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Il Pensiero di Platone e di Aristotele




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Il Pensiero di Platone e di Aristotele


Platone: la vita


Platone è una grande figura filosofica politica essendo anche stato allievo di Socrate ,nato ad Atene Platone all'avvento dei trenta tiranni sperò che la città potesse rinascere in un governo di giustizia,ma fu acerbamente deluso nelle sue aspettativa. Ugualmente lo fu del governo democratico che succedette a questa Oligarchia e fu la causa della morte di Socrate.


Delusioni politiche = mancata rinascita giustiziale


Dopo la scomparsa del maestro,Platone lasciò Atene per recarsi a Megera,Egitto,Cirene. Più tardi a Taranto  e qui fece amicizia con Archita il governatore,poi andò a Siracusa ma Dionigi il vecchio lo vendette come schiavo a Eigina.


I viaggi = Megera,Egitto,Cirene,Taranrto.



Fece ritorno ad Atene solo dopo aver riscattato la sua schiavitù a Egina,qui vi fondò la sua scuola,che poi si chiamò Accademia dal luogo in cui aveva sede,un giardino sacro all'eroe Accadèmo.


L'accademia = scuola fondata da Platone ad Atene


Morto Dionigi il vecchio ,Platone tornò a Siracusa tentando di plagiare il figlio di Dionigi alla sua causa , ma fu tutto inutile il suo progetto andò in fumo per ben 2 volte rischiando la morte.


Siracusa = fallimento di Platone


L'accademia, modello di scuola dell'antichità


Se noi guardiamo gli argomenti delle opere di Platone vediamo che i temi trattati vanno da quelli squisitamente morali al problema della conoscenza; ricorre spesso il tema dell'anima, della sua origine e del suo destino.


Temi trattati = Anima(origine e destino)


L'intento dell'accademia era quello di formare una nuova generazione di politici-filosofi per riformare la realtà politica.


Progetto politico = riformare la realtà politca


La scuola fondata da Platone cesserà di esistere soltanto quando l'imperatore Giustiniano decreta la chiusura di tutte le scuole filosofiche.


Dopo Platone = chiusura scuole filosofiche(Giustiniano)


I dialoghi


L'apologia non è propriamente un dialogo,ma un monologo in prima persona tenuto da Socrate davanti ai giudici in luogo di difesa.


Apologia = monologo


Nel Citrine si fece riferimento all'obbedienza delle leggi,che è tutto un invito a non giudicare secondo le opinioni comuni degli uomini,ma soltanto servendosi della ragione,regolandosi secondo coscienza. Nell'Eutifrone erano evidente l'ironia e la maieutica mentre nel Protagora e nel Gorgia si evidenzia il contrasto tra sofisti. Per chiudere il gruppo il Menone manifestava il punto di vista di Platone.


Primo gruppo = Citrine,Eutifrone,Protagora,Gorgia,Menone.


Il secondo gruppo comprende i dialoghi della maturità: il Simposio,sulla definizione dell'amore,il Fedone, sull'immortalità dell'anima e la repubblica.


Secondo gruppo = Simposio,Fedone,Repubblica


Il terzo gruppo sono i dialettici : Fedro,Parmenide,Teeteto che erano la dottrina delle obbiezioni più forti.


Terzo gruppo = Fedro,Parmenide,Teeteto.


Il quarto gruppo era i dialoghi della vecchiaia,tra i quali il Sofista,prosecuzione del Teeteto sul tema della scienza,il Timeo,cosmologia di Platone,e le Leggi.


Quarto gruppo = Sofista,Timeo,Leggi.




Il conoscere come ricordare


Il conoscere altro non è che ricordare quella verità che in altra vita la nostra anima ha già contemplato in un mondo superiore,quello delle "realtà in sé" ,il mondo delle idee.

Platone avanza all'ora l'ipotesi che la conoscenza delle essenze immutabili ed eterne ci provenga dalla realtà superiore delle idee,modello di tutte le cose sensibili.


