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Le successioni a causa di morte




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LE SUCCESSIONI A CAUSA DI MORTE


IL diritto delle successioni è retto dai principi fondamentali della:

  • libertà testamentaria, dove si riconosce ad ogni persona il potere di stabilire la sorte dei propri beni per il tempo in cui avrà cessato di vivere(587); riconoscendo e garantendo la successione testamentaria, il legislatore consente di dettare legge sui propri interesse oltre il confine della vita.
  • trasmissione familiare della ricchezza: in mancanza di testamento si usa un sistema di successione legittima(565) tra i parenti fino al sesto grado, secondo un criterio per cui il più prossimo esclude i più lontani; in secondo luogo, anche contro la volontà testamentaria, una quota dei beni al netto dei debiti è riservata dalla legge ai legittimari: coniuge, figli legittimi e naturali, gli ascendenti in mancanza di figli.
  • Successioni anomale:le indennità del lavoratore dipendente in caso di cessazione di rapporto di lavoro sono devolute ai superstiti secondo regole particolari, come per il contratto di locazione di immobili urbani o affitto dei fondi rustici.

Una delle regole fondamentali in materia di successioni è il divieto di patti successori, secondo l'art. 458 è nulla ogni convenzione con cui qualcuno dispone della propria successione impegnandosi a lasciare beni a certe persone, a escludere qualcuno dall'eredità o preferire una persona ad un'altra;ed è qualsiasi atto con cui un soggetto dispone dei diritti che gli potranno spettare in una futura successione altrui o rinunzia ai medesimi diritti(impegnandosi a cedere beni ereditari).


L'oggetto della successione è l'eredità, composta dalla totalità dei rapporti trasmissibili attivi e passivi di cui una persona è titolare e  L'istituzione dell'erede è l'intento a designare una o più persone come successori che sostituiranno il testatore come titolare del patrimonio per l'intero o una quota, acquista i beni ma anche i debiti, portando alla con-fusione dei patrimoni.

La delazione dell'eredità fa nascere nel chiamato il diritto di accettare, ma l'effetto retro agisce al momento dell'apertura della successione; è un atto unilaterale, puro e irrevocabile. L'accettazione è espressa con un atto scritto di voler accettare e un atto scritto con cui assume il titolo di erede; anche il silenzio vale come accettazione quando nel possesso dei beni ereditari e passano 3mesi dalla morte senza fare l'inventario o senza rinunciare all'eredità, infatti il diritto di accettare si prescrive in 10anni.

Il rischio della responsabilità illimitata per i debiti del defunto scoraggia il chiamato, per cui per tradizione si prevede l'accettazione con beneficio di inventario, cioè tener distinto il patrimonio del defunto da quello dell'erede, rispondendo dei debiti ereditari solo con i beni ereditari, ma solo entro tre mesi con atto pubblico, altrimenti è considerato erede puro e semplice. Questa accettazione è obbligatoria quando all'eredità è chiamato un minore, un interdetto o inabilitato, o una persona giuridica. L'erede cade dal beneficio d'inventario se aliena o sottopone a pegno o ipoteca beni ereditari; inoltre decade l'erede che ha omesso in mala fede di denunziare nell'inventario beni appartenenti all'eredità o passività inesistenti.

Tra coeredi nasce invece il problema della divisione che ciascuno può chiedere in qualsiasi momento e può essere:

  • Convenzionale con un contratto tra coeredi che si mettono d'accordo tra loro;
  • Giudiziale in mancanza di accordo: le porzioni sono assegnate per estrazione a sorte.

Quando la qualità dell'erede è dubbia o contestata, chi si afferma erede può agire con la petizione dell'eredità, diretta a far riconoscere la qualità di erede dell'attore e di ottenere la restituzione dei beni ereditari; l'azione è universale.

