CRISI DELL'INDIVIDUO

A causa di questa crisi, l'identità di ogni individuo era passata ad essere la preoccupazione di prima grandezza per tutti, senza eccezione: ciascuno ha bisogno di chiedersi molte volte chi realmente è, e quest'interrogativo medesimo è nell'acquisizione del sentimento d'identità.

L'evoluzione di ciascun individuo è una serie ininterrotta di cambiamenti, grandi e piccoli, attraverso la cui assimilazione ed elaborazione va stabilendosi il sentimento d'identità, giacché l'assenza di mutamenti e quindi di crescita, equivale alla stagnazione psichica e alla sterilità emozionale: in altre parole alla morte psichica.

Uno sguardo all'attuale campo politico-sociale, economico e anche scientifico, offre ai nostri occhi un panorama molto complesso, confuso e capace di generare confusione.

Lo sviluppo tecnologico ha acquistato un impulso mai conosciuto e la mente umana non può assorbirlo al ritmo in cui si produce. La terribile velocità delle comunicazioni in tutto il mondo espone l'individuo a ricevere simultaneamente una gran quantità di messaggi, da ogni distanza, di quantità e caratteri disparati, impossibili da sintetizzare, perciò essi appaiono ambigui e contraddittori.

L'alienazione creata da certe condizioni di lavoro, la violenza in tutte le sue espressioni come modello culturale intrusivo, e i sistemi repressivi d'ogni genere, sono alcuni dei tanti fattori responsabili della confusione che, oltre ad alienare il sentimento d'identità, spinge a volte l'individuo ad atteggiamenti reattivi o a difese disperate, come la scelta di una determinata ideologia allo scopo di uscire dal caos e di evitare il pericolo del crollo dell'identità.

Secondo le caratteristiche degli individui che le adottano, l'uso delle ideologie può restare fissato a meccanismi evolutivi assai primitivi, mostrando allora idealizzazioni e scissioni estreme.

Al contrario, altri individui si caratterizzano per un uso più evoluto ed elaborato delle ideologie: le ideologie stesse, non sono allora saturate, ma aperte allo sviluppo e convogliano tendenze ripartitive in cui la preoccupazione e la responsabilità per la vita e il destino dell'individuo e della comunità predominano; tali ideologie stimolano i mutamenti.  In questo periodo di sfiducia della propria esistenza è connesso anche il rifiuto delle tecniche letterarie fondate su elementi logici e discorsivi e, invece, prevalgono la ricerca di tecniche che proprio attraverso l'alogicità, riescano a penetrare in quella zona misteriosa che nasconde l'Io col non-Io. Questa fase artistica e letteraria fu schematizzata col nome di Decadentismo