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Materiali per uno studio del fenomeno della prostituzione di donne straniere nella provincia di Verona - diritti umani




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UNIVERSITA' DI PADOVA

Centro di studi e di formazione sui diritti della persona e dei popoli







X Corso di Perfezionamento sui diritti della persona e dei popoli

"Processi di mondializzazione e diritti umani"









Materiali per uno studio del fenomeno della prostituzione

di donne straniere nella provincia di Verona


DEFINIZIONE DEL PROBLEMA



Di che cosa parliamo


"Prostituzione: prestazione sessuale a scopo di lucro, con carattere di abitualità e professionalità" (1) .

"Prostituire: fare mercimonio di quanto è strettamente legato alla libertà e alla dignità della persona umana" (2).

Le definizioni sopra riportate mettono in luce un duplice aspetto del fenomeno prostituzione. Da un lato la prestazione sessuale a fine di lucro, come attività, che può essere libera e volontaria, e che la legislazione italiana non individua come reato. Dall'altra la voce verbale 'prostituire' rimanda subito ad una attività di tipo illecito 'fare mercimonio di quanto è strettamente legato alla libertà e dignità della persona'. Da questa seconda definizione si evince il riferimento all'ambito dei diritti umani e l'illecito riguarda perciò la violazione degli stessi.

E' proprio di questo particolare aspetto del fenomeno più generale della prostituzione che stiamo parlando.

In particolare dello sfruttamento della prostituzione di donne immigrate come fenomeno relativamente nuovo nello scenario della prostituzione italiana e che si intreccia inevitabilmente con altri fenomeni quali l'immigrazione, la clandestinità la marginalità sociale, la criminalità organizzata.













L'UNIVERSO PROSTITUZIONE IN ITALIA



I dati


Recenti inchieste giornalistiche (3) rivelano che circa 80 mila persone sono attualmente dedite alla prostituzione, di cui 50 mila sono donne (ma 20 mila di queste esercitano la professione solo saltuariamente).

5 mila sono donne italiane, 25 mila sono straniere provenienti principalmente dai paesi dell'Europa centro-orientale e dell'Africa centrale.

Si stima che proprio tra le prostitute straniere un numero variabile dalle 3 alle 4 mila siano costrette alla prostituzione.

L'attività criminosa connessa allo sfruttamento della prostituzione registra solo in Italia un giro d'affari di decine di miliardi per soddisfare 9 milioni di clienti (4).



Mutamenti


Il mutamento dello scenario della prostituzione si connota con l'arrivo in Italia, all'inizio degli anni 80, di donne e transessuali sudamericani per continuare poi con un'ingente migrazione di sex worker provenienti prima dai paesi dell'Africa Centrale e infine, negli anni 90, con le donne dei paesi balcanici e dell'Europa centro-orientale.

La massiccia immissione di prostitute straniere sulle strade italiane ha progressivamente sostituito la presenza della prostitute locali che oggi per lo più praticano in luoghi protetti e sempre meno sulla strada.

Alcune stime (5) riferiscono la seguente composizione dell'universo prostituzione in Italia: 60% donne immigrate, con modesta presenza di transessuali e travestiti italiani e stranieri; 30% donne italiane tossicodipendenti; 10% donne italiane non tossicodipendenti.

Per queste ragioni il fenomeno della prostituzione è diventato sempre più un problema di rilevanza internazionale sia in riferimento alla pluralità delle etnie presenti e dei paesi coinvolti nel traffico ma anche in riferimento alla nuova caratteristica della mobilità che determina continui spostamenti delle prostitute da una città all'altra e addirittura da un paese all'altro d'Europa.

Infine se fino agli anni '80 l'attività di prostituzione sulla strada era svolta da relativamente poche persone, per lo più donne italiane, con alte tariffe e discreta professionalità, ora con la massiccia e costante immissione sul mercato del sesso di donne immigrate, il fenomeno ha assunto proporzioni di massa ed un conseguente abbassamento delle tariffe ma anche una assoluta mancanza di consapevolezza: spesso le ragazze straniere che si prostituiscono sono assolutamente improvvisate, sono persone che pensano di fare questa attività solo temporaneamente e perciò esposte ad ogni tipo di rischi.

Attualmente la parte più visibile del fenomeno, la prostituzione di strada, coinvolge prevalentemente donne straniere (70%), e una rilevante componente di transessuali italiani e stranieri. Le donne straniere sono per la maggior parte clandestine cioè irregolari sul territorio italiano e in genere molto giovani (6).























PERCHE' PARLIAMO DI QUESTO


Tutte queste evoluzioni hanno contribuito a rendere maggiormente visibile il fenomeno della prostituzione di strada evidenziando, nello stesso tempo, tutte le problematiche di tipo culturale, sociale, sanitario e di ordine pubblico che ne conseguono.

L'impatto di tutto questo sul tessuto sociale è stato molto forte. Le ricorrenti proteste dei cittadini hanno spinto i tutori dell'ordine pubblico ad intensificare le azioni repressive, ma anche provocato un dibattito che ha coinvolto la stampa, la società civile, le istituzioni pubbliche.

Le risposte sono state diverse a seconda degli ambiti e delle località. Di fatto da alcuni anni si parla e si scrive molto sull'argomento e si richiedono gli interventi più diversi dalla riapertura delle case di tolleranza, alla multe da infliggere ai clienti delle prostitute, alla chiusura delle frontiere ad esperienze di accoglienza ed aiuto per le vittime del traffico di esseri umani.

La rilevazione degli articoli di stampa, delle prese di posizione istituzionali, delle esperienze e testimonianze di chi opera in questo campo sono appunto l'oggetto di questo lavoro.

















COSA STA DIETRO LA PROBLEMATICA



Il fenomeno migratorio


Le migrazioni di grandi masse di persone sono un fenomeno che ha caratterizzato tutta la storia dell'umanità, al punto da potersi considerare un fenomeno fisiologico che ne determina l'accrescimento, l'arricchimento e la stessa sopravvivenza.

Le migrazioni internazionali sono destinate ad incrementarsi soprattutto dai paesi poveri verso i paesi più ricchi.

La crescita demografica, le trasformazioni dei tradizionali metodi di coltura, la crescita urbana, lo sviluppo dei sistemi di informazione, il miglioramento dei sistemi di trasporto e comunicazione, i ricorrenti conflitti, le calamità naturali e l'estrema povertà in cui versano intere popolazioni del pianeta, sono alcune tra le principali cause del rafforzarsi della pressione migratoria verso i paesi più sviluppati (fattori di spinta).

Di contro negli stessi paesi di destinazione agiscono altri fattori di attrazione come il benessere economico, la possibilità di accedere all'istruzione e alle strutture sanitarie ma soprattutto la crescente richiesta di manovalanza straniera per riempire le pieghe del mercato del lavoro nelle mansioni più pesanti o rischiose che, per esempio, i cittadini italiani o europei non vogliono più svolgere.

Questi processi interagiscono ormai a livello mondiale creando una interdipendenza per cui le problematiche sociali, economiche e culturali dei vari paesi sono direttamente esposte all'influenza di fattori esterni, che gli stessi governi non sono più in grado di gestire e controllare con politiche nazionali.



Il traffico di donne ai fini dello sfruttamento sessuale


Per parlare di 'Traffico di esseri umani' useremo la definizione utilizzata dalle Agenzie della Nazioni Unite nel 'Global Programme against Trafficking in Human Beings' - febbraio 1999 (7) che lo individua quando vi sia reclutamento, trasporto o accoglimento di persone esercitato con l'inganno o la coercizione, per fini di prostituzione o altro tipo di sfruttamento sessuale o lavoro forzato.

L'apposita Commissione relazionando al Parlamenteo Europeo le risultanze degli studi e ricerche effettuate dalle agenzie specializzate su questo tema, ha evidenziato come già nel 1995 erano circa 500 mila le donne vittime di questo traffico nei paesi europei (8).

E' emerso inoltre, che tale attività viene gestita, in larga misura, da organizzazioni internazionali, strutturate come sofisticate imprese, e con supporti politici ed economici in tutti i paesi interessati al transito e alla destinazione delle vittime.


Chi sono le vittime del traffico

Gli studi della International Organization for Migration (IOM) (9) mostrano che le donne 'trafficate' in Europa provengono maggiormente da alcuni paesi africani (Marocco, Nigeria, Ghana), del Centro America (Repubblica Dominicana e Caraibi), dell'America Latina (Brasile e Colombia) e del sud est asiatico (Filippine e Tailandia). Inoltre, dopo la caduta del muro di Berlino, dagli stati indipendenti dell'Est Europa, dai paesi della ex Jugoslavia e dall'Albania.

Si tratta di donne molto giovani (di solito al di sotto dei 25 anni) ma si puo' riscontrare una certa variabilità in ordine ai paesi di origine. Per esempio le donne provenienti dai paesi dell'Africa centrale tendono ad essere meno giovani, ad essere sposate con figli, mentre quelle provenienti dai paesi dell'Est europeo risultano più giovani e con maggiore livello di scolarità.


Perché le donne vengono in Italia a prostituirsi

Le principali motivazioni che spingono le donne a lasciare i loro paesi si possono ricondurre alla povertà ed alla marginalizzazione che subiscono in paesi dove esistono particolari forme di emarginazione e discriminazione, rispetto ai soggetti di sesso maschile, sia in relazione all'accesso all'istruzione che .all'opportunità di impiego.

Spesso sono anche vittime di raggiri perché vengono contattate con il miraggio del lavoro ma poi, quando arrivano nel paese di destinazione, vengono costrette alla prostituzione.

In altri casi invece le donne arrivano con la consapevolezza circa l'attività che andranno svolgere ma accettano temporaneamente per poter aiutare le loro stesse famiglie ad uscire dalla miseria.

Per quanto riguarda infine le donne albanesi, molte arrivano in Italia per seguire uomini con i quali hanno già una relazione affettiva (parenti o fidanzati), ma successivamente sono gli stessi che si trasformano nei loro sfruttatori costringendole alla prostituzione; tra loro vi sono moltissime minorenni talvolta rapite o addirittura vendute ai trafficanti dalle stesse famiglie.



Mercato del sesso


L'esistenza stessa del mercato del sesso è una della principali motivazioni che stanno dietro questa problematica e il costante incremento di domanda di prestazioni sessuali a pagamento da parte della popolazione maschile nel nostro paese, distribuito tra tutte le fasce di età, da l'idea della vastità del fenomeno: la stima di nove milioni di persone che richiedono queste prestazioni è molto eloquente al riguardo.

Inoltre la presenza di organizzazioni criminali molto potenti che si sono appropriate di di gran parte del traffico di donne per questi fini, risulta in grado di influenzare anche la domanda sui mercati nazionali. La crescente richiesta di prostitute straniere è frutto sia di una spontanea tendenza, dovuto al fatto che i clienti europei sempre più ricercano prostitute 'esotiche', ma anche dell'azione di stimolo che le organizzazioni criminali riescono a promuovere nei paesi di destinazione, con la conseguente ulteriore espansione anche delle regioni dove adescare le potenziali vittime.














CENSIMENTO DELLE INIZIATIVE



Piccola mappa lavori in corso in Italia.


Dall'Audizione parlamentare dei rappresentanti delle regioni e degli enti locali (10) effettuata nell'ambito dell'indagine conoscitiva sugli aspetti sociali e sanitari della prostituzione si possono rilevare alcune tra le differenti esperienze intraprese dalle amministrazioni locali, le richieste di intervento legislativo, gli impegni programmatici e le iniziative già attuate in merito alla problematica.


Partendo dall'analisi dei problemi connessi alla prostituzione di strada sono state individuate delle linee programmatiche di intervento politico in relazione ai seguenti aspetti:

- sicurezza dei cittadini (tutela dell'ordine pubblico)

- aspetti sociali e sanitari.

- esigenza di coordinamento tra gli organi dello Stato (forze dell'ordine) e amministrazioni locali (Comuni e Usl) per implementare efficaci politiche per la tutela della sicurezza e della salute pubblica.
