La rinuncia è un atto solenne, si fa con dichiarazione dal notaio o dal cancelliere del Tribunale: è atto puro, che non sopporta condizione o termine, totale, revocabile, retroattivo: il chiamato rinunziante si considera come mai chiamato all'eredità.


Il legato, è il lascito testamentario di un singolo bene patrimoniale e può essere:

  • Di specie se ha per oggetto la proprietà di una cosa determinato o un altro diritto esistente nel patrimonio;
  • Di genere se ha per oggetto una somma di denaro o una quantità di cose fungibili esistenti o meno nel patrimonio.

Si acquista senza bisogno di una accettazione, e si produce fin dal momento della morte del testatore tranne che per legato di genere e di cosa dell'onerato dove i frutti sono dovuti all'onerato solo dal gg della domanda giudiziale.


L'onere o modo è un obbligo imposto dal beneficiario di una liberalità, che limita la disposizione liberale, cioè i beneficiari non sono singoli soggetti determinato, ma l'adempimento dell'onere può agire qualsiasi interesatto: può trattarsi dell'obbligo di dare o di fare diretto a realizzare interessi diversi come disposizioni a favore dell'anima o a favore dei poveri.


Con la morte della persona si apre la successione (456) e prendono vigore le norme che regolano la successione, cioè il titolo a succedere degli eredi viene chiamato vocazione all'eredità che può essere:

LEGTTIMA

  • Nell'ambito dei parenti la posizione favorita è quella dei figli e del coniuge che esclude tutti gli altri; la posizione dei figli legittimi e naturali è paritaria, tranne che per il diritto di commutazione per cui un figlio legittimo può soddisfare con denaro o altri beni ereditari la porzione del figlio naturale, a meno che questi si opponga con la conseguente decisione del giudice; i figli non riconoscibili sono esclusi, ma l'art. 580 riconosce il diritto ad un assegno vitalizio pari alla rendita della quota cui avrebbero diritto.
  • La presenza del coniuge esclude tutti gli altri parenti oltre il 2° grado, ma concorre con fratelli e figli legittimi; ha comunque diritto di abitazione nella casa familiare e di uso dei mobili che la corredano. Il coniuge separato senza addebito conserva i suoi diritti successori che perde solo con la sentenza di divorzio; mentre il separato con addebito ha diritto solo agli alimenti. Il coniuge divorziato è escluso, ma se è in stato di bisogno e se aveva ottenuto gli alimenti, può chiedere un assegno a carico dell'eredità che perde se passa a nuove nozze.
  • I fratelli e le sorelle legittimi concorrono col coniuge, i genitori e gli ascendenti;
  • I parenti collaterali dal 3° al 6° di parentela succedono solo in mancanza degli altri, dopodiché successore legittimo è lo stato

I diritti dei legittimari

I legittimari sono il coniuge, i figli legittimi e in mancanza di figli, gli ascendenti legittimi, i quali ricevono una quota del patrimonio del defunto a loro riservata, ed è la quota indisponibile composta da una riunione fittizia del valore dei beni detratti i debiti e del valore dei beni usciti dal patrimonio durante la vita per effetto di donazioni.


TESTAMENTARIA

Il testamento è un atto revocabile, la revoca può essere totale o parziale, espressa, che consiste in una dichiarazione del testatore scritta come testamento successivo o con atto del notaio; o tacita, come l'incompatibilità tra le disposizioni contenute in un testamento e quelle di uno successivo, oppure la distruzione del testamento olografo se non si dimostra che il testatore ne era al corrente, oppure il ritiro del testamento segreto. È anche un atto unilaterale perché le decisioni prese devono provenire da un solo individuo. Deve esserci il requisito della volontà, non tanto nel suo complesso, ma nelle disposizioni testamentarie, che non devono avere vizi.

Sono legalmente incapaci di testare solo il minore,l'interdetto per infermità di mente e chi non è in grado di intendere e volere nel momento della stesura; sono legalmente capaci invece l'inabilitato, il soggetto sottoposto ad amministrazione di sostegno e l'interdetto legale.