Idee e realtà sensibile = conoscenza delle essenze immutabili


La condizione dell'anima


Nella repubblica la condizione dell'anima è rappresentata dalla caverna:essa è come uno schiavo incatenato dalla nascita in una caverna e che volta le spalle all'imboccatura della stessa.


Il mito della caverna = rifiuto della verità


Alla domanda di come si trovi l'anima in questa situazione di svantaggio Platone afferma: L'anima è come un cocchio alato guidato dall'auriga (la ragione) e condotto da due cavalli, uno bianco e generoso, e l'altro nero,ribelle alla guida.


Il mito del cocchio = contesa tra la ragione(auriga) e la ribellione


Se il cavallo nero prende la mano all'auriga trascina il cocchio verso il basso facendogli perdere le ali


La caduta = sopravvento della ribellione


Il riscatto è operato dall'amore della sapienza,ossia dalla filosofia. Chi è sapiente e ricerca sempre la verità non sarà mai ignorante.


Il riscatto = amore della sapienza


Platone suggerisce una vita ascetica,cioè il superamento di tutto ciò che è materiale e sensibile per vivere soltanto secondo ragione.


L'ascesi = vita impostata sulla ragione


Nella repubblica e nel Fedro viene rilevato che ci sono tre tendenze (tre anime): l'anima concupiscibile, possesso di beni e materiali,l'anima irascibile,cioè aggressività in senso buono,l'anima razionale ,cioè l'aspirazione a conoscere la verità dominando le passioni.


Le tre anime = concupiscibile,irascibile,razionale.


Le virtù mantengono a freno le tre anime: la temperanza per la concupiscenza, la fortezza per la irascibilità,la sapienza per la razionalità.


La virtù = controllo delle tre anime


Sommando tutte le virtù avremmo la giustizia. Essere giusti significa non soltanto dare a ciascuno ciò che gli è dovuto,ma più generalmente,attribuire a ogni cosa il suo giusto valore: la giustizia quindi, si realizza praticando qualunque virtù.


La giustizia = pratica di qualunque virtù


Ordinamento dello stato


Tra i dialoghi della maturità assume particolare importanza la Repubblica,in dieci libri che ci presentano lo stato perfetto.

In esso vengono distinte tre classi di cittadini: la classe inferiore (es: contadini),la classe intermedia (es: i guerrieri),la classe alta (filosofi).


Tre classi di cittadini = inferiore,intermedia,alta.


La concezione politica di Platone è in buona parte utopistica,cioè irrealizzabile concretamente,sebbene si ispiri a un disegno di perfetta razionalità. 


Utopia = irrealizzabile concretamente


Platone nelle sue affermazioni appare ispirato da un modello spartano cioè da un disegno di stato aristocratico ,nel quale,però,l'aristocrazia di sangue è sostituita con l'aristocrazia dell'intelligenza e del merito.


Aristocrazia = trasformazione aristocrazia di sangue in aristocrazia di intelligenza e merito.


Le linee generali dell'educazione


Platone ha un'altissima concezione educativa: la funzione principale dello Stato è quella di educare i cittadini e "l'educazione consiste nel formare l'uomo alla virtù sin dalla prima giovinezza,ispirandogli il desiderio di divenire cittadino perfetto,tale da saper comandare e obbedire secondo giustizia".


Il compito dello stato = educare i cittadini


L'educazione alla musica,che riguarda lo spirito,ha comunque la precedenza perché finalizzata a educare l'anima ad amare il bello e il buono.


La musica = educa l'anima ad amare il bello e il buono


Non tutta la poesia è accettabile,secondo Platone,non certo quella di Omero,in quanto ci presenta un'immagine della divinità e degli eroi falsa e distorta.


La poesia = presenta un'immagine falsa e distorta(Omero)


Non è raccontando favole paurose che si educano i ragazzi alla fortezza,i poeti ,conclude Platone,bisognerebbe "costringerli a interesse nelle loro poesie immagini di un onesto costume".


