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Viaggi nel tempo e paradossi temporali




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Viaggi nel tempo e paradossi temporali

Figura - Viaggio nel tempo: i paradossi




Cambiare il futuro cambiando il passato?

Nei capitoli precedenti abbiamo presentato le teorie che affermano la possibilità di spostarsi nel tempo; ma se il viaggio temporale diventasse una realtà quotidiana, a che rischi andremmo in contro? Il viaggiatore nel tempo si troverebbe davanti a paradossi, ovvero a situazioni contraddittorie che sembrano contrastare la realtà dei fatti.

Per esempio, ammettiamo che, durante un ipotetico viaggio a ritroso nel passato, noi riuscissimo ad incontrare ed uccidere nostro padre. In questo caso, uccidendo il proprio padre prima che ci abbia concepito, non saremmo nati, ma se non fossimo mai nati non saremmo potuti andare a ritroso nel passato per uccidere il proprio padre.

Alcuni scienziati, come il più volte qui citato Stephen Hawking, ritengono che, qualora tentassimo in qualche modo di compiere azioni in grado di mutare significativamente il passato, ad impedirlo interverrebbe una sorta di 'censura cosmica': dunque nel nostro esempio, nel momento in cui noi tentiamo di assassinare nostro padre, una forza indefinibile ce lo impedirebbe. Come dice Fernando De Felice "non esiste libero arbitrio di fronte alle leggi della natura" (De Felice [1], pag. 199)

L'esempio del paradosso citato non è l'unico tipo possibile; ne esistono altri, uno tra tutti il paradosso fisico. Ad esempio, ammettiamo che un viaggiatore nel tempo x compia un viaggio a ritroso, in un periodo in cui si sovrapporrà alla sua esistenza originale. Quindi, alla fine del viaggio avremo sul nostro pianeta due viaggiatori: l'abitante della sua propria epoca (X1) e quello proveniente dal futuro(X2). Sorge quindi una domanda ovvia: la materia che costituisce l'uomo venuto dal futuro, da dove proviene? Al tale domanda sembrerebbe non esserci risposta. Tuttavia è stata trovata una soluzione anche a questo tipo di paradosso, attraverso la teoria del multiuniverso, secondo la quale esistono molteplici universi paralleli al nostro ed ognuno di questi è soggetto a continue biforcazioni. Dunque la materia che si trova 'in eccesso' nel mondo che stiamo osservando, non esiste più nel suo universo di origine, poiché da lì è stata trasportata. Perciò la quantità totale di materia nell'intero multiuniverso rimane la stessa.

Vediamo adesso come alcuni autori famosi hanno trattato il tema dei paradossi nei loro romanzi fantascientifici.


Il paradosso del passato di R. Silverberg

Robert Silverberg (1935) è uno degli autori di fantascienza contemporanea più noti. Americano di New York, ha iniziato a pubblicare racconti nel 1955 ed ha vinto quattro premi Hugo, il premio letterario più importante del genere science fiction.

Il romanzo che presentiamo, Il paradosso del passato (up the line), è stato scritto nel 1969 ed è ambientato (se così possiamo dire) nel 2058, in un mondo nel quale oramai da una quarantina d'anni è possibile con facilità viaggiare nel passato; questo grazie ad un non meglio spiegato effetto Benchley che consente di muoversi liberamente e con precisione lungo la linea del tempo passato, fino alla preistoria. La scoperta di questa tecnologia, oltre a consentire agli studiosi una verifica della verità storica, è diventata un business importante di cronoviaggi turistici. Jud Elliot, il protagonista, è un giovane corriere temporale esperto di storia bizantina che porta i turisti up and down the (time) line, avanti e indietro nel tempo, come dice il titolo originale, nell'antica Costantinopoli.