INTERVENTI FINALIZZATI ALLA PREVENZIONE DEL FENOMENO



Comune di Venezia


E' stato il primo Comune ad attivare fin dal 1995 il progetto "Città e Prostituzione", partendo dal presupposto che la prostituzione di strada andava trattata come un fenomeno complesso che coinvolge l'intera società, e che si intreccia con altre problematiche quali l'immigrazione clandestina e la marginalità sociale.

Le emergenze sociali e le proteste messe in atto dalla popolazione, a causa del dilagare del fenomeno della prostituzione di strada, hanno stimolato l'amministrazione comunale ad approntare degli interventi.

Poichè in passato erano state sperimentate azioni repressive, risultate però poco utili e difficilmente gestibili, questo piano è stato improntato alla prevenzione, con l'obiettivo principale di limitare i danni rispetto alle malattie sessualmente trasmissibili ed acquisire conoscenze circa il fenomeno e le sue modificazioni nel tempo. Si è a tal fine istituito un servizio specifico, nell'ambito dell'assessorato alle politiche sociali, che si suddivide in quattro aree di lavoro: area sanitaria, area sociale, area civica, area legale.

Gli interventi con cui vengono affrontate le emergenze connesse alla prostituzione di strada sono supportati da queste tre direttrici: la tutela dei diritti,le politiche di accoglienza, la mediazione dei conflitti.


Area sanitaria

E' stata attuata una unità di strada che fa da ponte tra la comunità delle prostitute presenti sulla strada ed i servizi sociosanitari, i quali sono coinvolti, con protocolli di intesa, per l'assistenza sanitaria prevista per gli stranieri, anche clandestini nel nostro paese. Gli interventi si indirizzano soprattutto alla prevenzione delle malattie infettive e di quelle trasmissibili per via sessuale, alla tutela della maternità, e all'interruzione volontaria di gravidanza.

L'unità di strada è composta da educatori e mediatrici culturali, che sono persone scelte nell'ambito della stessa etnia delle prostitute, con il compito di contattarle e veicolare le informazioni nelle diverse lingue.

Queste attività permettono di creare una relazione e di contattare buona parte della popolazione di prostitute per avvicinarla ai servizi sanitari.


Area Sociale

Poiché le persone contattate non hanno solo problemi di tipo sanitario ma anche di carattere sociale sono stati attivati interventi definiti a bassissima soglia, per gli aiuti immediati in situazione di crisi momentanee, e ad alta soglia, per quei progetti più lunghi e strutturati di integrazione sociale e lavorativa messi in atto quando la persona intende iniziare un processo di fuoriuscita dalla prostituzione.

Questi percorsi consistono nella presa in carico della persona per un periodo di sei mesi, periodo nel quale vengono attivati interventi per raggiungere i seguenti obiettivi: completa regolarizzazione (status legale), inserimento lavorativo, costruzione di una rete sociale di supporto, per sostituire la rete di relazioni che caratterizzava la fase della prostituzione, ed infine la soluzione abitativa.

Raggiunti questi obiettivi la persona viene seguita e monitorata per un ulteriore periodo di un anno e mezzo, proprio perché il processo di fuoriuscita dalla prostituzione comprende processi di maturazione personale molto lunghi e ci possono sempre essere momenti di crisi che riportano indietro la donna.


Area civica

Riguarda gli interventi messi in atto per la mediazione dei conflitti causati dalla prostituzione di strada.

Il Servizio "Città e Prostituzione" è ad un tempo il punto di riferimento più importante in relazione all'obiettivo della prevenzione della prostituzione ma anche il punto di riferimento per la cittadinanza in ordine al fenomeno stesso.

Infatti vengono qui segnalate le situazioni di crisi che si creano sul territorio e vengono per ciò messi in atto microprogetti che coinvolgono sia le prostitute che la popolazione per trovare mediazione tra gli elementi di conflitto insorti.

Il servizio è anche interessato a stimolare l'opera dei Comuni per quanto riguarda interventi e soluzioni urbanistiche tendenti a migliorare la qualità della vita della popolazione al fine di permettere ai cittadini di appropriarsi e di vivere le strade e la città anche nelle ore notturne, per non lasciare che intere zone urbane siano a completa disposizione dell'attività di prostituzione e della microcriminalità.

Area legale

E' un settore di intervento molto importante e non solo di supporto per le altre aree, perché i problemi delle donne straniere che si prostituiscono si riferiscono anche ai reati connessi alla condizione di clandestinità nel paese e cioè immigrazione clandestina, false generalità, ricettazione di documenti ecc. Affrontare queste problematiche è un presupposto indispensabile per attuare la successiva fase di fuoriuscita dalla prostituzione. Sono anche previsti interventi per sostenere le donne che intendono sporgere denuncia contro i loro sfruttatori.


Una ulteriore area di intervento individuata ma ancora da sviluppare è quella definita 'Area clienti'. Da qualche anno il servizio di Venezia è frequentato da oltre un centinaio di clienti di prostitute. Questi si rivolgono al servizio per molte problematiche connesse al loro comportamento, che vanno dalle richieste di aiuto per fare uscire qualche ragazza dal giro, oppure perché si creano relazioni con le prostitute che poi non si è più in grado di interrompere.

E' molto importante che queste persone abbiano un punto di riferimento e di aiuto, ma oltre a ciò, questa presenza nel servizio costituisce una fonte preziosa di informazioni circa i comportamenti sessuali e sulle problematiche legate alla difficoltà di relazione con l'altro sesso, conoscenze indispensabili per poter effettuare una vera prevenzione del fenomeno.

Il Comune di Venezia, nel 1998 ha stanziato .la somma di lire 300 milioni per finanziare questi interventi.



Comune di Bologna


L'Assessorato alle politiche sociali gestisce progetti rivolti a persone che si prostituiscono. E' stato istituito a tal fine l'Ufficio "Bologna sicura". Questa iniziativa vuole affrontare il problema dell'igiene e della salute pubblica soprattutto in relazione alla diffusione dell'HIV ed è rivolto sia alle persone che si prostituiscono sia ai loro clienti.

Il lavoro del Comune di Bologna è iniziato nel 1995 quando è apparso con tutta evidenza che la prostituzione di strada, come segmento più visibile del fenomeno, coinvolgeva per la maggior parte donne straniere.

Il tipo di intervento approntato è molto simile a quello di Venezia (comune con cui vi è stato uno scambio costante di informazioni e pareri sull'argomento). E' iniziato con una prima fase di studio e approfondimento per la conoscenza del fenomeno, che ha poi accompagnato tutti gli interventi operativi.

I progetti messi in campo sono stati molteplici ma si è mantenuto un unico coordinamento al fine di integrare i diversi obiettivi individuati:

la tutela della salute pubblica, con interventi di informazione sanitaria e programmi per l'accesso delle persone che si prostituiscono sulla strada ai servizi sanitari, e campagne di informazione sanitaria rivolte ai clienti

prospettiva sociale, con programmi di 'empowerment' rivolti ai soggetti deboli della catena

interventi diretti ad affrontare il problema della costrizione alla prostituzione e del traffico delle persone, con case di accoglienza, inserimento lavorativo e alfabetizzazione.

Il Comune di Bologna si è fatto promotore anche di un coordinamento nazionale per richiedere al Parlamento un intervento per dare un'interpretazione più ampia, in senso sociale, dell'art. 16 della legge 40/98, relativo al soggiorno per motivi di protezione sociale, in ordine alla difesa dei diritti umani e per stigmatizzare il fenomeno della riduzione in schiavitù e della tratta delle persone.



Comune di Roma


Il Comune di Roma ha predisposto un Piano globale di intervento rivolto principalmente alle vittime della prostituzione coatta.

A Roma si stima che siano 3500 le persone che si prostituiscono in strada, per la maggior parte donne straniere, e tra queste circa 350/400 vivrebbero in condizione di schiavitù. Il Comune di Roma ha costruito un gruppo di coordinamento sulla prostituzione con un progetto articolato per tentare un reinserimento socio-lavorativo di queste persone, che prevede anche interventi individuali.

Le iniziative messe in atto si articolano in diverse fasi:

consulenza del Comitato Italiano per i diritti delle prostitute

microprogetti territoriali volti a conoscere il fenomeno e le sue caratteristiche

coinvolgimento diretto delle protagoniste

sensibilizzazione della cittadinanza, dei clienti e delle forze dell'ordine che operano sul territorio

convenzioni con le Asl per la creazione di spazi dedicati all'interno di ambulatori e consultori

formazione di personale (mediatori culturali) per facilitare l'accesso ai servizi

raccolta dati sulle patologie più frequentemente riscontrate tra la popolazione delle prostitute

creazione di unità di strada, per la distribuzione di materiale informativo e consulenze richieste dalle prostitute

interventi di prevenzione e cura mirati alla riduzione del danno.

Il livello successivo del piano prevede la creazione di case di fuga protette, di case di autonomia per l'allontanamento dalla strada delle prostitute che lo chiedono. E' stata prevista anche una attività di coordinamento con le strutture già attive sul territorio delle associazioni e del volontariato. Questo Piano verrà realizzato nel corso del 1999. E' già stata predisposta la mappa del territorio del Comune di Roma che evidenzia le aree di maggior concentrazione del fenomeno e sono state stipulate due convenzioni con altrettante Asl romane dove verranno effettuate le prestazioni sanitarie ambulatoriali.



Regione Umbria


La Regione Umbria aveva predisposto il 'Progetto Cabiria' come intervento di prevenzione socio-sanitaria. Il camper Cabiria operava in strada, con il supporto di specifici operatori, per il primo contatto ed informazioni alle prostitute. Il progetto è naufragato a causa delle continue retate attuate dalle Forze dell'ordine anche all'interno del camper. Ora gli operatori del Cabiria hanno presentato un nuovo progetto rivolto ai clienti delle prostitute con l'attivazione di un sito internet dove è possibile reperire informazioni rispetto alle malattie sessualmente trasmissibili. E' stata prevista la compilazione di questionari interattivi per dare la possibilità agli operatori di conoscere quali sono le pratiche sessuali più a rischio seguite dagli utenti. Infine, la regione Umbria ha finanziato la ristrutturazione di un alloggio per donne straniere in situazione di difficoltà, con la possibilità di essere utilizzato anche come rifugio per le prostitute che lo richiedano.

INTERVENTI FINALIZZATI ALLA REPRESSIONE DEL FENOMENO



Secondo alcuni rappresentanti degli enti locali (Comune di Montecatini e Verona) le azioni più incisive sono proprio quelle repressive: e le operazioni della Polizia di stato e dei Carabinieri come retate e controllo dei documenti portano anche alla individuazione degli sfruttatori. A queste azioni però, spesso non corrispondono successivi provvedimenti della Magistratura per effettuare il rimpatrio degli stranieri coinvolti. Viene in questo contesto sottolineata l'interazione tra immigrazione e prostituzione di strada.

In questo ambito la Regione Lazio ha effettuato uno studio (tramite apposita Commissione consiliare speciale sulla criminalità) che circostanzia in modo dettagliato ed articolato nel territorio (con mappatura per circoscrizione) il rapporto tra delinquenza diffusa e sfruttamento della prostituzione.

Il rappresentante della Regione Umbria mette in rilievo che data la complessità del fenomeno prostituzione sono necessari interventi su più fronti ma con politiche convergenti per evitare che per esempio progetti di prevenzione socio-sanitaria vengano contrastati come attività di favoreggiamento.



L'esperienza della provincia di Rimini


Il "Progetto Prostituzione" della Questura di Rimini (11)

Nella provincia di Rimini negli ultimi anni il problema della prostituzione di strada aveva raggiunto un livello definito non più tollerabile ai fini dell'ordine pubblico e la tranquillità sociale. Le spie di questo disagio erano le continue proteste degli abitanti che denunciavano il degrado ambientale, ed i disagi procurati dagli schiamazzi e dalle violenze che avvenivano per le strade in conseguenza di questa presenza.

La Questura di Rimini ha perciò predisposto verso la fine del 1997 un articolato progetto di intervento, nell'ambito delle opportunità offerte dalla legislazione vigente e dopo uno scrupoloso monitoraggio del fenomeno sul territorio. Questo ha permesso di individuare le zone di maggiore concentrazione del fenomeno ed anche di operare uno screening delle varie nazionalità rappresentate nella popolazione delle persone dedite alla prostituzione di strada.

