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Il difficile equilibrio europeo




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IL DIFFICILE EQUILIBRIO EUROPEO:

I RISCHI DI GUERRA IN EUROPA E IL "CONCERTO DELLE POTENZE":

Accanto all'ascesa di due grandi potenze come gli Stati Uniti e il Giappone vi fu anche l'ascesa della Germania. Fu infatti proclamato il Reich e il cancelliere Bismark disse che il nuovo impero non avrebbe cercato di imporre la propria supremazia , poiché l'impero tedesco aveva già compiuto molte conquiste. Infatti Bismark era ben consapevole che qualunque guerra avrebbe potuto provocare la fine del Reich ;infatti vi erano al momento due unici rischi per il Reich:

La Francia manifestò un atteggiamento di revanscismo: la sconfitta nella guerra contro la Germania l'aveva demoralizzata e aveva creato in essa il desiderio di rivincita (la Francia aveva perso la guerra dovendo pagare 5 miliardi di franchi e inoltre la Germania stava procedendo all'unificazione delle due regioni dell'Alsazia e della Lorena). Dopo questa guerra Bismark cercò di attuare una politica estera volta a difendere l'ordine internazionale che era stato messo in pericolo dalla stessa guerra, ripristinando il cosiddetto  "concerto delle potenze" attraverso cui i rappresentanti delle potenze, in caso di scontro o conflitto tra di loro, anziché scendere subito in guerra e usare la forza, devono ricercare soluzioni diplomatiche (trattati, congressi e conferenze).

Il secondo pericolo per il Reich fu costituito da  una grande rivalità tra Austria e Russia che in questo momento si stavano contendendo ciò che rimaneva dell'impero turco, nei Balcani; ma ora le due potenze spinte da un desiderio comune, che era quello di isolare la Francia (per evitare che mettesse in atto il suo desiderio di vendetta), stipularono un'alleanza.


LA POLITICA DIPLOMATICA DI BISMARK E IL CONGRESSO DI BERLINO:

La Germania aveva il compito di garantire l'ordine internazionale.

Il primo obiettivo della politica di Bismarck fu quello di bloccare la rivalità tra Austria e Russia che avrebbe potuto causare una guerra che avrebbe portato la fine del  Reich; a questo scopo Bismarck nel 1873 fece stringere un'alleanza tra Austria e Russia e ne consegui una coalizione tra il kaiser tedesco, lo zar russo e l'imperatore austriaco (chiamata appunto la lega dei tre imperatori). Questi erano spinti da un interesse comune:quello di mantenere l'ordine esistente.

Successivamente la lega e la sua stabilità furono messe in crisi a causa dell'irrisolta "questione d'oriente". Infatti nel 1875 si scatenarono due rivolte contro il governo turco, in Bosnia e in Bulgaria. Si ruppe cosi l'alleanza tra Austria e Russia in quanto erano entrambe interessate ai Balcani. La Russia si schierò a favore dei bulgari, sconfiggendo i turchi e creando uno stato bulgaro ma soggetto ai russi.

Questo creò una grande tensione internazionale in cui Bismark svolse il ruolo di mediatore. Egli infatti nel 1878 convocò un congresso a Berlino in cui riuscì a ridurre le pretese dello zar nei balcani , per impedire un eventuale scontro internazionale ; tra Russia e impero turco vennero creati tre nuovi stati indipendenti : Montenegro, Serbia e Bulgaria.



LA TRIPLICE ALLEANZA TRA GERMANIA, AUSTRIA E ITALIA.

  • Nel 1879 Bismark creò un patto segreto con l'Austria, con il quale egli garantiva il suo aiuto militare all'Austria ,in caso di attacco da parte della Russia.
  • Successivamente Bismark riprese la sua azione diplomatica riuscendo successivamente a ricostituire la lega dei tre imperatori(Germania. Austria e Russia).