Il titolo italiano inquadra il tema principale del romanzo: i paradossi sulla struttura del tempo presente che possono verificarsi modificando eventi del passato . La frequenza delle malversazioni è tale da richiedere una forza di polizia, la pattuglia temporale, dedicata a ristabilire le modifiche del passato che possono modificare sostanzialmente la storia del mondo come la conosciamo (ad es. provocare la morte precoce di Gesù, ma anche fornire antibiotici ad Alessandro Magno). I paradossi più intriganti tra quelli descritti nel romanzo sono:

Pubblico comulativo. Un certo istante del passato può essere raggiunto da una persona da diversi momenti del futuro. Accade quindi che due (o più) copie della stessa persona, provenienti da due basi temporali diverse, sono materializzate nello stesso istante del passato. A certi eventi clou del passato (Crocifissione, uccisione di Cesare, Incoronazione di Carlo Magno) il pubblico presente aumenta progressivamente ed alcuni individui (i corrieri temporali) sono duplicati innumerevoli volte.

Transito. Più che un paradosso è la spiegazione all'esistenza di altri paradossi. Abbiamo detto che modifiche alla trama del passato possono avere effetto sul futuro: quindi io potrei, ad esempio, viaggiare nel mio passato, uccidere un mio antenato e quindi causare la mia non esistenza nel presente. Come avrei allora potuto viaggiare nel passato partendo da un sistema nel quale non sono mai esistito? La risposta sta nel paradosso del transito, secondo il quale tutte le modifiche alla trama del tempo non hanno effetto su chi le ha provocate fintanto che costui rimane nel passato. Nell'esempio fatto, nel momento in cui il parricida ritorna nella sua base temporale corrente, egli cesserebbe di esistere.




Ritorno al futuro di R. Zemeckis

Robert Zemeckis (1952) è un regista statunitense autore di numerosi film di successo

Nel film ritorno al futuro il viaggiatore nel tempo utilizza una macchina del tempo per muoversi a ritroso nel passato. Conosce dunque sua madre che ancora non era sposata con suo padre, alterando in questo modo il corso degli eventi. Cosa succederebbe allora se i genitori del viaggiatore del tempo non si sposassero? Essi non potrebbero dare luce al loro figlio e perciò costui smetterebbe di esistere. Ma se smettesse di esistere, come avrebbe potuto tornare indietro nel tempo e conoscere i suoi genitori prima che si sposassero. Il film da origine ad un tipico esempio di paradosso.


Timeline di M. Crichton

Michael Crichton (1942) è un famoso autore di bestseller che ha pubblicato celebri romanzi come il famoso Jurassic Park, dal quale è stato tratto l'omonimo film.

Timeline racconta le avventure vissute da un gruppo di studiosi i quali, attraverso tecnologie sofisticatissime messe a punto da un'azienda californiana di high tech, riescono a tornare indietro nel tempo. La storia conduce il lettore attraverso le complesse e violente battaglie della guerra dei cent'anni, durante la quale i francesi cercano di riconquistare un territorio perduto per mano degli inglesi.

Il romanzo riprende la teoria del multiuniverso, formulata dal fisico americano Hugh Everett (1930-1982), teoria che prevede l'esistenza di numerosi universi paralleli, evitando in questo modo l'instaurarsi di paradossi temporali.

Per viaggiare nel tempo vengono creati Wormholes all'interno della schiuma quantica, fluttuazioni subatomiche dello spazio-tempo. La schiuma quantica è il residuo dell'origine dell'universo e sta ad esprimere il fatto che lo spazio tempo presenta delle specie di bolle ed increspature. Questa schiuma ha dimensioni inferiori di quelle delle particelle subatomiche e può presentare dei Wormholes.

Richard Feynman ipotizzò la possibilità di creare un computer potentissimo servendosi di tutti e trentadue gli stati quantici di un elettrone capaci di ridurre un organismo vivente a un flusso di elettroni attraversò una sottilissima cavità presente nella schiuma quantica, per ricostruirlo in un altro universo. Si tratta di una trasmissione diretta in un altro universo.