Il monitoraggio ha evidenziato che il 97% delle presenze accertate erano persone straniere la maggior parte delle quali in situazione di clandestinità.

E' stata adottata una linea di intervento avente le seguenti caratteristiche:

quotidiana azione di controllo del territorio finalizzata a rintracciare le persone dedite alla prostituzione

istituzione nell'ambito della Questura di un apposito 'Gruppo operativo' costituito per l'attuazione della strategia prescelta, con funzioni di contatto e raccordo sia con il personale degli altri uffici interessati (Squadra espulsioni, Divisione anticrimine) ma anche con le associazioni di volontariato che operano per l'aiuto alle vittime del racket.

Come azione concomitante, nel gennaio1998, il sindaco di Rimini ha emanato un'apposita ordinanza contenente misure riguardanti la sicurezza stradale e l'utilizzo del demanio stradale facendo divieto a chiunque di esercitare la domanda di prestazioni sessuali a pagamento a bordo di veicoli circolanti sulla pubblica via. Un ulteriore divieto, veniva rivolto invece alle persone che si prostituiscono, riguardo all'abbigliamento indecoroso o indecente che costituisce fonte di turbativa pubblica.

Per entrambi questi divieti vengono previste sanzioni amministrative e in un anno di applicazione sono state contestate circa 300 violazione dell'ordinanza.

Queste azioni di contrasto coordinate e costanti hanno portato nell'arco di pochi mesi (fine marzo 1998) ad un ridimensionamento del fenomeno nell'ordine di circa l'80%.















LA PROSTITUZIONE DI DONNE STRANIERE A VERONA (12)


Anche a Verona, il fenomeno della prostituzione ha subito notevoli evoluzioni nell'ultimo decennio quando, a seguito dei primi flussi migratori, fecero la loro comparsa le prostitute straniere. Si trattava soprattutto di donne provenienti dai paesi dell'Africa Centrale (Ghana e Nigeria). I luoghi che frequentavano erano gli stessi che avevano sempre utilizzato le prostitute italiane cioè le zone adiacenti la stazione di P. Nuova, albergo Lux. Negli anni successivi il processo di mutamento è continuato con l'arrivo di donne dai paesi dell'Europa Centro Orientale, della ex Jugoslavia e dall'Albania. E ancora, proprio negli anni più recenti, con gli arrivi dai Paesi della ex Unione Sovietica (Russia, Bielorussia, Moldavia).

L'incremento della popolazione di prostitute ha reso maggiormente visibile il fenomeno e nuove porzioni di territorio cittadino sono state interessate dallo stesso: Zona stadio, circonvallazione Maroncelli, Porta Palio e quartiere S. Bernardino, via Galliano, Corso Milano e la statale 11 nel tratto che collega Verona a Desenzano del Garda.

E' chiaro ormai, che non si tratta più di un problema locale ma che, nel Nord Italia, vi è un unico grande mercato della prostituzione straniera che si muove ed opera lungo la statale 11 Torino-Mestre.

Proprio su questa direttrice principale si nota una grande mobilità di prostitute che si spostano periodicamente, talvolta quotidianamente, da una città all'altra o anche tra diverse province. Vi è poi una mobilità legata alle stagioni, in quanto durante i periodi estivi le prostitute si dirigono verso le zone più turistiche dove aumenta la richiesta di prestazioni. Per questo i paesi del Lago di Garda e la stessa città di Verona sono più frequentale durante il periodo estivo.

Come si può ben comprendere è molto difficile fare stime precise circa il numero di prostitute straniere presenti a Verona proprio in relazione alla variabilità del mercato e alla continua mobilità delle stesse. Nei primi mesi del 1999 l'ufficio stranieri della Questura di Verona stimava la presenza di circa 250 prostitute sulla strada (13).

Le caratteristiche dello sfruttamento non sono diverse da quelle individuate a livello nazionale. Sia le ragazze dell'Est Europa che le Africane sono gestite da sfruttatori (che generalmente ne controllano 2 o 3). Viene riscontrato anche a livello locale il dato che le donne nigeriane per liberarsi sono costrette a pagare un debito all'organizzazione che le gestisce, mentre le ragazze albanesi sono al centro di una vera e propria compravendita tra clan e vivono in una situazione di assoluta segregazione e schiavitù

Per quanto riguarda il reclutamento delle donne nei paesi di origine le modalità sono in continua evoluzione e recentemente sono state individuate nei pase dell'ex Unione Societica delle vere e proprie 'agenzie' che reclutano le donne proprio allo scopo di venire in Italia a prostituirsi, si occupano poi di tutte le incombenze legate all'ingresso in Italia, che può essere clandestino, di solito attraverso la frontiera con la Slovenia, oppure con regolari visti per motivi turistici. Anche queste donne per riscattarsi devono rimborsare all'agenzia che le ha reclutate una cifra che pare quantificarsi intorno ad un anno di lavoro, dopo di che sono libere di continuare a lavorare autonomamente.
























Sullo sfondo di quali problematiche


Per affrontare le problematiche connesse alla prostituzione di strada parleremo di una esperienza, attivata dal Servizio per le Tossicodipendenze e dal Consultorio familiare di Villafranca nella provincia di Verona (14). La U.L.S.S. 22 è stata interessata dal fenomeno della prostituzione 'migrante' perché comprende nel suo territorio alcuni paesi del lago di Garda ed è attraversata dalla Statale 11, dove operano la maggior parte delle prostitute straniere.

In questo contesto la direzione della stessa U.L.S.S. 22 ha recepito nel maggio 1996 il progetto "Benessere Donna Straniera" promosso dal Ministero della Sanità che ha permesso ad un gruppo di operatori dei servizi sopra menzionati di approntare uno specifico programma di prevenzione sanitaria rivolto alle prostitute straniere con i seguenti obiettivi:

prevenire la diffusione di malattie infettive (infezione da HIV, epatiti ecc.)

tutelare la gravidanza e la maternità

ridurre il tasso di interruzioni volontarie di gravidanza

monitorare la popolazione delle prostitute immigrate

Innanzitutto, quindi un intervento di tutela della salute pubblica che si è ampliato poi anche verso interventi più sociali mirati ai bisogni del gruppo target. Ciò in conseguenza della consapevolezza, acquisita da alcuni operatori, circa le situazioni di marginalità sociale e di sfruttamento in cui sono costrette la maggioranza delle sex worker straniere.

Si è proceduto innanzitutto con una adeguata preparazione degli operatori del Sert e del Consultorio familiare operata con la consulenza di operatori socio-sanitari del Comitato per i Diritti Civili delle Prostitute. Il Comitato ha dato la propria disponibilità nell'ambito del progetto europeo (TAMPEP) che coinvolge quattro paesi (Italia,Germania,Austria,Olanda) con l'obiettivo principale della riduzione del danno rispetto alla malattie sessualmente trasmissibili, rivolto proprio al mondo della prostituzione straniera.

Il reclutamento delle utenti sulla strada si è svolto con una unità mobile e l'ausilio di alcune "mediatrici culturali" (persone appartenenti agli stessi gruppi etnici della prostitute) in precedenza preparate ad effettuare l'azione informativa e stimolare le prostitute ad avvicinarsi al servizio ambulatoriale.

Una volta avviato il processo le utenti sono arrivate in numero sempre maggiore attraverso il passaparola tra loro

L'attività si svolge presso il Distretto di Villafranca ogni martedì pomeriggio dalle 13 alle 16 in uno spazio ambulatoriale riservato dove operano 6 figure professionali: un medico internista, un medico ginecologo, un'ostetrica, due infermiere professionali e un'educatrice.

Oltre ad una serie di esami e controlli clinici, su base volontaria, viene proposta la compilazione di un questionario riguardante dati anagrafici, demografici, sessuologi e medici. In 24 mesi di attività sono state osservate 156 donne di età compresa tra i 17 e 36 anni. I dati che ne sono emersi offrono un quadro particolareggiato e illuminante delle problematiche connesse alla prostituzione. Si sono riscontrate differenti caratteristiche nella popolazione di prostitute straniere in relazione alla provenienza, all'età, allo stato civile. Sempre con il questionario vengono rilevate informazioni sulle condizioni abitative, i luoghi di residenza il titolo di studio ed anche le condizioni ed i luoghi di lavoro, il numero di clienti per settimana (che variano da un minimo di 10 ad un massimo di 100) il numero di giorni lavorati,(di solito sette su sette) ed infine il tipo di prestazioni richieste dei clienti (il 51% dei quali chiede rapporti sessuali non protetti). L'analisi di questi primi due anni di intervento ha dato buoni risultati, come gli stessi operatori dichiarano, in ordine alla continuità di accesso al servizio, alla costituzione di una rete territoriale di coordinamento tra servizi sanitari ed Associazioni di volontariato per fronteggiare in modo sinergico le problematiche sociali inerenti alla prostituzione di strada. Non ultimo anche una certa sensibilizzazione della popolazione locale, sia per la conoscenza delle situazioni in cui operano le persone prostitute sia perché appare evidente che un simile intervento sanitario tutela anche i clienti e di conseguenza l'intera popolazione. Tra gli obiettivi di ulteriore intervento è stato individuato quello della formazione di tutto lo staff ad una funzione di 'mediazione culturale'.








LE INIZIATIVE DEL COMUNE DI VERONA



Ordinanza sindacale n. 646 dell'8.8.98 (allegato n. 1)

Ordinanza sindacale n. 523 del 6.7.99 (allegato 2)


Con la prima ordinanza del Sindaco di Verona dal titolo "Misure preordinate ad una maggiore sicurezza stradale nonché ad un ordinario utilizzo del demanio stradale . Divieti riguardanti la domanda e l'offerta di prestazioni sessuali a pagamento svolte sul suolo pubblico." è stato introdotto il divieto, su tutto il territorio del Comune, di contrattare prestazioni sessuali a pagamento a bordo di veicoli circolanti sulla pubblica via. Viene inoltre fatto divieto di indossare abbigliamento indecoroso o indecente ovvero mostrare nudità, al fine di tutelare il decoro e la decenza ma anche per evitare di distrarre l'attenzione dei conducenti con conseguente pericolo per la sicurezza stradale. L'ordinanza prevede infine il divieto di soddisfare bisogni corporali, in aree e spazi pubblici non adibiti allo scopo Le multe previste variano da un minimo di 800.000 fino ad 1000.000 di lire per il primo punto e da lire 500.000 a 1.000.000 per i altri due divieti individuati.

Con questa ordinanza la Giunta veronese è entrata in campo con una prima azione di repressione del fenomeno della prostituzione di strada, se non per risolvere il problema con l'intento di contrastarlo e ridurne la portata sul territorio cittadino. All'ordinanza 646, che è tuttora in vigore, nel primo mese di applicazione i vigili urbani hanno riscontrato 239 contravvenzioni (15).

Con la seconda ordinanza viene introdotto un ulteriore inasprimento della sanzione per la violazione del primo divieto con aumento della multa alla misura massima di lire 1 milione.




Protocollo intesa tra Sindaco e Prefetto (allegato n. 3)


Il 4.12.98 è stato firmato un protocollo di intesa fra Prefettura e Comune di Verona per promuovere nuove forme di collaborazione tra i soggetti istituzionalmente preposti a garantire la sicurezza della cittadinanza. I due soggetti firmatari si impegnano a coordinare le attività e definire le priorità di intervento per situazioni di rischio o casi di disagio. Il Sindaco darà notizia al Prefetto dei progetti che l'amministrazione comunale elaborerà per fronteggiare situazioni di degrado sociale e verranno concordate, in sede di Comitato provinciale per l'ordine e la sicurezza, le linee di indirizzo per l'attività di controllo svolta dalla polizia municipale.e iniziative comuni di formazione e aggiornamento alle forze di polizia e ai vigili urbani sul tema della gestione della sicurezza. Si prevede anche l'attivazione di un osservatorio sulle condizioni della sicurezza nella città con azioni di verifica circa le iniziative messe in campo e con la divulgazione concordata di informazioni alla cittadinanza e agli organi di stampa.


