In quegli anni la Francia riusci a rimettersi in gioco portando sotto il suo protettorato la Tunisia; questo fatto non aveva niente a che vedere con la Germania però aveva comunque compromesso l'ordine internazionale. Infatti la Francia creò un conflitto di interessi con l' Italia, in quanto quest'ultima pensava di avere maggiori diritti su Tunisi;

Bismark approfittò di questa rivalità per coinvolgere l'Italia in un'alleanza difensiva contro la Francia. Inoltre l'Italia aveva già precedentemente mostrato di desiderare un alleanza con la Germania . Vi era ora un unico problema da risolvere: tra l'Austria e l'Italia esisteva un antico conflitto, per cercare di risolverlo Bismark propose a entrambe le potenze di unirsi in una triplice alleanza (1882 Germania , Austria e Italia).

Successivamente (1885) si ripresentò la questione balcanica e si temeva una guerra tra Austria e Russia . Per questo motivo la Germania creò un'alleanza segreta con l' Austria contro la Russia; ma per evitare di crearsi l'inimicizia e l'ostilità della Russia Bismark formulò anche un trattato di controassicurazione dicendo alla Russia che la Germania avrebbe dato l'appoggio militare all'Austria in caso di un suo attacco ma disse anche che avrebbe prestato il suo aiuto militare anche ad essa in caso di attacco da parte dell'Austria (in pratica, stava facendo il doppio gioco).


LA POLITICA INTERNA IN GERMANIA : CENTRALISMO E TENDENZE PARTICOLARISTICHE

Bismark cercò di applicare quell'equilibrio che caratterizzò la politica estera anche nella politica interna.

  1. Infatti cercò di conciliare gli interessi dei grandi proprietari terrieri con quelli della borghesia industriale, introducendo il protezionismo in particolar modo contro le importazioni di legname, cereali e metalli.
  2. Creò un parlamento imperiale che veniva eletto a suffragio universale, anche se in realtà non era un regime parlamentare vero e proprio, in quanto il cancelliere e i ministri erano sempre subordinati all'imperatore. Quindi l'asseto liberale dell'impero fu ostacolato dalla permanenza del potere centrale.
  3. Per quanto riguarda il campo finanziario, venne imposta una moneta comune ,il marco, che favori la creazione di una banca nazionale ,che lavorava per l'impero.
  4. Per mantenere l'equilibrio che si era creato Bismark combatte contro ogni cosa che potesse ostacolarlo. Per questo egli combatté contro i cattolici ,iniziando la battaglia per la civiltà con cui Bismark tentò di sottomettere la chiesa al controllo dello stato .
  5. Successivamente Bismark avendo bisogno dell'appoggio del partito cattolico abbandonò questo piano, preoccupandosi invece di combattere i socialisti che furono colpiti con duri interventi repressivi;

Nel 1888 sali al trono Guglielmo II, i cui rapporti con il cancelliere Bismark furono difficili, per via di diverse opinioni riguardo alla politica sia interna che estera.

Infatti Guglielmo pensava che lo sviluppo industriale potesse essere favorito e rafforzato solamente tramite il colonialismo e l'intervento bellico, mentre il cancelliere voleva mantenere la politica di equilibrio che aveva costituito in quegli anni il punto di forza della Germania.

Queste divergenze portarono Bismark a dare le dimissioni nel 1890 e questo segnò l'inizio della politica di Guglielmo.


L'EUROPA DIVISA IN DUE BLOCCHI:

La fine della strategia utilizzata da Bismark portò anche la fine dell'equilibrio internazionale. L'ascesa del nuovo imperatore (Guglielmo) e del tentativo degli industriali di acquisire maggior potere fece riavvicinare la Francia e l'Inghilterra e la Francia e la Russia. L'Europa si ritrovò perciò divisa in due blocchi:da una parte vi era la triplice alleanza tra Germania, Austria e Italia mentre dall'altra, la Francia, l'Inghilterra e la Russia. Se uno degli stati europei ne avesse attaccato un altro allora sarebbe entrato in azione il sistema di alleanze e si sarebbe creata una guerra che avrebbe coinvolto l'intera Europa


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