Le favole = rappresentazione non reale di educare


Per quanto riguarda la ginnastica ,a Platone non interessa l'aspetto atletico o agonistico della disciplina,anche in essa deve prevalere l'aspetto educativo dello spirito su quello puramente fisico.


La ginnastica = irrilevanza dell'aspetto fisico


Nessuno dev'essere escluso dall'educazione,non vi è chiusura di classe nello stato giusto: le donne devono essere educate al pari degli uomini,nella musica e nella ginnastica,compresi gli esercizi preliminari. La donna ,infatti,è chiamata da natura a tutte le funzioni ,come l'uomo,soltanto che in tutte la donna è più debole dell'uomo.


Le donne = parità di diritto


Periodi e gradi dell'educazione


Dai tre ai sei anni sono previsti delle specie di giardini d'infanzia in cui maschi e femmine crescono insieme giocando ,sotto l'assistenza delle nutrici e il controllo di donne elette a questo compito.


Giardini d'infanzia = fase educativa dai tre ai sei anni


Dopo i sei anni comincia in scuole pubbliche l'educazione alla ginnastica e alla musica. Maschi e femmine vengono separati e hanno maestri distinti,ma la preparazione è simile.


Ginnastica e musica = maschi e femmine vengono separati


Sono bandite le composizioni poetiche "volgari e sdolcinate" per lasciare posto soltanto a quelle che si ispirano alla "prudenza e al nobile sentire".


Processo all'arte = le poesie volgari e sdolcinate sono bandite


Ma oltre le materie umanistiche,tra i doni delle Muse vi sono la scienza dei numeri,la geometria e l'astronomia,che dovrebbero essere apprese da tutti per il loro innegabile valore pratico.


Le scienze = conoscenza dei numeri,geometria,astronomia


Infatti a sedici anni si può considerare conclusa l'educazione comune,oltre questa età comincia la vera selezionerei guerrieri e dei filosofi. Tale selezione viene fatta ancora attraverso severi studi di aritmetica,geometria (piana e solida) e astronomia.


La selezione = tra guerrieri e filosofi


Dai diciotto ai venti anni è previsto un intensificarsi della preparazione ginnico-militare,come è in uso nell'efebia. Poi riprendono i rigorosi studi scientifici per i futuri filosofi,come preparazione alla dialettica,cioè alla filosofia vera e propria che sa cogliere l'essenza di ogni cosa, quindi la verità stessa.


L'efebia dialettica = filosofia formativa del diciottenne


Dopo cinque anni di questo esercizio, gli uomini così preparati saranno in grado di reggere cariche minori,facendo ancora quindici anni di tirocinio politico. Soltanto a cinquant'anni termina la formazione del saggio filosofo reggitore di stato.


Il tirocinio = cinque anni


La cultura secondo Isocrate


Isocrate discepolo ateniese dei sofisti pone il suo ideale della cultura e dell'arte della parola,essendo un ideale maggiormente pratico lo estense ad un maggior numero di uomini riscuotendo un notevole successo.


Ideale pratico = cultura ed educazione nell'arte della parola


Aprì la sua scuola di eloquenza in Atene,veniva frequentata per tre o quattro anni dai discepoli,divenne presto famosa e vi furono educati i personaggi più notevoli del quarto secolo.


Scuola di eloquenza = durata tre o quattro anni


Non si stancò di perseguire l'ideale panellenico,cioè la riunione di tutte le città greche in un vasto impero; dichiarò che la superiorità dei Greci sui barbari consisteva unicamente nella cultura e che per mezzo di essa i Greci dovevano imporsi alle altre popolazioni.


Ideale panellenico = riunione delle città greche


Aristotele: la vita


A diciassette anni Aristotele entrò nell'accademia di Platone,nel periodo più fervido di discussioni,più aperto a una molteplicità di problemi.


L'accademia = contratta a diciassette anni da Aristotele


L'influenza del platonismo su di lui si fa sentire decisamente in alcune sue opere,delle quali ci sono rimasti frammenti o testimonianze.