La macchina del tempo di H.G. Wells

Herbert George Wells nacque nel 1866 a Bromley, nel Kent. È considerato insieme a Jules Verne uno dei padri del romanzo scientifico, in quanto riuscì a realizzare una felice fusione tra le atmosfere fantastiche e il pensiero scientifico. Nonostante le sue opere trattino di argomenti fantastici, è da notare la sua indagine di critica sociale e morale. Da ogni suo romanzo emerge l'idea secondo la quale la scienza debba essere funzionale a un progresso effettivamente benefico, e che l' uomo debba risultare sempre e comunque in grado di controllare le forze da lui create. Il lavoro di Wells è nello stile del romanzo antiutopico che si consoliderà qualche anno dopo nel lavoro di Huxley e di Orwell.

Il romanzo che ci ha interessato più direttamente per questo lavoro è "La macchina del tempo", scritto nel 1895, coevo quindi alle verifiche della costanza e limite della velocità della luce ed agli studi di Einstein che portarono alla teoria della relatività ristretta.

Il romanzo si apre con una riflessione sulla concezione di tempo, visto come quarta dimensione dello spazio. Il Viaggiatore del Tempo, così Wells chiama il protagonista, nell'illustrare le sue idee, fa notare la necessità della dimensione tempo da aggiungere alle altre spaziali; infatti egli chiede: 'Può esistere un cubo istantaneo?'. Vuole intendere che un oggetto, se non ha anche una durata nel tempo, non può esistere. E successivamente dice: 'Per esempio, ecco una serie di ritratti che mostrano lo stesso uomo a otto anni, a quindici, a diciassette, a ventitré e così via. Sono tutte sezioni, per così dire, rappresentazioni tridimensionali del suo essere quadridimensionale, che è fisso e inalterabile'. La vicenda è quindi aperta a viaggi temporali, dove l'argonauta si lancia nel futuro per scoprire il destino dell'umanità ai confini del tempo.

Il romanzo si incentra sull'analisi della società umana nell'anno 802701, dove Wells ci presenta la nuova e mostruosa organizzazione, portata dall'implacabile legge dell'adattamento all'ambiente e alle condizioni, che ha condotto l'umanità ad evolversi in due differenti specie: gli eloi e i morlocchi. Gli eloi, depravati e nullafacenti, vivono sulla superficie terrestre e sono il risultato della vecchia classe padronale inglese; i morlocchi sono invece i discendenti della classe operaia, degradata e abbruttita dalle condizioni di vita e di lavoro, i quali si aggirano, ciechi, nelle viscere della terra ed escono in superficie soltanto di notte. La divisione tra queste due caste può essere vista come un'allegoria, molto rigorosa e severa, della società capitalistica inglese di fine secolo, spezzata irrimediabilmente in due tronconi opposti dalla lotta di classe che era il risultato diretto della rivoluzione industriale ormai trionfante. Il caso di Wells è dovuto ad un estraniamento sociale dovuto alla sua volontà di non riconoscersi membro della classe d'estrazione.



Il romanzo si conclude con una visione di un mondo calvo e grigio, sinistramente presago del nulla, dove la stirpe umana si è ormai estinta per autodistruzione. Non rimane più niente della società umana, che orami da molto tempo, appagata dei suoi risultati, ha perso lo stimolo a migliorarsi, la curiosità che ha da sempre spinto l'uomo a conoscere e dominare il suo mondo.



Bibliografia

Fernando de Felice, Gli incerti confini del cosmo: dai buchi neri alle macchine del tempo, Bruno Mondatori, 2000

Joaquin P. Noyola, Relativity and Wormholes, University of Texas Arlington, 2006,

Lawrence M. Krauss, La fisica di Star Trek,Longanesi, 1996

AAVV, I Buchi Neri, video della serie Space 1999, Polygram Television, 1997

Paul Davies, Come costruire una macchina del tempo, Mondadori, 2003

Marco Chiazza (a cura di) Il tempo, Paravia, 2002

Herbert Gorge Wells, La macchina del tempo, Mursia, 1966

Robert Silverberg, Il paradosso del passato, Editrice Nord, 1978

Michael Chricton, Timeline,Garzanti, 2000

Robert Zemeckis(regia di), Ritorno al futuro,ddd, 1985   

AAVV, Star Trek The Next Generation, episodio Descent 1, 1996



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