|  | 
 | 
| Appunti scientifiche | 
 | 
| Visite: 1524 | Gradito: |    [ Picolo appunti ] | 
| Leggi anche appunti: L'importanza dell'analisi infinitesimale nelle applicazioni scientifiche sperimentaliL'importanza dell'analisi infinitesimale nelle applicazioni scientifiche sperimentali Tra Dante e la matematicaDANTE E LA MATEMATICA Dopo gli anni '90 del XIII secolo, Dante si dedica Geometria ellitticaGEOMETRIA ELLITTICA La seconda geometria non euclidea ha le stesse caratteristiche |  | 
|  | 
Risoluzione di una forma differenziale esatta
Consideriamo la funzione
Z = f (x;y)
Calcoliamo il differenziale totale della funzione
d f (x;y) = f x (x;y) dx + f y (x;y) dy
che si può anche scrivere nella forma:
A(x;y) dx + B(x;y) dy [1]
dove A(x;y) e B(x;y) sono funzioni continue, insieme alle loro derivate parziali in I R2.
La forma differenziale [1] si dice esatta o integrabile se

In tal caso la funzione f(x;y) si dice integrale o primitiva della forma differenziale [1].
Condizione necessaria e sufficiente affinché la funzione f(x;y) esista è che le funzioni A(x;y) e B(x;y) siano parzialmente derivabili e che derivando A(x;y) rispetto ad y e B(x;y) rispetto ad x, (il teorema di Schwarz) cioè:

Le funzioni primitive o integrali della forma differenziale [1] si possono esprimere nelle forme
  [2]
  [2]
oppure
  [3]
 [3]
 
   
 
  
   
  

essendo P0 (x0 ; y0) un opportuno punto interno all'insieme I R2.
Esempio. Chiariamo quanto detto con un esempio.Consideriamo la seguente forma differenziale.
(3x3y - y2) dx + (x3 - 2xy +1) dy (definita in I = R2)
Risulta: A(x;y) = 3x2y - y2 e B(x ;y)= x3- 2xy +1
Affinché la forma differenziale risulti esatta, dopo aver verificato che A(x;y) e B(x;y) sono
continue in R2 con le proprie derivate parziali, deve essere:
 e
         e 
quindi si è verificata la condizione di esistenza della funzione f(x;y)
  
 
Calcoliamo ora la funzione f(x;y) e quindi
  [2]
  [2]
 [3]
          [3]
Procediamo con una delle due forme, scelta opportunamente, calcolata
nel punto P0(0;0)  I
 I
 =
 =  =
 =  
 
Tenendo conto dell'arbitrarietà della scelta del punto P0 si propone una:
Procedura risolutiva alternativa.
Affrontiamo ora una procedura risolutiva alternativa a quella appena descritta. L'integrale cercato f(x;y) deve essere tale che
  [4]
 [4]
da cui

Con questo metodo risolutivo, possiamo ricavare la funzione f(x;y) proprio da quest'ultima scrittura e quindi

Il parametro C è una funzione arbitraria della sola y per cui:
f(x;y)=  
 
Determiniamo la funzione f(y)

Da questa uguaglianza ricaviamo f(y) per cui:
f I(y)=1 T f(y) = y +C
Sostituendo si ottiene
f(x ;y)= x3y - xy2 + y + C
|  | 
| Appunti su: | 
| 
 | 
| Appunti Contabilita |  | 
| Tesine Fisica |  | 
| Lezioni Geografia |  |