INTERVENTI SOCIO ASSISTENZIALI



Modalità della ricerca


Per rilevare le esperienze attive nella provincia di Verona sul fronte socio-assistenziale nei confronti delle prostitute ci siamo rivolti innanzitutto al Comune di Verona, per le competenze istituzionali in materia, e poi ad istituzioni private come CE.ST.IM. (Centro Studi Immigrazione) e altre Associazioni di volontariato che da anni sono attive in questo settore. Abbiamo perciò individuato: il Settore Servizi Sociali del Comune di Verona, il Centro di ascolto della Caritas e la Casa di accoglienza della Suore della Misericordia (Verona centro). Tra i mesi di giugno e settembre 1999 sono stati contattate dette istituzioni. Per raccogliere le informazioni ci siamo avvalsi di colloqui guidati da un questionario aperto al fine di rilevare le esperienze in atto, il tipo di progetti, i finanziamenti, il contesto istituzionale in cui le iniziative si collocano, a chi sono indirizzate ed infine le valutazioni degli operatori coinvolti. (Allegato 4)



Centro di Ascolto Caritas


Fin dal 1992 la Caritas di Verona ha attivato un Centro di ascolto come punto di incontro, di ascolto e di comprensione per le persone in stato di bisogno.

Negli ultimi anni questo Centro è diventato un punto di riferimento per le donne, soprattutto straniere, che si prostituiscono.

Per far fronte alle sempre crescenti richieste di aiuto la Caritas ha allestito una casa di accoglienza dove ospitare le persone che chiedono di uscire dalla prostituzione: in questi anni ne sono state accolte oltre duecento.

Il Centro di ascolto funziona come primo contatto perché le donne (spesso ragazze) arrivano direttamente dalla strada in condizioni precarie sia dal punto di vista fisico che psicologico.

Quando viene decisa l'accoglienza si avvia un percorso personalizzato mirato al recupero psico-fisico in un primo momento, e poi si attivano altri interventi di lungo periodo per l'acquisizione di autonomia della persona.

Proprio nella primavera scorsa la Caritas ha attivato a tal fine un corso di educazione e formazione della durata di quattro mesi, rivolto alle ospiti della casa di accoglienza. Vi hanno partecipato 11 donne. Il corso prevede, con l'ausilio di insegnanti volontari, lezioni per l'apprendimento della lingua italiana, di educazione sanitaria, nozioni di pronto soccorso e cura delle persone malate, pratiche domestiche, lezioni per la formazione umana e religiosa. Sono stati previsti anche degli stage presso famiglie appositamente selezionate e preparate al fine dell'accoglienza. Il primo ciclo di formazione attivato quest'anno si è concluso nello scorso mese di giugno. La Caritas ha messo a disposizione delle donne che partecipavano al corso borse di studio per garantire loro un minimo di autonomia finanziaria durante tutto il periodo della frequenza.

La Caritas, il cui direttore coordina le attività della Associazioni cattoliche che operano in questo ambito, non ha avuto finora sostegno economico o finanziamenti pubblici per queste iniziative. Da alcuni mesi partecipa anche al tavolo di confronto fra istituzioni pubbliche ed associazioni del volontariato promosso dal Comune di Verona

Il Centro di Ascolto ha attivato un contatto con il Gruppo Sert-Consultorio Familiare della ULSS 22 di Villafranca che gestisce un progetto per la salute delle prostitute di strada.

Un altro ambito di attività promosso dalla Caritas riguarda l'informazione mediante convegni ed incontri rivolti alla cittadinanza per fornire strumenti di analisi e comprensione del fenomeno. Sono già state promosse le seguenti iniziative:

Convegno sul problema prostituzione a Verona dal titolo "Maddalena Libera" presso il Teatro del Seminario di San Massimo 13.11.98

Gruppo di tre incontri in collaborazione con l'Associazione Papa Giovanni XXIII, presso il Centro Toniolo di Verona, dal titolo:

Traffico delle donne ai fini della prostituzione. Come funziona, come intervenire; 5 febbraio 1999 - con la partecipazione del Dott. Lanzellotto della Questura di Rimini.

Identikit del 'cliente'. Quali strumenti di aiuto e di dissuasione -19.2.99- con la partecipazione della Dott.ssa Iole Baldaro Verde, psicoterapeuta, presidente dell'Associazione italiana per la ricerca in sessuologia.

Le donne schiavizzate. Il dramma umano, la spiritualità: come intervenire -27.2.99- con la partecipazione di Don Oreste Benzi presidente della Associazione Papa Giovanni XXIII, e alcune testimonianze di donne riscattate dal racket.


Casa di accoglienza Sorelle della Misericordia


Nel novembre 1990 è iniziata l'attività della casa della Misericordia finalizzata, in un primo momento, alle donne sole e bisognose di aiuto. Negli anni seguenti le richieste sono cambiate e ora il 99% delle richieste di aiuto provengono da donne straniere che chiedono di uscire dalla prostituzione.

E' strutturata come casa di accoglienza, spesso serve come via di fuga per donne clandestine e fuori da qualsiasi tutela legale. Vengono accolte donne sole oppure in stato di gravidanza, ma non quelle con bambini che vengono indirizzate presso altre strutture più consone all'infanzia. Con queste donne vengono predisposti percorsi personalizzati perciò non vi sono periodi prefissati di permanenza che possono variare da caso a caso da un minimo di uno fino a tre anni. La presa in carico della donna avviene di solito tramite il filtro del Centro di ascolto della Caritas cui le ragazze si rivolgono in cerca di aiuto. Vi è un primo momento di inserimento in cui le donne vivono con le suore e le altre ospiti organizzate come una grande famiglia.

Questo primo periodo è caratterizzato da molte ore di riposo, per la ripresa di ritmi sonno/veglia, da una buona alimentazione, (spesso le donne arrivano malate o anche malnutrite) dalla cura della propria persona. Per procedere in questo cammino ci si avvale del supporto di psicologi o altri specialisti se richiesti dalle donne, mai in modo forzato. La prima fase dell'accoglienza varia dalle tre o quattro settimane poi, si passa ad un altro periodo di circa un mese in cui si incomincia un inserimento in varie attività domestiche e (ad esempio la preparazione del cibo per se e per le altre ospiti) poi, quando si sentono pronte, riprendono ad uscire. Per tutte queste attività ci si avvale anche dell'ausilio di educatrici, qui infatti fanno il loro tirocinio le allieve della facoltà di scienza dell'educazione dell'Università di Verona. Per i problemi legali, come le regolarizzazioni o altri documenti, funziona l'ufficio legale della Caritas.

La fine del percorso avviene quanto la donna è in grado di uscire all'esterno con una autonoma soluzione abitativa e di lavoro. Quasi tutte le donne mantengono anche in seguito un rapporto con la struttura. La casa di accoglienza opera in rapporto di convenzione con la Diocesi di Verona, che copre direttamente le spese, mentre tutta l'attività di servizio viene effettuata dalle suore e da volontari quindi è assolutamente gratuita per le ospiti.

Il numero di donne accoglibili è di 12 perché la casa è strutturata con questo numero di stanze, ma anche da un punto di vista della convivenza si considera questa la capienza ottimale per il buon funzionamento della struttura.Tra loro, le ospiti non socializzano molto perchè hanno bisogno di molta privacy. Grandi strutture non sarebbero certo adatte a questi percorsi così delicati. In questa casa prestano la loro attività sette suore, come operatrici fisse, più due educatrici. Quando neccesario e su richiesta delle ospiti si ricorre alla consulenza di medici specialisti sempre volontari. La struttura si avvale poi del sostegno di una rete di famiglie che collabora al momento dell'inserimento lavorativo e sociale; è necessario infatti che si stabiliscano rapporti con persone al di fuori della struttura protetta.

Viene rilevato però, che per questo tipo di accoglienza sarebbe necessario ridurre i tempi di permanenza e quindi vi sarà in futuro la necessità di poter usufruire di altre case cosiddette di seconda accoglienza per separare le due fasi, quella della prima accoglienza, legata all'emergenza e quella invece relativa ai percorsi formativi e lavorativi, che risulta più lunga. Per ora questa casa deve svolgere insieme le due funzioni. La valutazione delle suore che gestiscono la casa di accoglienza è certamente positiva tanto che si intende continuare questo servizio sempre nello spirito di accoglienza verso ' i più poveri' cioè coloro che la società respinge.

Da parte della cittadinanza, al di là di attestati di stima di pura circostanza non si è riscontrata grande collaborazione e neppure interessamento, dovuti forse alla paura di affrontare un problema come la prostituzione, ma anche alla mancanza di conoscenze su questa tematica.

Finora non si sono instaurati rapporti costanti con le rappresentanze degli stranieri presenti a Verona, ma spesso sono le stesse comunità che inviano le donne alla casa di accoglienza nel tentativo di allontanare dal gruppo a causa della loro attività. I rapporti con la Questura sono sempre stati improntati alla correttezza anche se non vi sono corsie preferenziali (per esempio per il rilascio di documenti). Non vengono comunque frapposti ostacoli. Spesso sono le stesse forze dell'ordine che portano o indirizzano le ragazze alla casa di accoglienza sapendo il tipo di intervento che viene proposto e che finchè sono qui sono protette.

Anche la responsabile della casa di accoglienza partecipa al Coordinamento cittadino promosso dal Comune sul tema della prostituzione.







Un progetto per Verona


L'Amministrazione comunale di Verona con delibera di Giunta n. 784 del 25.11.98 ha approvato il Progetto in attuazione della Legge Regionale 16 dicembre 1997 N° 41 avente per oggetto "Abuso e sfruttamento sessuale: interventi e promozione della persona".(allegato 5)

Il Comune ha attivato una commissione di studio finalizzata ad approfondire le problematiche connesse all'abuso e sfruttamento sessuale. A tal fine è stato istituito un gruppo di lavoro tra i soggetti a diverso titolo interessati al fenomeno, Comune di Verona, l'Azienda ULSS 20, Caritas, Associazione Papa Giovanni XXII e Comunità dei Giovani che insieme hanno elaborato il progetto orientato alla tutela socio sanitaria delle persone implicate nella prostituzione di strada e che concorreranno a realizzare con i seguenti obiettivi:

tutela della salute delle donne che vivono situazioni di sfruttamento e di prostituzione, nonché la tutela della salute dell'intera comunità

promozione e sostegno di percorsi di reinserimento sociale

riduzione della conflittualità fra mondo della prostituzione e società civile

promozione di una comunità più consapevole rispetto ai problemi connessi con l'abuso e lo sfruttamento sessuale di cui la prostituzione è espressione.

Le strategie individuate vengono ripartite tra i soggetti coinvolti:

Comune di Verona:

attivazione a livello istituzionale di un tavolo di confronto fra istituzioni pubbliche ed associazionismo per implementare le politiche. A livello operativo garantire il raccordo tra i vari soggetti che partecipano alle azioni progettuali per una realizzazione unitaria, sinergica, complementare del progetto.

Attivare percorsi di aiuto e di sostegno economico per il reinserimento sociale delle donne che chiedono di uscire dalla prostituzione; attivare un servizio di mediazione culturale e di consulenza legale per agevolare la presa in carico delle richieste di cambiamento ed infine l'allestimento delle strutture di accoglienza necessarie allo scopo (individuati in 3 posti di pronta accoglienza e 6 posti per la seconda accoglienza)

ULSS 20:

attività di consulenza socio sanitaria e psicologica, attività informativa mirata ai giovani delle scuole superiori

Caritas Diocesana e Associazione Papa Giovanni XXIII:

attività di formazione dei volontari, interventi informativi rivolti alla cittadinanza, gestione unità di strada.

Comunità dei Giovani

formazione degli operatori che lavorano al progetto e gestione delle strutture di accoglienza predisposte dal Comune.

L'importo complessivo del progetto è di lire 284 milioni di cui 200 contributo Regione Veneto (legge regionale n. 41) 49 milioni fondi stanziati dal Comune, 35 milioni risorse proprie degli altri attuatori.

A tutt'oggi il progetto ha visto l'attivazione del tavolo di Coordinamento tra i soggetti attuatori, l'attivazione della unità di strada, (peraltro già in precedenza operante anche al di fuori di questo progetto), l'inserimento di una assistente sociale part-time presso l'ufficio Stranieri del Comune e la predisposizione di una graduatoria per assunzione di alcuni mediatori culturali.

