è dimostrata critica nei confronti della tradizione disciplinare,essa intervenne in merito a una delle problematiche più discusse dagli antropologi : quella relativa al ruolo preminente esercitato dalla parentela nelle società primitive, arcaiche,tradizionali.L 'antropologo che per primo analizzò questo problema fu Maurice Godeller. Egli si pone di conciliare economia e parentela sotto forma di un rapporto di infrastruttura e sovrastruttura . I rapporti di parentela funzionano come rapporti di produzione e le relazioni di parentela fungono da regolatrici dei rapporti nella sfera politica e religiosa. Ma restava in dubbio il perché i sistemi di parentela dovrebbero funzionare come rapporti di produzione; al contrario di Meillassaoux ,Godelier non riduce i sistemi di parentela a un "livello base" bensì a un campo autonomo di rappresentazioni rispondente a leggi proprie. L'infrastruttura indica i piano materiale mentre la sovrastruttura il piano ideologico. La religione è considerata sovrastruttura per eccellenza.

La tendenza primitiva si sviluppò negli anni'60 in Francia ed era un movimento intellettuale diffuso dagli antropologi che mirava alla denuncia dello sterminio degli indiani sudamericani. Il termine etnocidio con il quale allora si iniziò ad indicare lo sterminio di una cultura più debole da parte di un'altra più forte e aggressiva divenne centrale nel discorso etnografico che partendo da un atteggiamento di rinuncia si fece promotore di un rilancio del mito settecentesco del buon selvaggio.Sviluppato da antropologi americanisti il tema dell'etnocidio radicalizzava un elemento tipico della riflessione di Lévi-Strauss cioè la distinzione tra società "fredde" e "calde" ovvero la contrapposizione tra selvaggio-civilizzato.

Questa tendenza fu interpretata meglio di tutti da Pierre Clastres che ne "La società contro lo stato" sviluppò il tema del primitivismo incentrandolo su un'analisi della natura del potere nelle società amazzoniche. In queste società il capo è designato sulla base dei meriti che egli acquisisce comportandosi generosamente e saggiamente nei confronti del gruppo. Clastres nega che le società primitive siano società prive della dimensione politica.Per Clastres ciò che caratterizza il politico presso queste società è l'assenza di uno Stato che non è un difetto ma un pregio perché è condizione della libertà dell'individuo e della sua non-alienazione economica. Le società primitive sono società d'abbondanza perché basta lavorare poco per vievere,sono società del tempo libero perché una volta soddisfatti i bisogni vitali ,il resto del tempo è dedicato ad attività diverse da quelle produttive.

Per Clastres i marxisti giungono alla soppressione delle società primitive perché vogliono trovare una logica di funzionamento delle formazioni sociali generatori di disuguaglianza sociale.

In realtà per Clastres le società primitive sono al di fuori di questa logica e in più i rapporti tra economia e politica sono il risultato di un processo contrario a quello immaginato dai marxisti . L'economia si genera a partire dal politico,i rapporti di produzione derivano dai rapporti di potere ,lo Stato genera le classi.


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