Chopin

CHOPIN

Titolo: Notturno

Autore: Chopin

Forma: notturno

Tonalità: fa maggiore

Tempo: 3/4 ternario semplice

Estensione:

Alterazioni fisse: si

Aterazioni di passaggio: assenti

Valori o figure musicali:

Cellule ritmiche:  

Segni che prolungano il suono: note puntate e legature di valore

Sincope e contrattempo: assenti

Andamento e dinamica: andante

Ritornello e sagni di abbreviazione: segno di ritornello

Forma delle semi frasi: A B C D

Periodo storico e collegamenti:

Biografia

Compositore e pianista polacco (Zelazowa Wola, Varsavia, 1810-Parigi 1849). Figlio di un professore francese stabilitosi a Varsavia, Chopin dimostrò assai precocemente una notevole disposizione musicale.

Nel 1817 compose la sua prima polacca, divenendo rapidamente famoso come pianista nei salotti di Varsavia. Finiti gli studi, nel 1829 suonò a Vienna con successo e l'anno successivo partì per una nuova tournée che lo avrebbe allontanato per sempre dalla patria. Nel 1832 Chopin si stabilì definitivamente a Parigi, dove insegnò pianoforte nell'ambiente artistico e aristocratico e strinse amicizia con molti musicisti (Hiller, Berlioz, e soprattutto, Liszt).

Negli ultimi dieci anni di vita il musicista visse quasi sempre a Parigi, tormentato dall'aggravarsi della tisi cui neppure climi più miti, come quello di Maiorca dove aveva trascorso il 1838, avevano giovato. Nel 1847 troncò il legame con la Sand e l'anno dopo si recò in Inghilterra con Jane Stirling, un'allieva innamoratasi di lui. Suonò a Londra, dove conobbe Dickens e Thackeray, e tenne il suo ultimo concerto a favore dei profughi polacchi. Nel gennaio successivo tornò a Parigi, in pessime condizioni fisiche e in serie difficoltà economiche appena alleviate dall'aiuto finanziario degli amici. Assistito dalla sorella Luisa, vi morì nel mese di ottobre.

Fu sepolto a Parigi, accanto a Bellini e Cherubini. Il suo cuore fu portato in Polonia, nella chiesa di Santa Croce a Varsavia.

Il nome di Chopin è legato inscindibilmente al pianoforte, strumento cui dedicò la quasi totalità della propria creazione. Chopin riuscì a creare un suono pianistico totalmente nuovo, vellutato. Un continuo lavoro di ripensamento, portato avanti meticolosamente, a volte per anni, trasformava semplici spunti e improvvisazioni in capolavori.