Nel prossimi mesi inizieranno i corsi di formazione per gli operatori in gestione alla Comunità dei Giovani con la consulenza della ULSS 20.



















VALUTAZIONE INTERVENTI DEL COMUNE



Per quanto riguarda i provvedimenti messi in atto dal Comune di Verona per contrastare il fenomeno della prostituzione appare evidente che si è trattato, in un primo periodo, solamente di interventi di tipo repressivo: azioni dissuasive come l'applicazione delle multe ai clienti ed alle prostitute. Successivamente, in attuazione della legge regionale n. 41/97 sono stati previsti interventi socio-assistenziali diretti alle persone che intendano uscire dalla prostituzione.

In relazione ad altre iniziative operanti a livello nazionale si può notare come l'intervento qui progettato utilizzi alcuni degli elementi che caratterizzano le esperienze attuate da altre municipalità e risulti perciò un compendio tra questi e gli interventi già attivati a livello locale dalle associazioni di volontariato che da anni sono impegnate sul fronte dell'assistenza alle vittime della prostituzione.

Sicuramente i provvedimenti messi in campo dal Comune rispondono ad un'ottica di tipo emergenziale, in seguito alle proteste della popolazione ma anche su stimolo delle associazioni del volontariato che, in varie occasioni di dibattito, hanno evidenziato la poca attenzione dell'ente pubblico e la carenza di risorse messe a disposizione per fronteggiare queste drammatiche realtà sociali.

Il progetto per Verona che si difinisce "orientato alla tutela socio sanitaria delle persone implicate nel fenomeno" non prevede tuttavia, alcun intervento specifico di prevenzione sanitaria e neppure individua obiettivi e modalità da perseguire per la tutela della salute delle persone implicate, sia prostitute che clienti, limitandosi l'apporto della ULSS ad una attività di consulenza specialistica e alla formazione sanitaria degli operatori implicati nel progetto.

Inoltre, questo progetto, non individua alcuna particolare forma di collaborazione con le forze dell'ordine, che per la loro attività istituzionale sono quotidianamente a contatto con le problematiche relative alla prostituzione, come invece è stato previsto con il protocollo di intesa tra Sindaco e Prefetto sul fronte delle attività repressive. La comunicazione della Commissione europea raccomanda (16) negli interventi un approccio multidisciplinare e coordinato tra i diversi soggetti che agiscono in questo campo, e una sinergia negli interventi sia sul fronte delle azioni repressive sia di quelle di assistenza e aiuto alle vittime

L'attività di coordinamento di cui si è fatto promotore il Comune verso le istituzioni pubbliche e private che a diverso titolo sono impegnate a realizzare il progetto per Verona, nonché l'attivazione di un osservatorio sul fenomeno dello sfruttamento della prostituzione, rappresentano quindi un primo passo indispensabile per affrontare la problematica. I tempi di realizzazione degli interventi previsti, le modalità e la continuità con cui verranno messe in campo le risorse, potranno dimostrare la reale volontà politica di occuparsi del problema, diversamente questo progetto resterà a distanza di qualche anno, solo una dichiarazione di propositi.

E' auspicabile, ai fini della continuità dell'intervento, che vengano fin da ora ricercate altre fonti di finanziamento, per esempio a livello europeo e nazionale, cui i comuni e le associazioni possano accedere predisponendo appositi progetti rivolti in particolare alle vittime del traffico di esseri umani, proprio in relazione alla peculiare posizione della città di Verona che si trova al centro di direttrici strategiche nelle comunicazioni e di conseguenza anche di traffici illeciti come appunto l'immigrazione clandestina ai fini della prostituzione.




















NOTE


in G.Devoto - G. Oli, Nuovo vocabolario illustrato della lingua italiana, 1987.

Ibidem.

Giovanna Cavalli, Protette come i pentiti le lucciole accusano in aula gli sfruttatori, in Corriere della Sera del 10.3.1999 pag.17.

ibidem, pag.17.

Dr.Camillo Smacchia*,Ed.Paola Paon*,Dr. Paola Tommasi**,Dr.Antonio Paroli*,Dr. Giovanni di Perri,*** Prof, Ercole Concia***(*-Servizio Tossicodipendenze-**Consultorio familiare ULSS 22 Villafranca di Verona ***Cattedra di Malattie infettive - Università di Verona), Prostituzione,Immigrazione, clandestinità:i risultati di due anni di assistenza sanitaria e le prostpettive di intervento sociale di un ambulatorio dell'U.L.S.S. 22 del Veneto.

Lorenza Maluccelli, Rappresentante del comune di Bologna, in Indagine conoscitiva sugli aspetti sociali e sanitari della prostituzione, (Audizione dei rappresentanti delle Regioni e degli enti locali) Commissione XII, Camera dei Deputati, seduta 3.12.1998, p.67.

United Nation Office at Vienna, United Nation Office for Drug Control and Crime Prevention, Global Programme against Trafficking in Human Beings,An outline for action,February 1999,pag 6.

Communication from the European Commission to che Council and the European Parliament on trafficking in Women for the purpose of sexual exploitation,Bruxelles, 20.11.96,pag. 4.

International Organisation for Migration,Trafficking in women for sexual exploitation to Italy,June 1996.

Camera dei Deputati,Commissione XII (Affari sociali),Indagine conoscitiva sugli aspetti sociali e sanitari della prostituzione (Audizione dei rappresentanti delle regioni e degli enti locali), seduta di giovedì 3 dicembre 1998.

Relazione del dr. Girolamo Lanzellotto, 1°Dirigente della Polizia di Stato, Dirigente delle Divisione di Polizia Anticrimine della Questura di Rimini, in occasione dell'incontro sul tema "Traffico delle donne ai fini di prostituzione. Come funziona, come intervenire" tenutosi a Verona il 5 febbraio 1999.

Matteo Danese,"Il traffico di migranti e le sue influenze nei mercati locali della prostituzione" Università degli Studi di Trento, Facoltà di Giurisprudenza, Tesi di Laurea anno accademico 1996-97, pag.91.

"Non sempre sono Schiave" L'Arena 10.4.99

Dr.Camillo Sacchia e altri, op. cit. sopra a nota n. 05.

In un mese 239 multe ai clienti delle lucciole, L'Arena 10 settembre 1998,pag.15.

Communication from the European Commission to che Council and the European Parliament on trafficking in Women for the purpose of sexual exploitation,Bruxelles, 20.11.96, pag.6.

























PRESENTAZIONE RASSEGNA STAMPA


Metodo di rilevazione


Questa parte della ricerca consiste nella rilevazione degli articoli di stampa sul tema della prostituzione di strada in relazione al fenomeno immigratorio. Si è proceduto alla individuazione di un periodo temporale compreso tra i mesi di novembre 1997 e giugno 1999. Questo in relazione alla predisposizione delle prime iniziative dei Comuni sul tema ed al conseguente dibattito giornalistico di rilevanza locale e nazionale. Tale dibattito è ancora in corso soprattutto in relazione alle misure proposte dal Governo nel marzo 1999 per contenere il fenomeno del traffico di persone ai fini di sfruttamento della prostituzione, ed alle proposte di legge presentate in Parlamento da varie forze politiche, per la revisione della Legge Merlin. Per quanto riguarda la stampa nazionale ci siamo avvalsi della documentazione stampa della Camera dei Deputati Ufficio Stampa- dal titolo 'Le nuove schiavitù'- relativa al periodo 23.12.97/27maggio 1999. Per quel che riguarda il livello locale è stata effettuata una rassegna stampa dal quotidiano L'Arena e da altre fonti stampa rilevate dall'archivio del CE.ST.IM. (Centro Studi Immigrazione) di Verona.

L'approccio di pura rilevazione ha comportato la raccolta di tutti gli articoli di interesse e la loro riproduzione fotostatica. Successivamente per procedere ad una catalogazione del materiale si è proceduto alla lettura degli articoli entrando nel merito del contenuto degli stessi considerando per esempio come vengono descritti i fatti, con attenzione all'aspetto umano, come viene descritto l'impatto del fenomeno sulla popolazione locale e come viene rappresentato, se in modo efnatizzato o sottaciuto, quando compare un riferimento alle istituzioni e quali di queste vengono più spesso menzionate ( forze dell'ordine, comuni o altre associazioni) . Si è cercato di vedere come la stampa locale ha riportato i temi e del dibattito teorico in corso e se ne sono stati considerati altri. Sulla base di queste considerazioni si è proceduto alla catalogazione degli articoli di stampa con i seguenti criteri :

Evidenziazione del problema

Analisi della tematica

Discussione dei provvedimenti

Nell'ambito di ogni criterio gli articoli sono stati catalogati per genere e per titoli (fatti di cronaca, inchieste giornalistiche, lettere della popolazione), (analisi ed approfondimento, dossier giornalistici, materia legislativa),.(azioni di contrasto, provvedimenti dei Comuni, iniziative socio assistenziali) e successivamente numerati in ordine cronologico.




Obiettivi


L'intento della ricerca è quello di far emergere alcuni degli elementi che caratterizzano, sulla stampa, il fenomeno indagato: la sua rappresentazione, l'analisi delle problematiche connesse ( immigrazione, clandestinità, criminalità) Come vengono presentati i disagi e le reazioni della popolazione, se vengono associate alle richieste di cambiamento delle leggi, se vengono proposte equazioni prostituzione/immigrazione. Quali tipi di iniziative vengono messe in risalto, se quelle di contrasto o quelle di sostegno. Quale risonanza viene data all'intervento di politici e amministratori.

Di certo la presentazione di una rassegna degli articoli di stampa sul tema della prostituzione delle donne straniere non potrà fornire, da sola, una lettura esauriente del un fenomeno, ma sarà strumento, con alcune valutazioni critiche, di comprensione soprattutto delle diverse rappresentazioni che si possono avere della stessa realtà.

Un altro obiettivo di questa ricerca è quello proporsi come un tentativo di raccolta sistematica di dati, informazioni, e documenti un lavoro aperto ad ulteriori apporti e aggiornamenti che possa risultare utile all'analisi del fenomeno o ad altri lavori di ricerca e comparazione.











RASSEGNA STAMPA LOCALE: DAL NOVEMBRE 1997 A GIUGNO 1999



Quotidiano L'Arena

Settimanale Verona Fedele

Mensile Raggio, Fatti, problemi linee della missione



Schema classificazione articoli:



DI CRONACA


Fatti di cronaca (A) n.57 articoli

Inchieste giornalistiche (B) n.13 articoli

Reclami della popolazione                          (C) n.21 articoli



DI ANALISI


Analisi e approfondimento                          (D) n.16 articoli

Opinione (E) n. 6 articoli

Sulla legislazione (F) n.13 articoli

Proposte operative (G) n. 8 articoli

Retrospettiva (H) n. 4 articoli


SUI PROVVEDIMENTI


Azioni di contrasto (I) n. 34 articoli

Provvedimenti dei Comuni (L) n. 30 articoli

Iniziative di sostegno (M) n. 9 articoli




FATTI DI CRONACA



A01      Faccia a faccia con i suoi rapitori L'Arena 01.6.99

A02      Picchia la collega lucciola per l'affitto-marciapiede L'Arena 30.5.99

A03      Massacrò prostituta Condannato a 8 anni L'Arena 30.4.99

A04      Rapita e fatta prostituire a 14 anni L'Arena 29.4.99

A05      Contestate altre accuse per le botte alla lucciola L'Arena 27.3.99

A06      Rapinato nella notte da coppia di viados L'Arena 14.3.99

A07      Coltellate alle rivali che avevano usurpato il loro marciapiede

L'Arena 28.2.99

A08      Lucciola rapita e violentata L'Arena 12.2.99

A09      Minorenne-schiava liberata dagli agenti L'Arena 13.2.99

A10      Per una donna accoltella l'amico:rivendicavano la "proprietà " di una prostituta

L'Arena 23.1.99

A11      Sparò alla fidanzata per una "sgarro" L'Arena 19.1.99

A12      Prostituzione. Si allunga l'ombra del racket. Genova spari tra immigrati. Ucciso un albanese L'Arena 09.1.99

A13      Due lucciole si picchiano e finiscono all'ospedale L'Arena 05.1.99

A14      Milano Per farla prostituire uccidono la sorellina L'Arena 27.12.98

A15      Albania, vendute dai genitori a 12 anni per entrare nel giro delle baby-squillo