Il testamento viene efficace con l'apertura della successione, che nel t.pubblico coincide anche con l'efficacia e l'eseguibilità; nel t. olografo e segreto l'eseguibilità è subordinata alla pubblicazione.

606 - è nullo il testamento quando manca l'autografia o la sottoscrizione nel caso di olografo, mentre per atto di notaio è nullo se mancano la redazione scritta del notaio o del testatore; per ogni altro difetto il testamento è annullato su istanza di chiunque ne abbia interesse, l'azione di nullità si prescrive in 5anni dall'esecuzione. Secondo l'art. 624 inoltre il t. è annullato dai vizi del volere:

  • L'errore sui motivi è causa di annullamento purché risulti dal testamento stesso e sia il solo motivo che ha determinato la volontà di disporre;
  • L'errore ostativo, cioè nell'eventualità che la volontà sia erroneamente manifestata possa essere ricostruita, la legge prevede che la disposizione abbia effetto quando dal contenuto risulti non equivoco quale persona il testatore volesse nominare realmente.
  • La violenza è morale, cioè la deposizione sotto minaccia;
  • Il dolo è il raggiro, la suggestione per guidare il testatore in direzioni che altrimenti non seguirebbe.

OLOGRAFO

atto scritto di pugno datato e sottoscritto, può essere lettera, pagina di diario o altro purché contenga la volontà di disporre e non un progetto o proposito di disporre.

PUBBLICO

redatto dal notaio con due testimoni

SEGRETO

scritto dal testatore e consegnato in busta sigillata davanti a due testimoni dal notaio.

SPECIALE (durata temporanea, perdono effetto dopo 3 mesi che è cessata la situazione di emergenza)

forme diverse sono previste solo in caso di: malattie contagiose, calamità pubbliche, infortuni; durante viaggi per mare o aereo; da parte di militari in guerra o mobilitazione e resi autentici dal comandante, ufficiali o cappellani.

Capacità di succedere:

art. 462 capacità del nascituro: sono capaci di succedere tutti coloro che sono nati o concepiti al tempo dell'apertura del testamento; salvo prova contraria si , si presume concepito al tempo dell'apertura chi è nato entro i 300gg dalla morte della persona. Possono inoltre ricevere per testamento i figli di una persona vivente al tempo della morte del testatore, benché non ancora concepiti.

Si parla di incompatibilità e quindi di incapacità a ricevere, quando le disposizioni sono fatte a favore di persone interposte come il notaio, il tutore, i testimoni e redattore di un testamento segreto.

Diversa è l'indegnità a succedere che colpisce l'erede e il legatario che abbiano compiuto azioni gravi contro il defunto, come l'attentato alla vita, denuncia calunniosa, raggiri per influire sulla volontà testamentaria: l'indegno deve restituire i frutti della successione. Inoltre l'indegno può essere riabilitato con atto pubblico o testamentario della persona defunta.

LA DONAZIONE-- Può avere oggetto qualsiasi diritto disponibile di cui il donatore sia titolare, è vietata e nulla la donazione di beni futuri; è richiesto l'atto pubblico a pena di nullità, ad eccezione della donazione manuale (il regalo di cosa mobile o modico valore).

La causa della donazione deve portare il risultato di arricchire gratuitamente una delle parti, se questo risultato sussiste, si ha un uso indiretto del contratto e si realizza una donazione indiretta.

  • L'0incapacità naturale annulla la donazione senza la questione di grave pregiudizio; la capacità legale invece è estesa al minore emancipato e all'inabilitato solo se la donazione è nel contratto di matrimonio.
  • La capacità di riceverla è estesa ai nascituri, anche non concepiti, purché figli  di persona vivente al tempo;
  • Il donatario non può essere un tutore o protutore del donante;
  • Può essere impugnata per errore sui motivi e può essere limitata da un modus.




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