Influenze platoniche = plasmazione educativa di Aristotele


Fedele a Platone è pure il testo del Protreptico(= discorso esortativo) nel quale Aristotele esorta appunto alla filosofia. Tale discorso è in polemica con la scuola di Isocrate ,che si preoccupa di fare acquisire una scienza unicamente in funzione utilitaria: la ricerca disinteressata della verità è il piacere più alto e più degno.


Esortazione alla filosofia = Testo Protreptico


Il nuovo re di Macedonia,Filippo,stava approfittando della rivalità tra le città greche per farsi arbitro della situazione,Aristotele accetta l'invito a recarsi presso la corte,in qualità di precettore del figlio,il futuro Alessandro magno.


In macedonia = arbitrio Aristotele


L'organizzazione del Liceo


Aristotele torna ad Atene e fonda la sua scuola,il Liceo che poteva essere considerato il primo vero istituto scientifico dell'antichità,che si avvaleva di un lavoro in collaborazione tra maestro e discepoli.


Istituto scientifico = Liceo


Importante la presenza nel Liceo di una cospicua biblioteca e di raccolte di fossili e altro,come primo esempio di museo.


Le raccolte = fossili e altro


Le opere aristoteliche


Furono così distinti gli scritti di Logica,che riguardano il modo corretto di strutturarsi del pensiero nelle sue formulazione concrete ("pensiero pensato") e che studiano: le "categorie", cioè i modi dei quali si serve l'intelligenza per applicare un predicato a un soggetto.


La "logica" = strutturazione del pensiero


Ci sono poi le opere di Fisica che comprendono tutti gli studi scientifici,dall'astronomia alla zoologia e alla psicologia.


La "fisica" = studi scientifici


La Metafisica comprende gli scritti che Aristotele indicava col termine di "filosofia prima",cioè la definizione dell'essere in quanto tale,anteriormente a ogni successiva distinzione.


La "Metafisica" = filosofia prima


Il superamento del platonismo


Per Aristotele la stessa realtà sensibile incarna,per così dire,l'idea: ogni realtà individuale è espressione concreta di qualche cosa di universale,di una essenza che è comunque a tutti gli oggetti della stessa specie.


Idea = essenza = espressione concreta


Dell'individuale non vi è scienza: la conoscenza sensibile ci dà un'immagine particolare di questa realtà che ci sta davanti.


Conoscenza sensibile = immagine particolare frontale dei questa realtà


Ma l'intelletto è capace di liberare l'immagine dalle sue caratteristiche individualizzanti e di attingere all'essenza.


Conoscenza intelligente = liberazione dell'immagine


Ma il concetto di uomo astrae (= prescindere) da queste particolarità e afferra ciò che è caratteristico dell'uomo in quanto tale.


L'astrazione = mancanza di rapporto con la realtà


La metafisica


Si comprende come per Aristotele ogni divenire rappresenti un passaggio dalla potenza all'atto. Ciò riguarda anche i mutamenti che si verificano nell'uomo e nella sua psiche: il bambino è in potenza l'uomo di domani;l'adulto è l'uomo in atto.


IL divenire = passaggio della potenza all'atto


Dalla considerazione del divenire dalla realtà come passaggio della potenza all'atto,nasce l'argomentazione che conduce all'esistenza di Dio.


L'esistenza di Dio = considerazione del divenire


Nella ricerca delle "cause" di questo fatto,dobbiamo necessariamente risalire a una causa primadi ogni movimento,di ogni divenire,cioè Dio ,che Aristotele chiama Motore immobile dell'universo.


Motore immobile = Dio


Dio non diviene perché è l'Essere perfettissimo, soltanto Atto e non potenza.


Atto puro = applicazione di Dio


Secondo Aristotele Dio è non solo causa efficiente prima(muove tutta la realtà),ma anche formale(dà forma alle cose),finale(tutto nella realtà ha un fine).


Le quattro cause = efficiente prima,formale,finale,non materiale.