Salerno, 19 in carcere L'Arena 25.11.98

A16      Un ultimo cliente poi l'addio alla vita L'Arena 20.11.98

A17      Coltellate alle "rivali" L'Arena 12.11.98

A18      Due Macedoni in manette per aggressioni alle prostitute L'Arena 12.11.98

A19      Sfigurata dalle botte Aggressione probabilmente riconducibile al racket della prostituzione L'Arena 29.9.98

A20      Minacciò di uccidere per aiutare le lucciole Scovato e denunciato

L'Arena 18.9.98

A21      Prostitute nel mirino degli sfruttatori Sulla Statale 11 due ragazze rapinate. Una è stata picchiata e violentata L'Arena 15.9.98

A22      Lucciola sfregiata a colpi di coltello L'Arena 06.9.98

A23      Coltellate fra lucciole sulla Statale 11 L'Arena 19.7.98

A24      Quattro indagati per un omicidio. C'è una pista per l'uccisione nelle vicinanze di Peschiera di una giovane prostituta africana L'Arena 16.7.98

A25      Pisa Prostituta morta, il parà confessa "Ma non sono un serial killer"

L'Arena 08.6.98

A26      Assassinato per uno sgarro al racket L'Arena 04.8.98

A27      Scie di sangue senza colpevoli. Muratore accoltellato nella piscina poi la lucciola massacrata a sassate L'Arena 03.8.98

A28      Pista nel basso Garda per la "lucciola"uccisa L'Arena 02.8.98

A29      "Schiava" denuncia la padrona Prostituta costretta a pagare 60 milioni per tornare libera L'Arena 26.6.98

A30      Massacrata dalle compagne? I carabinieri avrebbero un nome e una fotografia della "lucciola" assassinata forse durante una lite L'Arena 07.6.98

A31      Ancora senza nome la "lucciola" uccisa L'Arena 06.6.98

A32      E' lei, qualcuno l'ha conosciuta? Ha un nome la giovane"lucciola"trovata morta in un campo Nigeriana, aveva 22 anni e da poco lavorava sulla Statale 11 L'Arena 09.6.98

A33      "Lucciola" nigeriana sfigurata e uccisa E' il secondo omicidio di una prostituta di colore con un'arma da taglio in sei mesi. I carabinieri cercano di dare un'identità alla vittima L'Arena 05.6.98

A34      Genova Per il serial Killer spunta l'ipotesi della xenofobia L'Arena 31.5.98

A35      Pretende 25 mila lire e picchia la lucciola L'Arena 30.5.98

A36      "Lucciola" derubata da due finti clienti L'Arena 24.5.98

A37      Caccia all'uomo in Liguria Lucciola uccisa. Un serial Killer malato di Aids? L'Arena 16.4.98

A38      Sesta prostituta uccisa. La Liguria ha paura L'Arena 15.4.98

A39      La prostituta con l'Aids si sta curando Infettava i clienti ad Arezzo

L'Arena 11.4.98

A40      In Toscana un'altra "lucciola" a rischio Aids L'Arena 06.4.98

A41      Rapina alle lucciole In tre nei guai L'Arena 02.4.98

A42      Prostituzione a Milano "Salvata" dalla strada un'albanese di 14 anni

L'Arena 01.3.98

A43      Tentata estorsione a una lucciola. Finisce in carcere L'Arena 20.2.98

A44      Tunisini denunciati da altre "lucciole" per rapina e violenze

A45      Storie della Statale 11. "Lucciole" rapinate dai clienti e baruffe a coltellate tra viados L'Arena 27.1.98

A46      La prostituta ora parla e accusa "Quella sera Chiappinelli mi ha aggredita e massacrata di botte" L'Arena 25.1.98

A47      Prigioniera di due tunisini. Ragazza macedone, prostituta saltuaria, rapita, violentata e segregata in una casa di Domegliara L'Arena 23.1.98

A48      Adesso ha un nome. E' stata identificata la ragazza ridotta in fin di vita sulla Gardesana L'Arena 20.1.98

A49      Lei sta morendo, lui non parla. Non emerge dall'interrogatorio il movente del feroce pestaggio della prostituta albanese L'Arena 17.1.98

A50      Massacrata a colpi di chiave inglese. Una prostituta albanese di vent'anni in fin di vita, l'aggressore era un cliente. L'Arena 15.1.98

A51      Ha un nome la nigeriana assassinata. I carabinieri hanno recuperato il passaporto della giovane accoltellata a Sona. L'Arena 30.12.97

A52      E' morta la giovane nigeriana accoltellata sulla statale del sesso

L'Arena 29.12.97

A53      "Lucciola" accoltellata. Misteriosa aggressione nella notte a Sona, grave una giovane nigeriana. L'Arena 28.12.97

A54      Prostituta picchiata in via Galliano. La polizia arresta un giovane

L'Arena 23.12.97

A55      "Lucciola" aggredita da un immigrato L'Arena 25.11.97

A56      Il rifugio delle "lucciole" Cedeva la casa in cambio della metà dell'incasso L'Arena 21.11.97

A57      Botte e violenze a tre slave. Arrestato un marocchino L'Arena 07.11.97











INCHIESTE GIORNALISTICHE



B1 Sulle strade a luci rosse i clienti si moltiplicano L'Arena 27.5.99

B2 Zai, la nuova frontiera a luci rosse L'Arena 26.5.99

B3 Prostitute più a rischio L'Arena 04.4.99

B4 In Veneto una prostituta su 5 è malata L'Arena 28.2.99

B5 Identikit del cliente delle prostitute L'Arena 17.2.99

B6 "Le disprezzano, ma vivono ricattate e nella paura" L'Arena 04.2.99

B7 Catullo, porta delle lucciole L'Arena 17.11.98

B8 Spaccato di vita da marciapiede L'Arena 25.10.98

B9 Una vita senza tetto ne legge. Il crimine parla straniero L'Arena 03.8.98

B10 Le africane e le slave sono le "regine" delle strade. Le italiane si rifugiano nelle case d'appuntamento L'Arena 08.8.98

B11 Controlli nelle vie delle lucciole L'Arena 26.7.98

B12 Le lucciole parlano albanese. E' il gruppo più numeroso Quasi scomparse le italiane L'Arena 19.7.98

B13 S.Martino B.A. Sono tornate le lucciole L'Arena 04.7.98
















PROTESTE DELLA POPOLAZIONE



C1 La notte della Lega. Presidio anti prostitute in Zai e Porta Vescovo

L'Arena 31.5.99

C2 Borgo Roma in piazza per cacciare le lucciole L'Arena 29.5.99

C3 "Ne vogliono fare la discarica della città" L'Arena 26.5.99

C4 "Quelle ragazze hanno ragione ma senza una legge si fa poco" Prostituzione. La Sironi risponde alle due giovani di Porta Palio Lettera

L'Arena 25.2.99

C5 Prostitute. Caro sindaco a Porta Palio non si vive Lettera

L'Arena 24.2.99

C6 Prostitute. Spettacolo che limita la mia libertà Lettera L'Arena 07.2.99

C7 Lucciole. Sindaco, dove sono finiti i suoi vigili? Lettera

L'Arena 26.1.99

C8 Quella ragazza ucraina sognava come noi la felicità Lettera

L'Arena 02.12.98

C9 Prositute. Riaprire le case di tolleranza. Lettera L'Arena 24.9.98

C10 Esplode il disagio della zona Stadio Soste selvagge, microcrimine, prostituzione L'Arena 22.9.98

C11 Fanno il pieno di sesso .E i benzinai piangono Pochi affari: "Le prostitute ci tolgono i clienti" L'Arena 11.9.98

C12 Lucciole. Caro sindaco, sia più preciso per favore. Lettera

L'Arena 19.8.98

C13 Lucciole Multe ai clienti servirà a qualcosa? Lettera L'Arena 18.8.98

C14 Lucciole. Camon, è la domanda che crea l'offerta Lettera

L'Arena 18.8.98

C15 Immigrati. Impariamo a eliminare i pregiudizi Lettera. L'Arena 22.7.98

C16 Una famiglia nel panico per la prostituzione nella casa "a luci rosse".

L'Arena 24.5.98

C17 Il Bassone dichiara guerra alle lucciole I residenti stanchi di vivere blindati in casa. L'Arena 13.5.98

C18 Sos da Borgo Milano Prostituzione, mancanza di sicurezza e degrado sono i guai che ormai hanno esasperato i cittadini L'Arena 25.4.98

C19 Cortei. Un'allegoria volgare quella mucca. Lettera L'Arena 10.4.98

C20 Prostitute. La proposta dei Popolari Veronesi L'Arena 15.3.98

C21 Treni. "Lucciole" prepotenti alla sera. Lettera L'Arena 09.12.97
































ANALISI E APPROFONDIMENTO



D1 Non sempre sono schiave L'Arena 10.4.99

D2 Quali diritti delle "donne di strada"? Raggio 02/99

D3 Non solo lucciole Raggio 02/99

D4 Clienti, schiavisti di lucciole. Analisi e interventi sul pianeta-marciapiede in tre convegni pubblici che si terranno al Centro Toniolo L'Arena 30.1.99

D5 Mai più schiave Verona Fedele 07.3.99

D6 Identikit del cliente Verona Fedele 07.3.99

D7 Prostituzione. L'ingiustizia più antica Verona Fedele 14.2.99

D8 Prostituzione. Liberiamo le schiave Verona Fedele 07.2.99

D8 Maddalena libera Convegno presieduto dal vescovo a San Massimo sul problema della prostituzione a Verona. Verona Fedele 15.11.98

D10      Quando Verona pensa agli "altri". La Chiesa scende in campo contro la prostituzione L'Arena 14.11.98

D11      Chi ha paura dell'uomo nero? Verona Fedele 08.11.98

D12      Convegno sulla prostituzione a Verona Verona Fedele 08.11.98

D13      Prostituzione troppa ipocrisia Verona Fedele 06.9.98

D14      Prostitute. Risolvere il problema è possibile Lettere L'Arena 05.7.98

D15      Dalla strada al libro L'Arena 27.3.98

D16      Prostituzione, quali possibili soluzioni? Questa sera su Telearena

L'Arena 19.3.98












OPINIONE



E1 Andare con le schiave è commettere violenza L'Arena 24.3.99

E2 "Batti-marciapiedi, basta cercare prostitute. Venite a rieducarvi" Londra . Clienti a scuola per riabilitarsi L'Arena 16.3.99

E3 Immigrati più poteri a sindaci e Province Lettere L'Arena 29.1.99

E4 Immigrazione clandestina è la verità L'Arena 05.8.98

E5 Vietato peccare in nome della legge L'Arena 31.5.98

E6 Quel sangue africano per le strade venete L'Arena 01.3.98

























SULLA LEGISLAZIONE

( Richieste modifiche)



F1 Quando la donna "detta" legge L'Arena 10.3.99

F2 Svezia, una stangata al cliente delle lucciole L'Arena 25.2.99

F3 "Ma il racket non si batte mettendo in galera i clienti" L'Arena 03.2.99

F4 "Lucciole " in Parlamento. "Rivedere la legge Merlin, no ai sindaci sceriffi" L'Arena 27.1.99

F5 Con le "lucciole"? E' reato La libertina Svezia punirà i clienti delle prostitute L'Arena 30.5.98

F6 Australia, dilaga la "tratta delle gialle" Il governo deciso a combattere la piaga che colpisce soprattutto donne asiatiche. L'Arena 27.5.98

F7 Le italiana vogliono riaprire le "case chiuse" Un sondaggio rivela che il 71% delle donne pensa di tutelare così la salute pubblica L'Arena 07.3.98

F8 L'Sos dei magistrati "Altre schiavitù con l'immigrazione"L'Arena 13.2.98

F9 Danimarca, orde di sexy-frontalieri. Dopo i divieti imposti a Stoccolma, gli svedesi "emigrano" L'Arena 07.1.98

F10 La Statale delle lucciole porta fino a Roma L'Arena 19.9.98

F11 Lucciole & leggi. "Le multe da sole non bastano" avvisa don Benzi

L'Arena 03.9.98

F12 Il grido degli agenti dalle armi spuntate. "Impotenti contro prostituzione e delinquenza" L'Arena 23.7.98

