I Protozoi e le intossicazioni alimentari

Balantidium Coli

La balantidiosi è una patologia con decorso inapparente e solo raramente si sviluppa una sintomatologia diarroica o dissenterica, con substrato anatomico di ulcerazioni coliche.

B. Coli è un grosso protozoo ovale con dimensioni di 80 x 60 mm. le cisti sono sfeiche e legermente più piccole.

L'uomo si infesta ingerendo cibi o bevande contaminate da feci o urine di suini.

La terapia si avvale di tetracicline e metronidazolo.

Entamoeba Histolytica

È un protozoo ubiquitari con predilizione delle zone tropicali. Ha una localizzazione primitivamente intestinale ed a trasmissione oro-fecale.

Il suo ciclo vitale prevede due forme:

Trofozoite: forma vegetativa, nell'organo.

Cisti: forma di resistenza tetranucleata, eliminata nell'ambiente.

Il Trofozoite si trasforma, in seguito a variazioni ambientali nell'uomo, da forma minuta a forma magna invasiva e penetra nella mucosa intestinale, determinando una lesione che si estende nella sottomucosa, con l'aiuto di sostanze citolitiche. La lesione tipica della amebiasi è l'ulcera a fiasco.

L'amebiasi si presenta con diarrea muco-sanguinolenta.

Diagnosi diretta: ricerca delle cisti nelle feci in cui si possono trovare anche Enterobatteri e li si distingue mediante la conta nucleare (da 4 a 8 nuclei).

La forma extraintestinale è l'ameboma epatico che è un ascesso epatico infiammatorio con amebe.

Giardia Intestinalis

Appantenente alla famiglia dei protozoi flagellati, è divisa in 3 specie:

G. Intestinalis o lambia.

G. Muris.

G. Agili.

Anche la Giardia esiste in due forme:

Trofozoite: fase vegetativa; ha aspetto piriforme, con localizzazione all'intestino tenue.

Ciste: forma di resistenza; è responsabile della trasmissione oro-fecale, solitamente quadrinucleata.

Diagnosi diretta: ricerca nelle feci solide di cisti e nelle feci diarroiche di trofozoiti.

Diagnosi indiretta: ricerca di antigeni parassitari mediante ELISA.

Terapia: cloridrato di chinacrina (100 mg/die x 5 giorni).