Un solo limite ha la concezione di Dio in Aristotele: Dio non è causa materiale,non è creatore,la materia è un principio costerno a Dio,non dipende da lui per la sua esistenza,ma ne riceve soltanto la forma.


La materia = principio costerno a Dio


La concezione dell'uomo


Per Platone la realtà dell'uomo era tutta nella sua anima; per Aristotele l'uomo non è soltanto anima, ma è una sostanza composta di anima e corpo che stanno tra loro come la forma e la materia di qualsiasi altra sostanza.


Anima e corpo = forma e materia associata


Tuttavia non è che Aristotele faccia dell'anima una semplice funzione del corpo, la considera, invece, il principio intelligibile che contemporaneamente spiega la vita vegetativa, la vita sensitiva e la vita razionale.


La psicologia = principio intelligibile


Nella natura è presente una gerarchia di fini: gli esseri inferiori sono finalizzati,cioè servono agli esseri superiori;


Finalismo universale = gli esseri inferiori servono agli esseri superiori


L'uomo è l'essere più alto e più perfetto ,che riassume in sé e trascende (= supera) le caratteristiche di tutto ciò che gli è inferiore.


Superiorità dell'uomo = perfezione acquisita


Il pensiero etico


L'uomo non è soltanto animale, la sua caratteristica distintiva è di essere ragionevole, quindi il suo bene consisterà soprattutto nello sviluppo pieno delle sue possibilità razionali.


L'uomo animale ragionevole = possibilità di sviluppo razionale


Aristotele, tuttavia, non identifica la virtù con la sapienza, egli infatti distingue tra virtù dianoetiche (dal greco diànoia = conoscenza), proprie dell'attività razionale (scienza,sapienza,prudenza),e virtù etiche o pratiche (temperanza,fortezza,giustizia).


Virtù dianoetiche = conoscenza

Virtù etica = temperanza,fortezza,giustizia


La virtù,egli dice, sta nel giusto mezzo fra un eccesso e il suo opposto: per esempio,il coraggio è a metà strada fra la temerarietà e la cordialità.


  • Il giusto mezzo = intermedianza tra eccesso e il suo contrario

Politica ed educazione


Aristotele non si limita a considerare l'uomo come un'entità isolata: l'uomo,dice, è per natura animale politico, cioè deve vivere e comunicare con gli altri per perfezionare se stesso.


  • L'uomo animale politico = bisogno di vivere e comunicare con gli altri per perfezionarsi

Non vi è una forma di Stato perfetto,che sia valida per tutti i tempi e luoghi,ma ,secondo le circostanze, può essere preferibile questa o quella costituzione: la monarchia (governo di uno solo), l'aristocrazia (governo dei migliori), la politica o democrazia (governo di molti).


  • Forme di stato = monarchia,aristocrazia,politica o democrazia

Abbiamo detto che è compito dello Stato rendere migliori i cittadini: anche per Aristotele,quindi,l'educazione spetta allo Stato. Le leggi stesse devono tendere a far acquistare agli uomini delle buone abitudini nelle quali consiste la virtù. L'esercizio continuato sino all'acquisto della buona abitudine è la base dell'educazione morale, allo stesso modo che l'esperienza è la base indispensabile delle nostre conoscenze.


  • L'esercizio forma la virtù = educazione morale

L'educazione di Stato avrebbe inizio a sette anni e comprenderebbe due cicli: dai sette ai quattordici anni e dai quattordici ai ventuno. Le materie di insegnamento indicate nella Politica sono: grammatica,musica e disegno.


  • Programma di studio = grammatica,ginnastica,musica e disegno.

Occorre dire che Aristotele riconosce un valore educativo anche a quelle arti che Platone tendeva a ripudiare. Specialmente la Tragedia avrebbe,secondo Aristotele,un effetto catartico (catarsi = purificazione) sugli spettatori,che,partecipando alle vicende rappresentate sulla scena, si libererebbero delle proprie passioni.


  • Valore educativo dell'arte = purificazione attraverso la liberazione delle passioni











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