F13 "Diamo regole alla prostituzione" Proposta choc del questore di Bologna. Don Benzi: è assurdo L'Arena 12.12.97










PROPOSTE OPERATIVE



G1 Cosa direi al sindaco. Verona Fedele 13.9.98

G2 "Confinatele dentro la Zai" L'Arena 22.8.98

G3 Lucciole, è caccia aperta. Livia Turco: no alle case chiuse, si alle cooperative L'Arena 20.8.98

G4 Lucciole, meglio in cooperativa. Lo dice la Turco L'Arena 20.8.98

G5 Riproposto il quartiere a luci rosse L'Arena 20.8.98

G6 Spegneremo le luci rosse. Comune Questura e volontariato: Verona raccoglie la sfida lanciata da Rimini Verona Fedele 26.7.98

G7 Abbiamo vinto la prostituzione. A Rimini ce l'hanno fatta. Basta con la tratta delle schiave. Verona Fedele 19.7.98

G8 Dalla strada all'appartamento L'Arena 07.3.98





















RETROSPETTIVA



H1 I peccati di Bernardina la "poarina" della Bra L'Arena 19.4.99

H2 Le "signorine" scrivevano alla Merlin L'Arena 28.9.98

H3 Lucciole, una battaglia anche ottanta anni fa L'Arena 07.9.98

H4 Là, dove brillavano le lucciole L'Arena 04.2.98




























AZIONI DI CONTRASTO



I01 Blitz della polizia. "L'estate sarà più sicura" L'Arena 04.7.99

I02 Cacciate dalla Zai le "lucciole" L'Arena 04.6.99

I03 Import-export di auto, "lucciole" e droga tra la Svolenia e l'Italia

L'Arena 14.3.99

I04 Narcotraffico e prostituzione. La mega-inchiesta sfiora Verona

L'Arena 06.3.99

I05 Filmati clienti e prostitute a Peschiera L'Arena 23.1.99

I06 Case squillo, tre arresti L'Arena 17.1.99

I07 "La prostituzione la droga, miscela esplosiva" Intervista con Papalia.

L'Arena 24.12.98

I08 Scacco ai protettori slavi L'Arena 02.12.98

I09 Gli schiavisti Sfruttavano 50 lucciole. Arrestati L'Arena 29.11.98

I10 Tratta delle bianche dall'Est Otto Slavi arrestati a Perugia

L'Arena 24.11.98

I11 Stop alle pendolari del sesso L'Arena 29.8.98

I12 Peschiera. Espulse ma recidive: 11 denunciate L'Arena 29.7.98

I13 Peschiera, l'Arma a caccia di "lucciole" L'Arena 28.7.98

I14 Nella rete finiscono le "solite" otto prostitute L'Arena 28.6.98

I15 La polizia tra le via a "luci rosse" trova 60 straniere irregolari

L'Arena 26.6.9 8

I16 Traffico clandestino di "lucciole" dall'Est L'Arena 25.6.98

I17 Criminalità sotto controllo Ma restano aperti due problemi: la prostituzione e la droga L'Arena 22.5.98

I18 "Lucciole", un affare di famiglia L'Arena 20.5.98

I19 Venti milioni per neonato. I protettori vendevano i figli delle prostitute nigeriane L'Arena 07.4.98

I20 Lucciole sfruttate, presi tre slovacchi L'Arena 18.3.98

I21 Controlli dell'Arma sulle strade a luci rosse: 15 "lucciole" espulse

L'Arena 11.3.98

I22 Stop al topless bar. Non tutte le ballerine straniere erano in regola

L'Arena 05.2.98

I23 E di notte i carabinieri mettono la città in "stato d'assedio"

L'Arena 03.2.98

I24 "La prostituzione e i furti le piaghe da sconfiggere" Intervista al comandante provinciale dei carabinieri L'Arena 02.1.98

I25 Ragazze vendute all'asta L'Arena 20.12.97

I26 In prima linea contro i mercanti del sesso L'Arena 18.12.97

I27 Lotta dura al marciapiede L'Arena 13.12.97

I28 Il giro delle "lucciole" lo fa finire dietro le sbarre L'Arena 18.12.98

I29 "Lucciole" in arrivo dalla Russia. Scoperto un giro gestito da croati

L'Arena 11.12.97

I30 " Più controlli a Veronetta" Vertice in Prefettura L'Arena 10.12.97

I31 Coperture eccellenti in Puglia per i traffici degli immigrati

L'Arena 28.11.97

I32 Gli albanesi trafficanti di donne senza pietà L'Arena 07.11.97





















PROVVEDIMENTI DEI COMUNI



L1 Allo studio la ricetta sulla città sicura L'Arena 04.6.99

L2 "Roma ci mandi i ragazzi di leva a controllare le strade di notte"

L'Arena 02.6.99

L3 Chievo, nuovi punti luce "antilucciole" L'Arena 23.3.99

L4 "Non sono sceriffo, difendo i cittadini" L'Arena 07.3.99

L5 Città sicura Firmato un protocollo di intesa tra Palazzo Barbieri e Prefettura Verona Fedele 13.12.98

L6 Patto di ferro per combattere prostituzione e criminalità

L'Arena 05.12.98

L7 I problemi di Verona Embargo alle prostitute L'Arena 23.11.98

L8 "Lucciole" e sanzioni la privacy è garantita L'Arena 10.11.98

L9 San Martino B.A.Lonardi non copia Sironi. L'Arena 30.9.98

L10 "Dobbiamo aiutarle" Parte da Verona il progetto Onu per le lucciole

L'Arena 22.9.98

L11 S.Martino B.A.-Lucciole accese sulla statale L'Arena 15.9.98

L12 Campagna preventiva a Sesto. Le vigilesse inseguono le lucciole sui viali con il volantino in mano L'Arena 12.9.98

L13 In un mese 239 multe ai clienti delle lucciole L'Arena 10.9.98

L14 S.Martino B:A: Arrivano qui le lucciole di Verona L'Arena 09.9.98

L15 Il sindaco: ora aiutiamo le lucciole "con i soldi delle multe ai clienti, le faremo uscire dal giro" L'Arena 03.9.98

L16 Multe sui viali, un affarone L'Arena 01.9.98

L17 Io, in pattuglia al mercato del sesso. Verona Fedele 30.9.98

L18 Legnago. Clienti attenti, multe in arrivo L'Arena 30.8.98

L19 Lucciole a prova di multa L'Arena 23.8.98

L20 Maximulte nel mirino. Cresce la polemica. -Una rissa per le lucciole-.

L'Arena 22.8.98

L21 S.Giovanni Lupatoto. Il sindaco spegne le lucciole L'Arena 22.8.98

L22 I Comuni della strada del sesso uniti contro la prostituzione

L'Arena 19.8.98

L23 Lucciole, altri sindaci imitano le città venete L'Arena 15.8.98

L24 Le multe fanno emigrare le lucciole L'Arena 13.8.98

L25 "Promettiamo, mai più prostitute" L'Arena 11.8.98

L26 Lucciole, blitz dei vigili e fioccano le prime mega multe per i clienti

L'Arena 10.8.98

L27 La supermulta al cliente divide la città L'Arena 09.8.98

L28 Multe fino al milione ai clienti delle lucciole L'Arena 08.8.98

L29 Lucciole, no al pungo di ferro. La Regione è critica con i Comuni che multano i clienti L'Arena 07.8.98

L30 Notte sulla strada. Attività di disturbo contro la prostituzione

L'Arena 31.5.98

























INIZIATIVE DI SOSTEGNO



M1 Riescono a riscattarsi dal marciapiede L'Arena 26.6.99

M2 Veglia contro la prostituzione "Le schiave ora sono in Zai"

L'Arena 18.5.99

M3 La marcia dei 200 contro la vergogna L'Arena 04.2.99

M4 Il tour della sofferenza L'Arena 03.2.99

M5 E ogni notte un gruppo tenta di salvare le ragazze dal racket

L'Arena 30.1.99

M6 Le immigrate in difficoltà trovano il soccorso del Sert. L'ambulatorio di Villafranca aiuta le prostitute ed educa alla contraccezione

L'Arena 14.9.98

M7 Una mano tesa alle clandestine I medici dell'ambulatorio di Villafranca le curano in anonimato L'Arena 13.8.98

M8 Ma c'è chi le cerca per aiutarle L'Arena 08.8.98

M9 Garda Un presepe contro il turismo sessuale L'Arena 12.12.97


















RASSEGNA STAMPA NAZIONALE: DAL NOVEMBRE 1997 A GIUGNO 1999



Quotidiani:

Il Messaggero, Il Giornale, la Repubblica, l'Unità , Corriere della Sera, Secolo, La Stampa, Il sole 24 Ore, Avvenire, Il Manifesto

Periodici:

Panorama, L'espresso, Avvenimenti



Schema classificazione articoli


DI CRONACA

Fatti di cronaca          (N) n. 16 articoli

Inchieste giornalistiche                                (O) n. 16 articoli

Proteste della popolazione (P) n. 2 articoli


ARTICOLI DI ANALISI


Analisi e approfondimento (Q) n. 5 articoli

Opinione (R) n. 5 articoli

Sulla legislazione       (S) n. 21 articoli

Proposte operative     (T) n. 8 articoli


SUI PROVVEDIMENTI


Azioni di contrasto    (U) n. 9 articoli

Provvedimenti dei Comuni                          (V) n. 3 articoli

Iniziative di sostegno (Z) n. 3 articoli






FATTI DI CRONACA



N1 "Per rendermi schiava mi pestavano a sangue anche sotto la doccia"

Il Messaggero 18.5.99

N2 Cristina "schiava" ventenne fa arrestare gli sfruttatori Il Messaggero 28.12.98

N3 Un diario e incastra lo sfruttatore Il Messaggero 14.10.98

N4 Studentessa albanese di quattordici anni rapita a Valona e portata a Firenze si salva dal marciapiede chiamando il 113 Il Messaggero 14.10.98

N5 Prostituta s'innamora e denuncia i suoi sfruttatori Civitanova Marche

Il Messaggero 10.9.98

N6 Prostituta albanese punita a sassate: le spezzano un braccio. La ragazza aggredita al Tiburtino Il Messaggero 11.9.98

N7 Tre prostitute uccise, caccia al mostro in Abruzzo Il Messaggero 15.9.98

N8 Un colpo di pistola per il viado. Gli sparano durante la ronda antilucciole. Como. La Repubblica 22.8.98

N9 Flaminio. Innamorato di prostituta denuncia lo sfruttatore

Il Messaggero 17.7.98

N10      Panico in Toscana per la lucciola con l'Aids Il Manifesto 07.4.98

N11      Un fiore a Tessy dalle sue amiche. Genova. I funerali della prostituta uccisa

Il Manifesto 05.4.98

N12      "Lezione" a una nigeriana: sfregiata. Roma Il Messaggero 02.4.98

N13      Torturata con scosse elettriche Milano. Dossier dell'Osservatorio sulle violenze alle immigrate Corsera 02.3.98

N14      Immigrazione. Roma Nigeriana costretta a prostituirsi Il Manifesto 28.2.98

N15      Schiava nigeriana salvata da un prete. Roma Il Messaggero 28.2.98

N16      Quattordici anni: rapita in Albania, schiava a Milano. L'hanno tenuta chiusa in una casa e violentata per sei mesi: rifiutava di prostituirsi

Corsera 12.12.97






INCHIESTE GIORNALISTICHE



O1 "Oggi ci sono duecento milioni di schiavi" Un libro dossier di Pino Arlacchi

La Repubblica 19.5.99

O2 Prostitute 'schiave', ormai sono l'80%" L'intervista Il ministro Livia Turco L'Unità 25.2.99

O3 Le 30 mila schiave d'Albania. Le cifre Onu sulla prostituzione

La Stampa 14.2.99

O4 Italia Prostituzione. La puttana della porta accanto L'Espresso 28.1.99

O5 Trieste. Vita da prostitute autonome per crescere figli lontani

Il Manifesto 06.9.98

O6 Viaggio in terza classe con le pendolari del sesso. Prostitute, fuga da Rimini. La Repubblica 22.8.98

O7 Dall'Ucraina a Budapest a Ostia Natasha, schiava da 12 profilattici al giorno

Il Messaggero 13.8.98

O8 Il sesso incatenato delle donne sfruttate Bruxelles. Il boom del mercato internazionale della prostituzione Il Manifesto 05.7.98

O9 Nato: baby prostitute per gli italiani a Sarajevo Bosnia. Secondo "El Mundo"

Il Manifesto 24.5.98

O10      Notti di marciapiedi assieme all'Aids. Cronaca di Roma

La Repubblica 30.4.98

O11      Una schiava? 4 milioni ed è tua Panorama 16.4.98

O12      E' fuga dal sesso a rischio. Roma Città Il Messaggero 26.2.98

O13      Gli schiavi del 2000. Dal sesso al lavoro la nuova gleba del mercato globale L'Unità 24.2.98

O14      Donne in vendita La Repubblica 21.12.97

O15      "Nuda sulla passerella così sono stata venduta" Da Budapest a Milano la tratta delle lucciole La Repubblica 21.12.97

O16      Ventimila "schiave" sulle strade. Cronache italiane Il Messaggero 28.11.98





PROTESTE POPOLAZIONE



P1 Marconi, battaglia a luci rosse. I Commercianti: "Per protesta apriremo i negozi anche di notte" Roma Città Il Messaggero 19.8.98

P2 E nelle zone "calde" si parla di case chiuse. Tra gli abitanti dei quartieri assediati. Roma città Il Messaggero 22.8.98





























ANALISI E APPROFONDIMENTO



Q1 Il Ministro: aumentano le schiave del sesso. "Ma per combattere il fenomeno non servono le manette" Intervista a Laura Balbo La stampa 30.1.99

Q2 Quel triangolo dell'illegalità La Repubblica 14.1.99

Q3 Contro la tratta di esseri umani. "L'Europa li persegua come schiavisti"

Avvenimenti 15.11.98

Q4 Semplificazioni moralistiche e realtà della prostituzione

Il Manifesto 23.12.98

Q5 Cinquantamila sulla strada della schiavitù. Genova Convegno sulla prostituzione Il Manifesto 23.4.98























OPINIONE



R1 Uomini contro lo stupro. "Tocca a noi cambiare" l'Unità 25.2.99

R2 La Sinistra sponsor delle nuove schiavitù Secolo 30,12,98

R3 Le nuove schiave e lo Stato di diritto Secolo 29.11.98

R4 Lucciole per lanterne Il Manifesto 15.8.98

R5 Vietato peccare in nome della legge La Repubblica 31.5.98



























SULLA LEGISLAZIONE



S1 Per il "traffico di esseri umani" in carcere fino a quindici anni

Il Sole 24 Ore 10.3.99

S2 Protette come i pentiti le lucciole che accusano in aula gli sfruttatori

Corsera 10.3.99

S3 Legge e sfruttatori la Repubblica 09.3.99

S4 Prostituzione, nuova schiavitù. Oggi il Consiglio dei ministri "aggiornerà" il Codice penale La Stampa 09.3.99

S5 Il ministro prepara una nuova legge. Jervolino: servizi segreti e pene più severe contro la tratta di donne Il Messaggero 02.3.99

S6 Pronto il regolamento della legge sull'immigrazione: un permesso di soggiorno alle ragazze "Così libereremo dal racket le prostitute-schiave"

la Repubblica 21.1.99

S7 L'intervista. Parla la Finocchiaro.."Serve una legge sullo schiavismo"

la Repubblica 14.1.99

S8 "Così la Merlin non serve" Sì di turco alla Jervolino, ma la maggioranza è divisa la Repubblica 14.1.99

S9 Jervolino: cambiamo la legge Merlin "Non riapriremo le case chiuse, ma dobbiamo essere più decisi" La Stampa 13.1.99

S10 La giornata milanese del ministro degli interni -Jervolino: occorre rivedere la legge Merlin. Corsera 13.1.99

S11 "Legge Merlin da rivedere" Jervolino: necessari nuovi strumenti contro la prostituzione la Repubblica 13.1.99

S12 Con quella normativa nel 1958 si chiusero 508 case di tolleranza

Corsera 13.1.99

S13 La nuova legge sull'immigrazione Il testo unico sulla schiavitù'

il Giornale 25.7.98

S14 Pedofili puniti come schiavisti Il Messaggero 30.7.98

S15 "Pedofili, i nuovi schiavisti" la Repubblica 30.7.98

S16 Montecitorio. Schedare le prostitute diventa possibile Il Manifesto 09.6.98

S17 Svezia, in carcere i clienti delle lucciole la Repubblica 30.5.98

S18 Nel mirino la legge Merlin Il Manifesto 26.2.98

S19 Prostituzione, minacce per fermare la legge. La denuncia del sottosegretario Rossi Gasparrini la Repubblica 21.4.98

S20 "E' la tratta delle schiave" Il ministro Finocchiaro parla dei primi atti del Comitato interministeriale contro il commercio di donne l'Unità 26.2.98

S21 Contro la "tratta degli schiavi" ci vuole una legge internazionale

Il Messaggero 22.2.98





























PROPOSTE OPERATIVE



T1 Lo stato proteggerà le prostitute "pentite" Il Messaggero 10.3.99

T2 Intervista Il ministro della Solidarietà sociale Turco: il permesso di soggiorno deve essere automatico in caso di "pentimento". "Il questore legalizzi le prostitute" Il Giorno

La Nazione

il Resto del Carlino 04.2.99

T3 Un "numero verde" contro la tratta delle donne. Balbo, Turco, Jervolino: un Piano per le prostitute-schiave la Repubblica 27.1.99

T4 Lettera del ministro dell'interno. La Jervolino: "Così combatteremo i nuovi schiavisti" Corsera 01.11.98

T5 I vigili urbani dell'Arvu: "Per la prostituzione quartieri a luci rosse invece delle supermulte" Il Messaggero 21.8.98

T6 Le coop. del sesso la Repubblica 25.2.98

T7 D'Alema: lucciole autogestite la Repubblica 11.3.98

T8 "Coop. di lucciole? D'accordo". Livia Turco: la vera emergenza sono le schiave straniere la Repubblica 25.2.98















AZIONI DI CONTRASTO



U1 "Lucciole" con licenza d'arresto. Poliziotte travestite da prostitute liberano due cecoslovacche Roma città Il Messaggero 19.9.98

U2 Quelli che uccidono per niente La mafia albanese e il traffico di minorenni tenute a pane, acqua e botte. Roma città Il Messaggero 13.8.98

U3 "La mafia albanese padrona del traffico di uomini" L'analisi della Criminalpol Corsera 09.8.98

U4 Nigeriana costretta a prostituirsi: liberata dalla polizia Roma

Il Messaggero 21.7.98

U5 Importavano ballerine-squillo. Smantellata l'organizzazione che smistava russe e brasiliane in mezza Italia. Cronaca di Torino La Stampa 21.6.98

U6 Torino. Prostitute nigeriane controllate da "santone woodoo"

Il Manifesto 29.4.98

U7 Bimbi vendesi alla tratta delle nere Vicenza Il Manifesto 07.4.98

U8 In vendita i bimbi delle prostitute Scoperto traffico tra Vicenza e Torino.

Il Messaggero 07.4.98

U9 Ragazze all'asta: prezzo sei milioni. Scoperto a Milano un traffico di giovani dall'Est che venivano avviate alla prostituzione nel nostro paese

Corsera 20.12.97














PROVVEDIMENTI DEI COMUNI



V1 Sesso in vendita, il Polo: multe come a Milano. Roma città

Il Messaggero 18.8.98

V2 Maximulte per le prostitute, le grandi città dicono di sì. Dopo Milano, anche Bologna e Trieste preparano i provvedimenti. Bassolino: solo così non si risolve il problema Corsera 15.8.98

V3 Turco: sì alle maximulte ma fermiamo il racket. Cronache italiane

Il Messaggero 20.8.98

























INIZIATIVE DI SOSTEGNO



Z1 Lucciole nere con favola Avvenire 31.3.99

Z2 Rifugi alle prostitute che smettono. Roma città Il Messaggero 06.3.99

Z3 Al centro di una notte. Trieste . Sul Camper del Sert Il Manifesto 09.9.98





























BIBLIOGRAFIA


ACLI PROVINCIALI CARITAS DIOCESANA VERONESE CESTIM CGIL CISL UIL DI VERONA,L'Immigrazione nella provincia di Verona, Dossier 1998.


CAMERA DEI DEPUTATI,Atti parlamentari XIII Legislatura,Commissione Affari Sociali, Indagine conoscitiva sugli aspetti sociali e sanitari della prostituzione (Audizione dei rappresentanti delle Regione e degli Enti Locali), seduta del 3 dicembre 1998.


CAMERA DEI DEPUTATI,Atti parlamentari XIII Legislatura,Commissione Affari Sociali, Documento conclusivo dell'indagine conoscitiva sugli aspetti sociali e sanitari della prostituzione, 28 luglio 1999.


CARITAS DI VERONA,Maddalena libera,Convegno sul problema prostituzione a Verona, 13 novembre 1998.


COMMISSIONE DELLA COMUNITA' EUROPEA,Comunicazione della Commisione al Consiglio e al Parlamento Europeo Sul traffico di donne a scopo di sfruttamento sessuale,Bruxelles,20.11.96.


DANESE M.,Il traffico di migranti e le sue influenze nei mercati locali della prostituzione,Tesi di Laurea,Università degli studi di Trento,Facoltà di Giurisprudenza,anno accademico 1996-97.


INTERNATIONAL ORGANIZATION FOR MIGRATION (IOM),Trafficking in Women to Italy for Sexual Exploitation,Budapest,June 1996.


MELEGARI C.,Ragionando pacatamente di immigrazione,EMI della Coop.Sermis,Bologna,1999.


PARSEC (Associazione ricerca e interventi sociali),Dipartimento di scienza dell'educazione dell'Università di Firenze,Il traffico delle donne immigrate per sfruttamento sessuale:aspetti e problemi, 1996.

SMACCHIA C.,PAROLIN A.,TOMMASI P.,RESIDORI M.,DI PERRI G.,CONCIA E., Profilo preliminare di una popolazione di prostitute clandestine operanti nell'area peri-urbana di Verona,Articoli originali,Giornale Italiano di Malattie Infettive,Periodici Utet, volume.4,numero 5, settembre-ottobre 1998.


U.I.C.E.M.P.,Atti del Convegno Immigrati e salute sessuale e riproduttiva:le risposte dei servizi,Milano,26-27 novembre 1998.


UNITED NATIONS OFFICE AT VIENNA, UNITED NATION OFFICE FOR DRUG CONTROL AND CRIME PREVENTION,Global Programme against Trafficking in Human Beings,An outline for action,February 1999.
























ALLEGATI




1) Ordinanza Sindaco di Verona n. 464 dell'8.08.1998

2) Ordinanza Sindaco di Verona n. 523 del 6.7.1999

3) Protocollo d'intesa Prefettura di Verona Comune di Verona del 4.12.1998

4) schema questionario su progetti in corso

5) Delibera Giunta Comune di Verona n. 784 del 25.11.1998

6) Dossier stampa locale

7) Dossier stampa nazionale
























Questo lavoro è stato realizzato con la preziosa consulenza del Dott. Paolo De Stefani - Specialista in Istituzioni e Tecniche di tutela dei diritti umani presso L'Università di Padova - Centro di studi e di formazione sui diritti dell'uomo e dei popoli


Si ringraziano inoltre per le informazioni e la disponibilità


Dott. Paola Tommasi, Dott. Camillo Smacchia (del Progetto B.D.S. ULSS 22 Villafranca di Verona)


Suor Valeria Gandini, Caritas di Verona


Suor Luisa Clara, Sorelle della Misericordia di Verona


Dott. Carlo Melegari direttore del CE.ST.IM di Verona


Dott. Matteo Danese collaboratore del CE.ST.IM di Verona


Sig.ra Rita Bertuzzi, Settore Servizi Sociali del Comune di Verona


Deputata Tiziana Valpiana, Commissione Affari Sociali, Commissione Speciale sull'Infanzia, Camera dei Deputati.








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